Solo guardrail salvamotociclisti per le strade statali

Nicola Dinnella, che all’ANAS si occupa di barriere, ci parla di guardrail, della loro progettazione, delle politiche di tutela della sicurezza passiva degli amanti delle due ruote e della nuova linea di barriere con dispositivo salvamotociclisti


Oggi montiamo esclusivamente barriere idonee ai motociclisti. Tutti gli attuali guardrail dell’ANAS hanno infatti il DSM, il Dispositivo SalvaMotociclisti, integrato”.

Per noi appassionati di moto è questa la frase più importante pronunciata dall’Ing. Nicola Dinnella, il responsabile del Settore Barriere di Sicurezza dell’ANAS, che abbiamo incontrato in occasione di Motodays. Ed è sicuramente un enorme passo avanti rispetto a un passato recente, quando le amministrazioni responsabili delle strade si preoccupavano assai poco della sicurezza dei motociclisti.

Certo, siamo un po’ all’anno zero, visto che i chilometri di barriere DSM installati a oggi sono pochi in relazione all’estensione della rete stradale ANAS, ma è un ottimo inizio.

Al momento abbiamo installato circa 250 km di barriere, però quest’anno ne prevediamo già più di 400. Il programma, condiviso con il Ministero delle Infrastrutture, ci consentirà nel giro di pochi anni di arrivare a un’estensione significativa. Nel 2021 contiamo di averne almeno 3mila km. Certo, non tantissimo rispetto ai nostri circa 33mila km di strade, ma è un grandissimo punto di partenza per preservare i motociclisti durante le loro passeggiate in moto”.

Sicuramente si, visto che dai dati ufficiali su tali strade gli incidenti dei mezzi a due ruote sono addirittura raddoppiati, passando dal 2 al 4% del totale, facendo segnare però una riduzione della mortalità del 18%.


L’intervista con l’Ing. Dinnella prosegue sulle pagine di InMoto.it, rivista con la quale, come sapete, abbiamo una media partnership (cliccate QUI per leggerla in versione integrale).

Se poi volete approfondire… Ovunque in Italia le strade sono percorsi di guerra, con costi sociali altissimi per gli incidenti causati dall’incuria di chi dovrebbe fare manutenzione di asfalti, guard rail e segnaletica. Come venire fuori da questa situazione? Quali gli investimenti necessari? E con quali ritorni?
Di questo e altro ho parlato sul numero di Aprile 2019 di InMoto, già in edicola.

Home Forum Qualità strade – inchiesta

  • Questo topic ha 11 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 4 anni, 2 mesi fa da MT.
Visualizzazione 7 filoni di risposte
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    • #13626
      Mastic
      Amministratore del forum

      Sto lavorando a un’inchiesta sulla qualità delle strade.
      La traccia è ampissima, e va dalle manutenzioni alla qualità dei lavori. In mezzo, ovviamente, le storie dei motociclisti, i problemi, i risarcimenti avuti e quelli negati per problemi alla moto conseguenti a strade in cattivo stato.

      Mi servono storie, testimonianze, idee, contributi.

      Inutile dire che ho pochissimo tempo. Teoricamente dovrei finire per venerdì. Anche perché la settimana prossima ho un altro progetto motociclistico importante che mi assorbirà praticamente al 100%.

      Riuscite a darmi una mano?
      Risposte pubbliche qui o in privato a riccardo.matesic@motoskills.it.

      Grazie!

    • #13627
      zio franco
      Partecipante

      Proviamo anche se l’argomento è vastissimo

      Come per altri argomenti Nazionali la manutenzione è più importante e redditizia della creazione del “nuovo”
      Ed è importante farla bene
      Le toppe,queste conosciute,sapete che ci sono più modi di metterle in opera,il più redditizio e definitivo è per tutta la larghezza della strada,una fascia insomma perchè non lascia bordi che innescano il deterioramento
      Poi la manutenzione in seguito ad eventi meteorologici,che va dal brecciolino alle foglie,i rami,i sassi
      Una volta c’era l’ANAS in giro,le case cantoniere,lo “stradino” lo ricordate ? Li trattavamo da privilegiati,perchè avevano casa,non avevano orari,lavoravano con flemma.
      Oggi li rimpiagiamo,oggi che è tutto una questione di costi e di caste. Cazzate,chi lavora,chi lavora bene,chi lavora con professionalità,chi lavora per il prossimo ha tutti i diritti

      Per esperienza personale posso raccontare della caduta con Cristina sul monte Amiata,ad Arcidosso mentre in fila indiana con gli amici tornavamo a casa,siamo scivolati e finiti a terra perchè sulla mezzeria a centro curva si era accumulato tanto ma tanto brecciolino,sassi e ghiaia portati dai temporali dal costone superiore e le auto lo avevano ammucchiato esattamente al centro carreggiata dove abbiamo avuto la sfortuna di transitare proprio all’inizio della curva.
      Morale tutti e due per terra con pantaloni ginocchia a brandelli,Motocicletta danneggiata nella carenatura,marmitta e carter motore,qualche centinaio di euro di danni e qualche settimana di sofferenza per le abrasioni
      Nessuno si era sognato di fare manutenzione dopo i temporali primaverili,nessuno ricorda che sulle strade circolano le due ruote,tutti se ne fottono del prossimo
      Poi la deregolamentazione tra Provincie,Comuni e regioni ha dato lo spunto per il classico scaricabarile
      Eppure nel nostro caso sono intervenuti i Carabinieri che hanno redatto il verbale con foto e considerazioni sullo stato della strada
      Le nostre richieste almeno di rimborso danni si sono perse nel nulla dell’Irresponsabilità generalizzata
      Ma so di tanti che lo hanno ottenuto,vorrei quantificare quanto lo Stato e gli enti locali sperperano in soldi ma anche in credibilità,sanità,burocrazia,perchè si,tra avvocati impiegati lettere e raccomandate si intasa inutilmente la giustizia,quando con lo stesso impegno finanziario si farebbero lavorare tanti disoccupati o male occupati

      Questo per dire che la manutenzione è importante,è metodica,è preventiva,è civiltà !
      Attraversi il confine tra Veneto e Trentino e c’è la riga dell’asfalto diversa,perchè ?

      Perchè sull’asfalto drenante che tanto ci costa ma tanto ci è utile,si devono fare le toppe di catrame ? perchè rovinare un bel lavoro ? Come mettere una toppa di Jeans su un vestito gessato, o su una tunica di lino,di seta !

      Rivogliamo le case cantoniere,gli stradini,la manutenzione ordinaria,rivogliamo custodire il nostro territorio come ce lo hanno lasciato i nostri padri
      Un tetto ed un piatto di cibo per tanti disperati sarebbero sufficienti per rilanciare questo territorio martoriato da anni di incuria e menefreghismo
      E’ il nostro biglietto da visita per i Turisti che stanno arrivando a godersi la nostra primavera

      • #13628
        Mastic
        Amministratore del forum

        clap clap

    • #13632
      Anto
      Moderatore

      Riccardo penso che puoi chiudere qui la tua inchiesta 🙂

    • #13814
      Mastic
      Amministratore del forum

      L’inchiesta che vi avevo accennato in questa discussione è finita e pubblicata. Su InMoto, rivista con la quale da questo mese apro una collaborazione.

      Prosegue anche la media partnership con NetBikers. In Home page trovate ad esempio lanciata la prima parte dell’intervista che ho fatto a Motodays con l’ingegnere che progetta i guard rail in seno all’ANAS. Intervista interessante (Solo guardrail salvamotociclisti per le strade statali), perché racconta di come l’Azienda Nazionale delle Strade abbia optato per l’adozione esclusiva di barriere amiche dei motociclisti.
      L’intervista integrale la trovate linkata in quella pubblicata qui su NetBikers.

      Ogni vostro parere, consiglio o annotazione è benvenuto!

    • #13815
      Anto
      Moderatore

      “Sicuramente hanno un costo superiore, non foss’altro perché c’è più materiale. Ma la spesa si ammortizza, se si pensa ai costi sociali che diversamente potremmo avere indotti dalle eventuali persone ferite o, peggio ancora, morte. Parliamo di decine e decine di migliaia di euro di differenza, se si considera che un morto costa più di 1 milione e 600mila euro, mentre un ferito va dai 20 agli 80mila euro”

      Questo è un dato molto significativo che potrebbe influire in meglio sulle spese sanitarie e assicurative che unite anche all’uso di abbigliamento tecnico potrebbe abbassare i costi di un incidente alla comunità

    • #13821
      Anadin74
      Partecipante

      Tutto buono a sapersi 😉

    • #13824
      zio franco
      Partecipante

      Si,una bella conquista,epocale direi

      Rifiuto comunque le considerazioni sui costi,è immorale quantificare il costo di un morto od un ferito,è immorale dover tirare in ballo i costi sociali,perchè il livello sociale di un Paese si dovrebbe misurare da quanto protegge i suoi cittadini,il costo della civiltà è questo !

      Personalmente mi sono rotto le scatole di monetizzare tutto ciò che non è commerciabile,è una fissazione del pensiero governativo recente
      Abbiamo fatto debito sulle generazioni future ? si,lasciando un paese civile fino l’altro ieri,lasciando un paese che i nostri genitori avevano ereditato distrutto,e ce lo stiamo rimangiando lentamente,anzi è già consunto dal tempo,abbiamo vissuto di rendita insomma

      Adesso è l’ora di ricostruire,costi quello che costi

      • #13825
        Mastic
        Amministratore del forum

        Magari se risentissi la sbobinatura della chiacchierata scoprirei che l’ho un po’ stuzzicato io su questo argomento eh. Perché sono io ad avergli chiesto insistentemente perché l’ANAS abbia deciso di spingere così sui guard rail salvamotociclisti. Non mi bastava sapere che ora montano solo quelli, volevo sapere anche perché.

        • #13826
          zio franco
          Partecipante

          Immaginavo,”il mio amico geniale” 😉

        • #13829
          Mastic
          Amministratore del forum

          Però almeno mi chiami tuo amico 🙂 😛

    • #13837
      MT
      Partecipante

      Se interessano anche i problemi causati dalla fauna selvatica, con relativi incidenti, domenica sera ho visto il secondo investimento di daino, nello stesso punto, zona Mirabilandia, in pochi mesi
      La SS 309 Romea, a nord di Ravenna, scusate l accostamento, ma sembra la Redipuglia delle nutrie. Il tutto a causa di leggi insensate e fuori da ogni logica di reale tutela faunistica

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