L’industria europea e quella americana chiedono stop dei dazi

Pochi giorni fa l’Harley-Davidson aveva ricordato che dal 1° giugno sarà assoggettata a un dazio commerciale del 56% per l’importazione in Europa delle sue moto. Ora arriva la notizia che 88 associazioni industriali europee e americane si sono unite in un appello per chiedere di rivedere la politica dei dazi

Vedi l’aggiornamento del 17/5/2021:
Harley-Davidson: l’UE congela il raddoppio dei dazi

La guerra commerciale fra Stati Uniti ed Europa ha generato un’escalation dei dazi che sta colpendo in alcuni casi l’industria motociclistica e quella delle parti. È dei giorni scorsi la denuncia dell’Harley-Davidson di una possibile nuova tassazione che potrebbe lievitare fino al 56% per tutte le sue moto importate in Europa. La disputa colpisce poi molti settori industriali, da entrambe le sponde dell’Atlantico.

Parte da qui l’iniziativa di 88 associazioni industriali europee e statunitensi, che si sono unite per firmare un appello al presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, e al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Nella loro lettera aperta, le associazioni esprimono supporto per l’attuale sospensione per quattro mesi dei dazi commerciali imposti nell’ambito della disputa sulle sovvenzioni alle industrie aeronautiche civili. Ed auspicano che, sullo slancio di positivo di questa tregua, si possa giungere a una composizione anche della controversia su acciaio ed alluminio. È quest’ultima ad aver generato i dazi che colpiscono anche l’industria motociclistica, la stessa che prevede un raddoppio (dal 25 al 50%) della tassazione europea sui prodotti americani interessati a partire dal prossimo 1° giugno.

L’ACEM, l’Associazione Europea dei Costruttori di Motocicli, e l’USMMA, l’omologa associazione statunitense (United States Motorcycle Manufacturers Association), figurano fra gli 88 firmatari dell’appello. E ricordano come il settore motociclistico sia stato ripetutamente preso di mira nell’ambito dell’escalation commerciale UE-USA, negli ultimi anni.

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Home Forum La guerra stupida dei dazi commerciali

  • Questo topic ha 9 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 2 anni, 1 mese fa da sec.
Visualizzazione 5 filoni di risposte
  • Autore
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    • #7455
      Mastic
      Amministratore del forum

      Prepariamoci ad avere dei guai. Conoscete la teoria del caos di Lorenz? Può un battito d’ali di una farfalla generare un uragano a migliaia di chilometri di distanza?
      Se il Presidente Trump varerà realmente dei dazi commerciali su acciaio e alluminio l’Europa reagirà tassando del 25% le moto americane. E… e…
      Ne parlo QUI

    • #7459
      zio franco
      Partecipante

      La storia lo seppellirà
      L’insegnamento che ci è arrivato delle esperienze precedenti,i più vecchi si ricorderanno il contingentamento delle moto giapponesi di piccola cilindrata dei primi anni ’80,è che l’iniziativa è poco lungimirante
      E Trump lo sa che sarà uno dei pochi Presidenti che non avrà il secondo mandato

      Gli stessi industriali,gli stessi Americani quando potranno valutare il maggior costo della materia prima e quindi proprio il contrario dell’espansione della manodopera USA,che poi essa stessa è multietinca,allora gli si rivolteranno contro

      Un pò quello che è successo con i computer Olivetti od i televisori Mivar
      Facciano altro che è meglio

      Pretendere dalle importazioni ed esportare devono rimanere il rispetto dei diritti dei lavoratori,dell’etica della produzione,della salvaguardia dell’ambiente,della distribuzione sostenibile,questo sarebbe da contingentare dai paesi che ad iniziare dai minori fanno dei diritti carta straccia

      E’ successo e sta succedendo nella moda ad esempio,nella manifattura tessile,dove alcuni marchi prestigiosi rifiutano di produrre per mano di minori sfruttati

      Questa sarebbe una campagna “globale” meritevole

      Ma vabbè,sappiamo con chi abbiamo a che fare anche la fuori

    • #14183
      Mastic
      Amministratore del forum

      Le moto, o meglio le loro parti, entrano di nuovo nella guerra commerciale fra Europa e Stati Uniti.

      La commissaria europea al commercio, Cecilia Malmstrom, ha messo in pubblica consultazione per le aziende private che operano nei settori interessati, delle contromisure economiche (leggi dazi fino al 100%) che interessano anche componenti da moto prodotte in America.
      Il problema nasce dagli aiuti di stato dati alla Boeing, che hanno danneggiato la concorrente europea Airbus.

      Così ora c’è una lista di prodotti che comprende:

      – 87141010 brakes and parts thereof, of motorcycles “incl. mopeds”

      – 87141020 gear boxes and parts thereof, of motorcycles “incl. mopeds”

      – 87141030 road wheels and parts and accessories thereof, of motorcycles “incl. mopeds”

      – 87141040 silencers “mufflers” and exhaust pipes, and their parts, of motorcycles “incl. mopeds”

      – 87141050 clutches and parts thereof, of motorcycles “incl. mopeds”

      – 87141090 parts and accessories of motorcycles, incl. mopeds, n.e.s. (excl. brakes, gear boxes, road wheels, silencers, exhaust pipes, clutches, and their parts)

      Si tratta solo di parti, cosa che non dovrebbe creare troppi problemi ai motociclisti europei, esclusi gli appassionati delle moto americane che amano personalizzarle con componenti aftermarket provenienti dagli Stati Uniti.
      La consultazione pubblica termina il 31 maggio, quindi arriverà una decisione.

      Per maggiori informazioni: pagina ufficiale della consultazione pubblica

      Ed ecco anche l’elenco dei prodotti per i quali sono proposti nuovi dazi commerciali

    • #20604
      Mastic
      Amministratore del forum

      Visto che casino sta succedendo per l’Harley-Davidson?
      Si era tirata fuori da questa guerra dei dazi spostando in Thailandia la produzione delle moto destinate all’Europa ma la Commissione Europea sostiene che manchino i requisiti per definire quella thailandese una vera produzione non americana. Così dal 19 aprile sono tornati i dazi sulle Harley vendute in Europa. Un bel 25% in più, che dal 1° giugno dovrebbe diventare un +50%; che sommato al preesistente 6% dà una tassazione globale delle moto di Milwaukee al 56%.
      Un colpo insostenibile. E si prepara la battaglia legale.

      Ho raccontato la storia QUI!

    • #20608
      MT
      Partecipante

      Meno casinisti con scarichi aperti per strada, e moto con fari, targhe, e altre parti piazzate come piffero capita.
      Cosa vietata a noi con moto standard.
      Poi il dazio ha una giustificazione se limitato, oltre certe misure non lo capisco

    • #20612
      sec
      Partecipante

      Gia’.
      Sono guerre “tra di loro”…. che fanno vittime “tra di noi”. La solita storia.
      Dispiace per l’ Harley, che ha gia’ i suoi bei problemi, ma e’ un momento che passera’.
      Piuttosto, dovrebbe farci riflettere il fatto che prima stanno tutti li’ a parlare di libero mercato, globalizzazione, apertura, democrazia. Poi, a seconda delle convenienze, non e’ detto che non si applichino norme diverse. Tutto e’ relativo, a quanto pare.
      Poi per cosa? Originariamente il problema furono gli aiuti di stato alle case aeronautiche, no? Va be’, noi sono secoli che aiutiamo Fiat, Alitalia e chi sa cosa altro….

      Com’ era quella faccenda di Baudelaire sul diavolo? 😀

      • #20616
        Mastic
        Amministratore del forum

        Si, ci andiamo di mezzo tutti noi…
        Però in questo caso la scintilla non sono stati gli aiuti all’industria aeronautica (per i quali tra l’altro è in corso una moratoria di 6 mesi, in attesa di trovare una soluzione), ma i dazi di Trump sull’acciaio e l’alluminio europei.

        Incredibile che nel 2021 si parli ancora di dazi commerciali. La storia ormai dovrebbe aver insegnato che sono solo controproducenti. E ora la retromarcia è difficile.
        La Commissione Europea (mi hanno risposto questa mattina) sta proponendo una exit strategy. Speriamo.

        • #20617
          sec
          Partecipante

          Si, c’e’ anche il passaggio delle importazioni di acciaio e materie prime. Vado a braccio ma mi pare di ricordare che Trump si incazzo’ per via degli aiuti statali della Francia ad Airbus quindi tasso’ acciaio, alluminio e materie prime. L’ Europa sgambetto’ su altri prodotti tra cui Harley. Certo… il primo passaggio forse fu il tentativo di Macron di tassare le GAFA. Togliamoci il forse, se ricordo bene….
          Per il resto non so Ric, questo e’ campo ben piu’ minato dei nostri motori. 😀
          Comunque ci sono fior di economisti che hanno sviluppato visioni complesse circa gli effetti della globalizzazione. Dani Rodrick (Harvard), quello di cui ti avevo gia’ segnalato un altro link (e che tu hai forse snobbato! 😀 ), sostiene il suo famoso “trilemma”, ovvero l’ idea che la globalizzazione non puo’ coesistere con l’ auto-determinazione nazionale degli stati e con politiche democratiche. Ricordo di aver letto un suo bellissimo studio in cui si sostiene che gli economisti sono pienamente coscienti dei problemi indotti dal mercato globale, ovvero la creazione di disuguaglianze e sacche di poverta’. Questi sono problemi sistemici del modello, sono previsti e non possono essere evitati a dispetto del fatto che la globalizzazione produca effettivamente un incremento della ricchezza globale. A quanto pare, il mondo deve essere O piu’ ricco O piu’ giusto.
          Del resto i populismi sono tornati di moda e passi per personaggi “folkloristici” come Trump, Orban e Bolsonaro… ma qui si parla anche dell’ UK che, ironicamente, del liberismo e’ stata la Patria.

          Alla fine, il protezionismo e’ un mero “strumento” dell’ economista, come l’ inflazione o la tassazione. Chi lo usa sa cosa fa. Puo’ sbagliare, certo, ma NON e’ uno strumento applicato ad minchiam.

          Sono problemi troppo grandi per noi… ed a quanto pare anche per gli economisti che sono lungi dall’ essere voce omofona e concorde.

          Filosofia da due spicci: quando qualcuno ti dice che un prodotto funziona meglio, e’ piu’ bello e costa meno…. NON CREDERCI! Da qualche parte c’e’ sempre una magagna. Il “win-win” non esiste nella sfera umana, tutto e’ compromesso che puo’ andar bene o meno, a seconda della contingenza. Umilmente: secondo me, eh! 😉

        • #20642
          Mastic
          Amministratore del forum

          Oddio @sec, sei entrato in un tema caldo e divisivo.
          Personalmente penso che i dazi siano sempre una stronzata. Poi, se parli di massimi sistemi, come il capitalismo, la giustizia sociale e una distribuzione equa di soldi e risorse… penso che finiremo presto con il far volare qualche posacenere 😀

          Comunque io penso che il capitalismo, benché oggi irrinunciabile, sia un sistema che non funziona. Quanto al liberismo… peggio che mai 🙂
          Sallo!

        • #20644
          sec
          Partecipante

          No, no, niente posacenere 😀 … infatti, al di la delle massime da quattro soldi, mi ero fondamentalmente limitato a riportare parole di altri, quelli che ne “dovrebbero capire qualcosa”.

          Volendo cazzeggiare un po’… pensa se una cosa del genere:

          https://www.gpone.com/it/2021/04/23/moto-news/cfmoto-800mt-dalla-cina-la-adventurebike-con-motore-ktm.html

          arrivasse da queste parti SENZA DAZI 😀 😀
          Immagina che razza di mal di testa per gente come i crucchi e quelli del Borgo. Come se gia’ non bastasse la TRK 😀

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