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Harley-Davidson: L’UE congela il raddoppio dei dazi

Si è aperta oggi la trattativa fra Commissione Europea e Stati Uniti sulla vicenda dei dazi commerciali relativi ad acciaio e alluminio. E subito è arrivato un segnale distensivo: il raddoppio programmato dei dazi europei, previsto per il prossimo 1° giugno, è stato sospeso per 6 mesi. La battaglia dell’Harley-Davidson però continua

Buone notizie per l’Harley-Davidson e per i motociclisti appassionati delle moto di Milwaukee. Nella giornata odierna è stato annunciato il congelamento temporaneo (6 mesi) del raddoppio dei dazi commerciali Europei, che sarebbe dovuto scattare il 1° giugno prossimo.

Come ricorderete, l’aumento previsto per la casa americana era dal 31 al 56%, ma per ora questo passaggio è stato congelato, per dare un segnale distensivo in occasione dell’apertura dei colloqui fra i rappresentanti dell’Unione Europea e quelli degli Stati Uniti proprio su questa guerra commerciale.

Siamo rincuorati dall’annuncio odierno che i dazi sui nostri prodotti non cresceranno dal 31 al 56% – afferma Jochen Zeitz, presidente e CEO di Harley Davidson in un comunicato stampa prontamente rilasciato –. Si tratta del primo passo nella direzione giusta in una disputa non accesa da noi. Gli impiegati, i dealers e gli azionisti di Harley-Davidson, oltre ai motociclisti, non hanno alcun posto in questa guerra. Questi dazi generano solo un vantaggio commerciale ingiusto per altre aziende costruttrici di moto in Europa. Le moto europee pagano solamente il 2,4% per essere importate negli Stati Uniti. Vogliamo un commercio libero ed equo. Uniti si va in moto”.

Ma non finisce qui

Il problema però, almeno in parte, per ora rimane. Come vi abbiamo raccontato nell’articolo del 20 aprile scorso, il nodo è nella decisione del 19 aprile di non riconoscere più la provenienza extra-USA alle Harley-Davidson prodotte in Thailandia. Quindi, già dal 19 aprile l’Harley è passata a pagare un dazio aggiuntivo del 25% in più rispetto all’originario 6% (il totale è l’attuale 31%).

Ecco il motivo per il quale nella nota stampa odierna l’Harley-Davidson ribadisce l’intenzione di difendere la propria posizione in Europa. L’azienda continuerà dunque la sua azione legale contro il provvedimento del 19 aprile scorso, anche se si dichiara soddisfatta per il mancato aumento di un ulteriore 25% dal prossimo 1° giugno.

L’Harley-Davidson rimane orientata a un mercato libero ed equo – si legge ancora nel comunicato odierno – e mira a restare competitiva a livello globale, nell’interesse dei suoi azionisti; ma anche per garantire ai suoi clienti l’accesso in tutto il mondo ai suoi prodotti”.

L’iniziativa del mondo industriale

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