Le sterrate della Val d’Orcia

@claudio-lo a spasso sugli sterrati dell’Eroica. Era partito per fare qualche chilometro di strade bianche, ne ha fatti oltre 70!

Tutto ha avuto inizio lo scorso anno, quando abbiamo portato ad Atessa Claudio-lo per visitare lo stabilimento Honda e provare l’Africa Twin sul Blockhaus.
Pochi giorni dopo, al rientro a Roma ha ordinato un’AT nuova, lui che era convinto di non voler cambiare la fida Transalp. E ora eccolo, a spasso in cerca di sterrati. Abbiamo creato un mostro!

Nel frattempo, per vedere le sue (belle) foto del giro, e per dialogare con lui, scorrete in basso, ed entrerete direttamente nel Forum di Netbikers!

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Visualizzazione 3 filoni di risposte
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    • #8414
      Anonimo
      Inattivo

      Sottotitolo: da Roma, andata e ritorno

      Primo giorno. Da Roma a Chiusi via autostrada, poi si scende verso la Val d’Orcia e si arriva a San Quirico uno dei paesi più belli della zona con il suo centro storico compatto, ma arioso e un parco molto interessante. Giusto il tempo di scaricare il bagaglio e si riparte.
      L’Eroica si snoda sulle colline e in pianura tra Chianti e senese. Qui se ne percorrono alcuni tratti. Dal paese si prende la vecchia Cassia in direzione Torrenieri. Dopo pochi km si gira a destra imboccando una strada bianca verso Cosona, Lucignano d’Asso e quindi San Giovanni d’Asso.

      E’ questo il tratto più bello dell’intero percorso con saliscendi moderati, fondo buono, curve ampie che movimentano l’andatura. Il paesaggio è fatto di campi, colline, boschetti. Si riprende quindi la strada asfaltata che porta al paese. Merita una visita anche se il meglio arriva nella stagione dei tartufi. San Giovanni d’Asso, infatti, è uno dei principali centri di produzione del tartufo bianco, ma il giro in moto a novembre non è molto consigliabile.

      Per riprendere l’Eroica bisogna tornare indietro e a pochi km un cartello indica di svoltare a destra per Pieve a Salti. Si prosegue verso Buonconvento. Il percorso è meno affascinante di quello precedente e richiede un minimo di impegno in più per il fondo e per le curve.
      Da Buonconvento si diramano alcuni tratti di strada bianca un po’ piatti. Meglio prendere la direzione per Murlo che dista una dozzina di km. Una sosta è d’obbligo in uno dei borghi più belli di tutta la Toscana. Si torna verso Buonconvento e, dopo poco, un cartello indica che l’Eroica porta a Montalcino che dista 18 km. E’ il tratto meno rilassante perché la salita è pronunciata, c’è un discreto passaggio di auto e veicoli commerciali e ci sono alcuni tornanti che possono mettere in difficoltà i meno esperti (come chi scrive) o le moto stradali.
      Si percorre un territorio pieno di aziende che producono il famoso Brunello ed è significativo che ciò non abbia indotto le amministrazioni locali ad asfaltare le strade. Intorno a Montalcino infatti c’è un reticolo di strade bianche che passano tra le vigne e i casali. Quasi dappertutto ci si può fermare per visitare le cantine e assaggiare i vini (non nel periodo della vendemmia però). Da Montalcino si può tornare al punto di partenza su strada asfaltata. Il giro ha una lunghezza variabile che dipende dal tempo a disposizione perché molti luoghi meritano una sosta (cantine comprese) e consente molte divagazioni dal tracciato principale. Comunque il giro che ho fatto io si aggirava sui 60 km di sterrato.

      Secondo giorno. Oggi solo asfalto. Da San Quirico si prende la Cassia verso Castiglione d’Orcia e quindi si procede per l’Abbazia di Sant’Antimo per una strada tutta curve. Lunga quanto? Una ventina di km. Il fondo è buono, ma è piuttosto stretta e sono frequenti auto, trattori e camioncini. Lungo il percorso varie diramazioni portano a borghi, castelli e aziende agricole. Il territorio è sempre quello del Brunello.
      L’abbazia di Sant’Antimo è una perla del Romanico toscano e vale la visita anche se è molto frequentata. Assolutamente consigliabile l’alba e il tramonto. Verso il fondo della chiesa si può provare ad illuminare con una torcia elettrica (quella del cellulare va benissimo) le colonne e i rivestimenti di alabastro. La luce le attraversa.
      Si ritorna sulla stessa strada dell’andata, ma stavolta si prende la direzione Abbadia Monte Amiata vetta. Altri 20 km di curve. In alcuni punti le riparazioni in corso dovute al gelo o a piccole frane lasciano sul fondo terra o pietrisco anche in curva. Occhi aperti quindi.
      Si supera Abbadia (il piccolo centro storico e il museo minerario meritano una visita), si prosegue verso Piancastagnaio e poi si scende a valle verso Acquapendente e, quindi, Bolsena. A un km c’è il lungolago con diversi ristoranti e chioschi. Se accettate un consiglio: Casa Patrizia.

      Da Bolsena si va in direzione di Montefiascone tenendo sempre il lago sulla destra. Anche in questo caso chi vuole può visitare cantine e paese. Dalla piazza principale una strada va verso Marta. Il paesaggio tra lago e campi è sempre piacevole. Sosta a Marta che ha il miglior lungolago della zona. A pochi km c’è Capidomonte e una breve sosta è consigliata con vista del Lago dalla chiesa che sta in cima. Poi si riprende la strada per Marta perché da lì ci sono due alternative per tornare a Roma: Cassia o Tuscania – Tarquinia – autostrada A12. Quest’ultima è stata la mia scelta. Fine del giro. Totale 620 km percorsi.

    • #8419
      Moma
      Partecipante

      Che meraviglia di foto!!!

      • #8423
        Mastic
        Amministratore del forum

        Il “ragazzo” non lo dice, ma ha una certa dimestichezza con la foto artistica 😉

      • #8424
        Anonimo
        Inattivo

        Grazie Moma, ma sono foto ricordo fatte col cellulare e di corsa e pure vedendoci male a causa del sole e della presbiopia…

    • #8425
      Anto
      Moderatore

      Che bello Claudio, le foto il giro e i luoghi, abitando non troppo distante da questi posti ogni volta che ci passo rimango sempre incantato poi l’eroica è un qualcosa di magico

      • #8426
        Mastic
        Amministratore del forum

        E saresti stato la persona giusta per andare con Claudio. Vabbè, tanto lui viene spesso in Toscana…

      • #8430
        Anonimo
        Inattivo

        La prossima volta giriamo insieme Anto. Io più piano però

        • #8436
          Mastic
          Amministratore del forum

          Ehm… siamo motociclisti Clà, di solito facciamo a gara a chi ce l’ha più lungo, non più corto!
          Insomma, dovresti dirgli vieni pure con me, ti aspetterò e per questa volta non ti girerò intorno. Ma non ti ci abituare, perché di solito sono una scheggia.
          Ecco, qualcosa del genere 😀 😀 😀

    • #8440
      albertopape
      Partecipante

      sempre una garanzia la toscana!!… complimenti x l’africa mi piace un sacco|

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