KTM, Bajaj, CFMoto e le nuove moto

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    • #24781
      Mastic
      Amministratore del forum

      Ci si confronta spesso fra colleghi nell’ultimo periodo sul futuro dell’industria motociclistica.
      La cosa che colpisce tutti noi è l’aggressività delle nuove tigri asiatiche, che stanno guadagnando qualità, quote di mercato e joint venture prestigiose.
      Ormai tutti i marchi storici hanno accordi e linee produttive in Asia. Spesso non lo dicono. Magari dichiarano che lì producono i mezzi destinati a un’altra zona del mondo (e non sempre è così).
      In questo contesto colpisce quanto KTM abbia invece apertamente sposato la causa di unirsi con produttori indiani e cinesi. Con Bajaj ci sono addirittura società costituite assieme, e il marchio indiano possiede il 48% di KTM AG. Ma anche in Cina, KTM produce assieme a CFMoto, alla quale ha dato pure il suo motore 890. Non l’ultimissimo, e un collega inglese molto ben informato mi dice che probabilmente presto KTM entrerà nel board di CFMoto.

      A parte questo, mi sembra importante il comunicato ricevuto oggi da Pierer Mobility (società posseduta al 73,8% da un’altra società che si chiama Perer Bajaj AG), che cita il successo della milionesima moto KTM prodotta in India. Davvero, il mondo è cambiato, e quelli che sono rimasti indietro siamo noi.
      Ecco il comunicato.

      Pietra miliare mondiale per PIERER Mobility: la 1.000.000 di moto KTM lascia lo stabilimento di produzione del partner strategico Bajaj a Pune, in India.

      PIERER Mobility AG ha raggiunto un importante traguardo con il suo marchio leader di moto premium KTM in India. La milionesima moto – una KTM Adventure 390 – è uscita dalla linea di produzione dello stabilimento Bajaj di Chakan, a Pune. In questo stabilimento di Bajaj Auto Limited, le moto dei marchi KTM (da 125 cc a 390 cc) e Husqvarna (da 125 cc a 401 cc) sono state co-sviluppate e prodotte per la distribuzione globale dal 2011.

      Lo storico evento è stato testimoniato da Stefan Pierer, CEO di PIERER Mobility AG, e da Rajiv Bajaj, Managing Director & CEO di Bajaj Auto Limited, presso lo stabilimento di Chakan. “La produzione è uno dei nostri punti di forza e il milionesimo esemplare di moto KTM ne è la prova”, ha dichiarato Rajiv Bajaj. “Quando abbiamo siglato la nostra partnership nel 2007, abbiamo puntato a innovare come partner strategici per far conoscere i marchi KTM in tutto il mondo. È stato raggiunto un milione di euro. Ne seguiranno molti altri”, sottolinea Bajaj.

      Stefan Pierer, CEO di PIERER Mobility AG: “Questo è un evento importante per PIER Mobility e Bajaj Auto. Il nostro successo si basa su quattro pilastri: globalizzazione, innovazione continua, dipendenti motivati e marchi affermati. In qualità di leader europeo nella produzione di veicoli a due ruote, abbiamo in Bajaj il partner giusto con la stessa passione per offrire insieme servizi di successo. Questo ci dà fiducia per il futuro”.

      Informazioni su Bajaj Auto:

      Con 18 milioni di moto vendute in oltre 79 Paesi, il marchio Bajaj è “l’indiano preferito al mondo”. È il primo esportatore di moto in India e due moto su tre vendute a livello internazionale portano il logo Bajaj. L’azienda è anche il più grande produttore al mondo di veicoli a tre ruote. Bajaj Auto è la prima azienda di due ruote al mondo a raggiungere una capitalizzazione di mercato di un trilione di INR – circa 11 miliardi e 300 milioni di euro, ndr – e rimane l’azienda di due e tre ruote di maggior valore al mondo. Da 75 anni, l’azienda fornisce prodotti con design e tecnologia di livello mondiale, basati su una qualità senza compromessi. L’impegno incessante dell’azienda verso nuove iniziative di prodotto l’ha resa adatta al futuro.

    • #24782
      Orso 52
      Partecipante

      la storia si ripete.Negli anni 70 i Giapponesi.Ora i Cinesi.Solo che gli europei hanno imparato la lezione della storia ed,invece di fare la guerra, stringono accordi commereciali,a vantaggio di entrambi

      • #24783
        Mastic
        Amministratore del forum

        Non sono così sicuro che gli europei si stiano cautelando tanto bene. Più che altro, vista la potenza economica di alcuni produttori asiatici, mi sembra difficile difendersi.
        Il problema sono le dimensioni. Stiamo parlando di produttori che fanno milioni di pezzi. E che hanno capito come far fruttare i soldi. Facendone altri.

        Già molti anni fa, intervistai un dirigente di un’azienda italiana, che stava gestendo la firma di una joint-venture con un’azienda cinese. Mi espresse molti dubbi e timori, sul fatto che l’azienda cinese fosse molto più grande ed economicamente potente di quella italiana. “Tecnicamente non hanno il know-how – mi disse – e ora noi gliene daremo un bel po’; economicamente però sono in grado di fagocitarci. Non ci staremo mica accordando con il diavolo?”.

        Sono venuti poi anni di accordi, con tutte le case che sono andate a produrre in Cina. O in altri paesi, compresa l’India, che non va dimenticata.
        Oggi le nuove tigri hanno sempre meno bisogno del know-how occidentale. E stanno passando a fare da sole.
        Si fanno i loro motori, si fanno le loro moto, se le vendono autonomamente.

        Sopravviverà l’industria occidentale che riuscirà a valorizzare le proprie specificità. L’esempio più facile da fare è quello della Ducati, che resterà la Ducati. Almeno per un po’. Ma dovrà fare attenzione a non fare la fine della Bimota, che aveva ragione d’esistere con le sue sportive da mille e una notte finché i giapponesi non hanno iniziato a fare sportive altrettanto performanti nella guida ma molto più economiche.
        Idem potrebbe essere per la Guzzi, che ha un nome che vende da solo.
        Degli altri, direi che saranno avvantaggiati i più grandi. Come Honda, che ha un’economia di scala (anche nei progetti) che le consente di rimanere competitiva su prodotti di tutti i segmenti.
        Se però i nuovi arrivati guadagneranno quote, visto che difficilmente se ne creeranno di nuove, qualcuno dovrà pur perderle.

        Sbaglio qualcosa?

        • #24787
          sec
          Partecipante

          Sbaglio qualcosa?

          NO

    • #24784
      Stefano.gr
      Partecipante

      D’altronde la popolazione dell’India ha raggiunto quella cinese , 1,4 miliardi !!! Un bacino potenziale immenso ,tuttavia in larga parte non hanno neanche le risorse per i beni primari,figuriamoci per un bene velleitario come può essere la moto.

      Anche se in India la moto ha uno scopo molto più utilitaristico , al pari dei nostri scooter per il commuting urbano.

      Molto probabilmente sul lungo periodo è inevitabile che acquisiranno quote di mercato , ma le case europee non spariranno e neanche quelle giapponesi.

      Ducati e BMW continueranno ad avere la loro presenza forte nei segmenti premium , difficilmente un cliente fidelizzato BMW sceglierebbe un prodotto indiano. Lo stesso dicasi per chi guida Ducati , ce lo vedi un Renzo a cavallo di una Bajaj ?? 🙂 🙂 🙂

      • #24785
        cyrano
        Partecipante

        Lo stesso dicasi per chi guida Ducati , ce lo vedi un Renzo a cavallo di una Bajaj ?? 🙂 🙂 🙂

        … mo parte un flame che incenerisce il server 😉

        • #24786
          Mastic
          Amministratore del forum

          E se ce lo mettono senza dirglielo su una Bajaj? Quando compri una KTM stai comprando una moto il cui capitale al 48% è Bajaj. E Pierer Mobility è posseduta al 73% da un’altra società che si chiama Pierer-Bajaj.

          Il fatto forse è proprio qui. Di là hanno tanti soldi. E anche un discreto know-how. E sembra che CFMoto abbia pronta una naked hypetsport 1000…

          Il senso del mio discorso è proprio questo: non è che ci è cambiato tutto sotto il culo e non ce ne siamo accorti?

          Se ne parla molto di questa cosa nell’ambiente. Oggi sono in Ancma a Milano, per parlare d’altro, ma alla fine a pranzo siamo finiti anche su questo

        • #24789
          sec
          Partecipante

          … mo parte un flame che incenerisce il server 😉

          no, non confonderti: non e’ un flame….. Renzo soffre solo di aerofagia…..

          😀 😀

      • #24802
        Fuzz
        Partecipante

        O’Bischero…ma tu, e quegli altri tre rincoglioniti👀mi volete morto?!
        Scherzi a parte, sono stato ad un passo dal prendere il KTM SD1290r, che gira che ti rigira…vuoi non monti dei particolari indocinesi? Non l’ho presa, solo perché mia figlia (giustamente) ha storto il naso, vedendo la porzione di sella, a lei riservata, per i nostri giringiro🙂altrimenti ci sarebbe stata quella, al posto della Peppa Pig. Ma a parte questo, come gran parte di voi buhaioli 😌 qui presenti, non siamo il futuro del mercato motociclistico…che poi nemmeno agogno, l’elettrico mi da le stesse emozioni di una impastatrice da banco, mio figlio fa cross e nel suo gruppo ci sono un paio di ktm elettriche , boia che 🥱 !…ma vuoi mettere l’ignoranza di un 2t tirato a dovere, oppure il ratare di 4T?!…no, mi dispiace, ma non mi avrete.😜

    • #24788
      sec
      Partecipante

      Gia’ tante moto europee sono in realta’ fatte altrove e cammuffate.
      La BMW 310GS e’ assemblata in India.
      KTM: la 390 e’ asiatica ma anche i motori 790/890 che equipaggiano proprio le KTM sono in realta’ fatti dalla CF Moto. E non mi pare che siano criticabili/criticati.
      In Europa siamo snob, come al solito. Badiamo troppo al vezzo ed al marchio.. ma i numeri stanno dalla loro parte, e non di poco. Anche la Harley, con le sue 300000 moto, impallidisce davanti ai numeri di questi qui. Si parlava della Royal Enfield qualche giorno fa… stessa cosa.
      Solo la Honda e’ al sicuro, perche’ i suoi numeri di vendita sono smodati. Forse la Yamaha. Il resto e’ pronto per la bara… anche perche’ per piazzare quei prodotti devi spendere una fortuna in marketing per cercare di convincere il motociclista gonzo che gli stai dando qualcosa in piu’, qualcosa che il 95% dei motociclisti NON e’ in grado di apprezzare. I cinesi/indiani non hanno bisogno di spendere una lira: quella roba si vende praticamente da se, solo per il prezzo. Basta farle arrivare in vetrina.
      Per capire quanto bacati siamo noi europei basta guardare il “fenomeno” Benelli: ha il nome italiano ed infatti da noi vende un botto. In altri Paesi europei non se la filano. Fuffa, “percezione”, marchio….

      Si.. poi e’ vero: gli europei fanno “chicche”. Gli asiatici fanno prodotti per la mobilita’. Ma e’ qui che perdiamo la battaglia: la moto E’ un prodotto per la mobilita’. Loro l’ hanno capito… noi l’ abbiamo dimenticato.

      Ed ancora… si, Renzo non ce lo vedo sulla Bajaj. Pero’ Renzo c’ ha un’ eta’…. Zio Franco ed Orso di piu’…. Mastic sembra un ragazzetto ma e’ incontinente (scusa capo, scherzo :P), io c’ ho l’ Alzheimer…. tra vent’ anni chi la compra piu’ una moto?

      • #24790
        sec
        Partecipante

        tra vent’ anni chi la compra piu’ una moto?

        .. intendevo una moto “fighetta”. Europea insomma, di blasone.

      • #24791
        sec
        Partecipante

        … ed ho appena scoperto che anche i motori “paralleli” delle GS piccole (750/850) sono cinesi…. Loncin. E sono dei muli.

        Ecco… forse dovremmo riparametrare un po’ il cervello. Ha ragione il capo.

    • #24792
      Stefano.gr
      Partecipante

      E se ce lo mettono senza dirglielo su una Bajaj?

      Sotto questo aspetto ti do ragione , in campo automobilistico abbiamo un’ottimo esempio: la Volvo . La proprietà è cinese , del gruppo Geely ormai da più di un decennio e non c’è stato assolutamente un depauperamento di quello che erano i valori storici della Volvo. La produzione , le maestranze sono rimaste a Goteborg e anzi , in mano cinese se vogliamo c’è stato un ritorno alle origini che si era un po’ perso durante la gestione Ford.

      Oggi le Volvo rispecchiano valori qualitativi eccellenti: sicurezza attiva e passiva di riferimento che sono sempre stati il pallino di Volvo , confort a bordo e qualità dei materiali , motori prestazionali e la Polestar che è il segmento BEV , insomma ci sono tutti gli ingredienti che hanno reso celebre il marchio.

      In questo caso c’è stata una gestione davvero oculata dei valori del marchio , se vogliamo fare un parallelo è quello che ha fatto Volkswagen quando ha rilevato la Ducati da Bonomi , che per dovere di cronaca aveva già riportato la Ducati ad alti livelli , hanno proseguito nel solco della tradizione Ducati ma con innovazione tecnologica ed investimenti, lasciando tutto a Borgo Panigale.

      Se oggi Ducati è su quel posizionamento , lo si deve anche al gruppo VW nella gestione oculata del marchio.

      Però questo discorso è diverso rispetto ad avere una vera e propria presenza sul mercato con un loro brand. Bajaj dubito che potrebbe conquistare quote di mercato con il proprio marchio , in particolare nel segmento premium.

      Diversamente Benelli ha conquistato quote di mercato che erano vacanti , con prodotti intelligenti , dal prezzo aggressivo e che sembrerebbero dimostrare anche una certa affidabilità nel tempo.

      • #24793
        Mastic
        Amministratore del forum

        Beh, da questo punto di vista, loro stanno anche tirando fuori nuovi marchi. E quando una moto la chiami MDP piuttosto che Benda o Voge (Voge vende tanto eh!), quanti motociclisti staranno lì a chiedersi se è una cinesata? E, soprattutto, i nuovi motociclisti (perché qui stiamo parlando di noi che siamo vecchietti ormai) quanto conoscono i vari march?
        Fermo restando che la Voge fa i motori per BMW, con il marchio Loncin (come scrive @sec poco sopra). Sicuri che facciano dei cessi?

    • #24794
      Orso 52
      Partecipante

      Sono assolutamente convinto che propongono ottimi prodotti e Benelli ne è la prova.Penso che,a breve,lasceranno le briciole all’industria europea e,se ci sarò e potrò,acquisterò il loro prodotto perché penso che loro sono il futuro del mondo motociclistico

    • #24795
      zio franco
      Partecipante

      Si credo anch’io che se non puoi battere l’avversario meglio unirsi
      E quando parlo di avversario è perché ha la stessa dignità
      Uniamoci il fatto che come per le auto aerei e treni il futuro dice che solo i marchi che si contano sulle mani sopravviveranno
      Credo altresì che la ricerca avrà ed ha già un valore aggiunto per cui ad esempio una dueruote, se non volete chiamarla motocicletta, elettrica e collegata col mondo circostante farà compiere un’altro balzo in avanti all’occidente che non ha la necessità di unire il pranzo con la cena

    • #24796
      Mastic
      Amministratore del forum

      Alla fine di questo discorso mi resta un dubbio, il solito classico dubbio.
      Un mio amico tempo gas mi ha telefonato: passo alla moto! Ho trovato da Nardini a Velletri (concessionario Honda) una NC750X a 2500 euro. Che ne dici?
      Conosco Nardini, so che è serio nel rapporto con i clienti. Gli ho detto di prenderla a scatola chiusa.

      Quando l’ho vista sono rimasto a bocca aperta. L’ho provata. Per 2500 euro ha preso una signora moto. Ha i suoi anni, certo che si (costa 2500 euro), ma è tagliandata e si presenta benissimo. Motore in ottime condizioni. L’ho provata e… va bene.

      Ecco, la domanda è sempre la solita. Moto nuova di marchi poco prestigiosi o buon usato di marchio prestigioso?

    • #24797
      Carota
      Partecipante

      Piccola esperienza personale, prima moto per mia figlia.
      Lei ne fa un discorso di mobilità, casa-scuola-palestra-casa, non cerca prestazioni (non sa neanche cosa siano) ed il requisito principale è quello estetico.
      Honda, Yamaha, Suzuki, Aprilia, KTM … usati a prezzi da paura … per prendere una moto decente si parte dai 3000 Euro. A meno che non si vogliano considerare moto entry level come CB125F e YS125. Ho provato ma … sono brutte da nuove e bruttissime da usate.
      Poi siamo andati a vedere la Benelli BN125, esteticamente gradevole e che costa nuova una cifra inferiore ad una CBR/YZF/Tuono/Duke usata. Spese di manutenzione contenute e ben due punti vendita e assistenza vicino casa. Cosa avreste scelto?
      Io credo che con le moto si finirà come con le auto. Modelli a portata di tutti con piattaforme condivise, prestazioni equiparate, assoluto appiattimento estetico.
      I marchi che ne saranno ancora capaci proporranno modelli di fascia alta a prezzi smisurati.
      BMW e KTM già stanno facendo così; le jap anche, soprattutto con gli scooter.
      I marchi di nicchia continueranno a produrre modelli sempre più di nicchia.
      Il problema sarà per quelli come noi che cercano le sfumature, non sono ricchi e non vogliono arrendersi ad un XADV.

    • #24799
      Carota
      Partecipante

      Di contro, e per nostra fortuna, di moto da appassionati c’è grandissima scelta nell’usato.
      Se non si è fissati con l’ultimo modello si trovano moto eccellenti a cifre ragionevolissime,
      La moto che ho ora costa nuova oltre 15 sacchi, io l’ho presa a 9 e mezzo. Tagliandata e con garanzia.
      Stavo vedendo per un amico una Fazer FZ1, moto buone a prezzi da scooter … addirittura i GS, ultimi modelli aria/olio, moto eccellenti, si trovano a cifre molto interessanti.
      Quindi per me i cinesi stanno ancora bene lì per qualche anno.
      Poi bisogna vedere se a qualcuno dell’era digitale ancora interesseranno le moto.
      Magari ci chiameranno per una consulenza, per un consiglio, e lì si che faremo la figura dei vecchietti.

    • #24800
      zio franco
      Partecipante

      moto eccellenti, si trovano a cifre molto interessanti.
      Quindi per me i cinesi stanno ancora bene lì per qualche anno.
      Poi bisogna vedere se a qualcuno dell’era digitale ancora interesseranno le moto.
      Magari ci chiameranno per una consulenza, per un consiglio, e lì si che faremo la figura dei vecchietti.

      Infatti,vista l’esperienza diretta Carota centra la risposta

      Da vecchietto allora ritengo i valori di sempre privilegiati
      Assistenza diffusa,ricambi a magazzino decennali,valore dell’usato e qualità dei materiali soluzioni e dotazioni che giustificano il prezzo dell’usato “griffato”

      Tornando alle mie considerazioni precedenti,la ricerca delle grandi case va incoraggiata e premiata
      Siccome non sono geloso sull’usato ho grande fiducia che utilizza il consumismo altrui per una seconda vita dei mezzi iconici troppo presto abbandonati

    • #24801
      sec
      Partecipante

      boh… io sarei d’ accordo con voi, nel senso che tenderei a preferire un usato griffato ad una moto nuova economica. Anche perche’ mi piacciono le cose “vecchie” e non parlo solo di moto 😛
      Pero’ gli asiatici fanno programmi industriali pensando “mezzo secolo prima”, come hanno sempre fatto pure i giappi. Dio sa cosa hanno in cantiere gia’ da adesso cinesi/indiani… i ragionamenti che vanno bene oggi mica sono tanto sicuro che stanno in piedi tra 10 anni… o forse meno.

      A differenza di Zio, io non credo tanto al progresso e non credo che i mezzi nuovi e le chicche dettate dalle direttive di ricerca portano dei vantaggi reali. E poi sono troppo attratto dalle cose “semplici”, questione di gusti e filosofia.
      Pero’ mi piace il “gusto” delle cose… una tonalita’ di scarico… una seduta in sella… un design particolare… il carattere di un motore.. quelle cose impercettibili che non vengono immortalate su una cartella stampa ma che – una ad una – contribuiscono all’ esperienza.
      E queste sono cose che tendi a non trovare in una tipologia specifica di prodotto. “Succedono”, a caso, ogni tanto, piu’ spesso in prodotti non tanto necessariamente “evoluti” ma “curati”, “amati”. Trovi quella cosa che ti stuzzica, stuzzica proprio te e forse solo te.

      Per tornare alla domanda del capo, comunque… se non si e’ particolarmente bizzosi ed esigenti, secondo me non si sbaglia ne’ con l’ usato griffato ne’ con il prodotto economico nuovo. Ormai e’ roba collaudata. Andando a culo/seguendo l’ istinto in genere la si azzecca.

    • #24803
      Mastic
      Amministratore del forum

      Comunque si fa un gran parlare dei difetti di questa o di quella moto orientale, ma poi non ci si indigna per i difetti delle nostre moto occidentali.
      Ora io c’ho tutta roba vecchia e non dovrei parlare, ma tra statori bruciati e bulloni persi ho speso un capitale. Per non parlare della strumentazione, perennemente appannata dall’acqua. E difetti ne aveva anche la mia XX eh, che pure era Honda. Insomma, mi sembra che i guai delle occidentali tendiamo a non vederli mentre siamo pronti a dire che gli altri producono ciofeche.

      • #24804
        sec
        Partecipante

        ….. capo… non mi stuzzicare…. io sulle auto – nuove – europee – segmento premium – e sopratutto dei disagi sofferti dall’ utenza….. un paio di opinioni ce le ho….

        Ma qui parte un flame che neanche Fukushima…..

        “Tecnologia”…. pffff…

        Io ho sentito – dagli utenti – dei commenti tipo: “Ma non stavamo meglio con la Fiat 127?”

        E non e’ tanto che sono sempre in officina. Ma e’ che prenoti la visita… te la danno dopo un mese…. convivi con il problema… poi ce la porti…. la tengono una settimana… non ti danno l’ auto di cortesia.. spendi un sacco di soldi per noleggiare un’ altra auto…

        Per me il problema non e’ usato contro nuovo: e’ trovare esattamente il mezzo che serve a te, in base alle caratteristiche. Che per me e’ un mezzo semplice, affidabile e con un po’ di personalita’, nelle migliori condizioni possibile. Chi ha un minimo di esperienza sa esattamente cosa gli serve: basta trovarlo, con un po’ di culo e perseveranza.
        Io ho sempre comprato mezzi nuovi…. che poi mi faccio durare in eterno. Per le auto, adesso i mezzi che mi piacciono/ servono a me sul mercato semplicemente NON ci sono piu’. Il prossimo sara’ un usato con le caratteristiche che dico io.
        Sulle moto qualcosa di moderno ma semplice resiste ancora… ma poi guardo i mezzi vecchi e mi piacciono di piu’. Esempio: sportiva media. La RS660 e’ carina ma troppo complicata, neanche morto la prenderei. La R7 e’ semplicissima. Anemica ma stuzzica…. ma come la si puo’ preferire ad una R6 messa bene? Non scherziamo neanche…. neanche si puo’ fare un paragone….

        • #24805
          Mastic
          Amministratore del forum

          La R6 la devi far frullare alta perché funzioni. Altrimenti è morta. Anche se io sto all’R6 di 20 anni fa, poi non ne ho più guidata una. Ma non credo siano molto cambiate. Sempre un 4 in linea ad alta potenza e quindi ad alto regime di rotazione è.
          La R7 è più comoda e agile nell’uso stradale.
          Poi, in pista la R6 sicuramente resta molto performante. Ma perché in pista guidi con il naso nel contagiri e la tieni sempre al regime giusto.

          Così, per raccontare. Una vita fa sono andato alla prova in pista a Misano delle nuove (allora) Yamaha R1 ed R6. Le ho sempre viste uguali nell’estetica. Fatto sta che dopo una pausa caffè sono risalito in sella alla R1 che avevo guidato poco prima, sono entrato in pista e… non andava più. Inizialmente ho pensato fosse rotta, poi come il contagiri ha superato i 10mila ho capito che qualcuno aveva parcheggiato una R6 al posto della R1 che avevo usato poco prima. Erano della medesima colorazione. Solo che per me la R6 era rotta. Ai bassi regimi, poi su ovviamente andava.

          Comunque la roba nuova di solito è meglio di quella vecchia. Poi c’è roba vecchia che non fanno più e continua ad avere il suo perché.
          Su una cosa ti do ragione: a volte quello che non c’è non può rompersi.
          Ricordo 2 amici dirigenti di una casa motociclistica. Uno aveva un vecchio Duetto Alfa Romeo, l’altro una BMW serie 7 nuova. Un giorno mi chiama quello con il Duetto che rideva come un matto.
          “Ricky, chiama subito XXXXXXXX e chiedigli come va. Siamo appena partiti insieme per Milano, imboccata l’autostrada è venuto il diluvio universale e la sua fantasmagorica Serie 7 è ferma con le 4 frecce in corsia d’emergenza. Gli ho suonato il clacson mentre passavo con il Duetto che lui sfotte sempre, chiamalo chiamalo. Che sta aspettando il carro attrezzi”.
          Però è un caso. Di solito la roba nuova è meglio. Ma il Duetto mi piace molto. E anche l’Alfa 2000

        • #24807
          Fuzz
          Partecipante

          Sull’R6 sono d’accordo con te, ne ha una il mio fratellino, ricordi?… Quando la guido, mi viene sempre da guardare sotto👀per controllare se qualcuno si sia fottuto il motore! …poi in mano sua, vola! Il motivo è uno solo, lui si è formato col Gamma RGV 250, mentre io con l’888….in pista, mi faceva nero🤦🏻‍♂️aveva (ha) una scorrevolezza da levarsi il cappello…poi, un pochino sono migliorato anch’io.

        • #24806
          Fuzz
          Partecipante

          Devo rileggerti meglio🤔ho trovato due o tre punti, in cui mi trovo d’accordo, con quello che scrivi…non può essere!

          Ciao Tripposauro

        • #24808
          sec
          Partecipante

          ho trovato due o tre punti, in cui mi trovo d’accordo, con quello che scrivi…non può essere!

          Tachipirina ed un paio di giorni a riposo assoluto. Poi passa! 😀

          Boh.. secondo me vale sempre il principio (speriamo che non facciamo un altro casino 😀 ) che per andare veloce bisogna aprire la manetta. La R6 e’ un oggetto nato per andare veloce… molto di piu’ di una R7 moderna. Va usato come vuole essere usato, adattandosi. E’ cosi’, con i mezzi specialistici. Hanno UN solo modo per funzionare.
          Poi si.. la R7 moderna in strada e per uso semi-spensierato e’ MOLTO meglio. Anche i 70 CV non sono malaccio. Ma e’ meglio non (solo) perche’ e’ nuova… e’ meglio perche’ e’ piu’ adatta ad un uso meno specialistico, e’ progettuale il motivo. Infatti per me non e’ un cazzo male, un giro me lo farei volentieri.

          Ric…. meglio.. peggio… e’ tutto dannatamente relativo.

          Per me non e’ che uno deve avere sempre “il meglio”. Il meglio e’ un concetto relativo e soggettivo… il “ns meglio” e’ il prodotto che copre le ns esigenze. Se hai un oggetto che copre tutte le tue esigenze allora… tienitelo, non c’e’ bisogno di cambiare per un qualcosa di “meglio”. Gia’ ce l’ hai. Se hai dei problemi… allora cambi. Cio’ che trovi ti deve piacere. Se ti piace allora statti, quando non ti piace piu’, cambi per qualcosa di migliore. Sempre secondo le tue esigenze. Il meglio assoluto non esiste. Mai.
          Squadra che vince…

          Tornando alla R6… secondo me e’ piu’ “affascinante” della R7. Poi e’ chiaro che per strada e’ sprecata… ma A ME piace di piu’ della R7 quindi sarei disposto a sopportare tutte le cose che fa peggio della R7 (immagino che sotto proprio non ce la fa… per me non e’ un problema). Ma che una sia nuova ed una vecchia a me non fa nessuna differenza. Frega zero.

          Alfa vecchia vs BMW….. apriti cielo! 😀
          Relativamente di recente feci un fuoco incrociato Salonicco – Preveza e ritorno, poi di seguito Salonicco – Atene e ritorno. Totale 1600km. In tutte e 4 le tratte, incrociai 3 BMW ed una Mercedes (recenti) in panne, in attesa di carro attrezzi. L’ Alfiat… semplicemente va. Sempre. Da decenni. Si lo so… troppo poco per far statistica. Pero’…. le statistiche, quelle vere, le ho al lavoro. E non sono molto tranquillizanti 😀
          Quel principio che “quello che non c’e’ non si rompe” per me e’ ORO. Sopratutto quando quello che ci metti in piu’ crea solo problemi senza aggiungere nulla di concreto se non vezzi estetici o funzionalita’ di dubbia utilita’ concreta.
          Cioe’ ma voi lo capite che mentre stai andando e’ capace di spegnersi tutto? Quadro strumenti… infotainment…. e tutto perche’ vogliono farle inutilmente complicate ‘ste cose? Guarda che commenti tipo quello della 127 mica sono tanto rari… c’e’ gente esasperata.. con mezzi NUOVI.
          Perche’ devi spendere di piu’ per star peggio? E con che vantaggi? Perche’ fanno figo le lucette? A me neanche piacciono…
          La semplicita’ e’ filosofia… arte. Fare cio’ che serve… con MENO. Meno componenti, meno sensori, meno cc, meno funzionalita’. Per me e’ eleganza, classe, bellezza perdiana.
          Lo so che sono gusti e convinzioni personali… pero’ almeno per me questa filosofia funziona e basta, i risvolti pratici mi pare confermino le mie impressioni.
          Certo… se mi parli di acqua che si infiltra nella strumentazione e’ un altro paio di maniche. Ma se la funzionalita’ e’ assicurata… perche’ devo cambiare?

          Pero’ lo ribadisco: a me piace tutto il vecchio. Vecchi mezzi, libri, musica, architettura….. il gusto dei tempi andati.. che resiste al tempo che passa. Ne sono affascinato, non ci posso far nulla. Non vale per tutto, ovvio… ma ci sono tante cose del passato che per me restano “meglio”. E non di poco.

        • #24809
          sec
          Partecipante

          … ma porcatroia quanto scrivo! Giuro che non lo faccio apposta…. vengono cosi’, sono solo veloce a scrivere 😀 Scusate…

    • #24810
      Orso 52
      Partecipante

      in linea teorica,Sec,sono d’accordo con te sul tema fiat 127 quello che non c’e’ non si può’ rompere.Pero’ ci sono altri fattori di progresso tipo confort che una fiat 500 odierna e’ in grado di fornire.Certo mi e’ capitato di riutilizzare una Fulvia coupé’ portata in gioventù’ e mi sono chiesto se il motore fosse rotto.Poi e’ indubbio che il fascino delle cose belle e “vecchi” e’ sempre presente.A maggior ragione per delle soluzioni tecniche che non ci sono più’ tipo motore a due tempi Suzuki gamma.Una erogazione fantastica che,a mio modesto parere,ti permetteva di divertirti nello sfruttarlo al meglio anche su strada.Il tutto con un peso leggero.Certo se consideriamo il complesso telaio + freni + gommatura il progresso si vede e si sente.Per l’umidità’ negli strumenti della Honda del “capo” non sarei cosi’ critico dopo tutti gli anni trascorsi dalla costruzione.

      • #24812
        Mastic
        Amministratore del forum

        Orso, per la prima parte del tuo intervento meriti una standing ovation.
        Bella la Fulvia Coupé.

        L’umidità è nella strumentazione della mia moto attuale, che è Aprilia. Per carità, è roba vecchia, ma l’umidità negli strumenti della Tuono è un classico. Non dipende dall’età, era un tallone d’Achille della mia moto. Per questo l’ho citata. Perché negli strumenti delle mie Honda (ne ho avute) non è mai entrato un goccio d’umidità. Invece nella mia Tuono e nello scooter Piaggio (stesso gruppo) entra acqua in entrambi. Nello scooter s’è rotto anche l’orologio. Piccole cose? Può darsi, io poi la mia Tuono la amo nonostante tutto. Però il senso di ciò che avevo detto 3-4 messaggi fa era che siamo sempre pronti a criticare le magagne dei cinesi, ma poi non ci rendiamo conto che anche i nostri prodotti hanno le loro magagne

    • #24811
      zio franco
      Partecipante

      127 ? Duetto ?

      Ma quant’è che non salite su una moto del nuovo millennio ?

      Provate una R1 degli ultimi anni e poi se ne ragiona

      Siete proprio vecchi…

      127 ahahahah 😉

      • #24813
        Mastic
        Amministratore del forum

        Zitto tu, che abbiamo aperto il reparto geriatrico del Forum e sei scappato con il catetere attaccato!

    • #24814
      zio franco
      Partecipante

      10 Mila euro

      La domanda è se ho capito

      Questa o un CF Benelli ecc ?

    • #24815
      zio franco
      Partecipante

      Cioè,per non parlare del sesso degli angeli

      questo è il parco macchine accumulato in 50me passa anni,in un garage troppo stretto 😉

      10, 17 e 20 anni, 50,30 e 210mila km , per non passare da consumista

    • #24816
      zio franco
      Partecipante

      +20 anni e 140mila km

      Mi chiedo e mi rispondo: dove saranno le attuali moto indiane cinesi ecc tra 20 anni e questi km ?

      Oggi,e solo oggi avendo 10mila euro per esempio cosa interesserebbe maggiormente ad un motociclista medio che non si sia svegliato solo ieri ?

      N-B Si parla di scopo ludico,non di alternativa all’autobus eh !

    • #24817
      Orso 52
      Partecipante

      Zio,penso che tu,con il tuo NB,hai messo il dito nella piaga:quanti acquistano una moto per giocare?Io penso che rappresentino una nicchia e,quindi,poco appetibili per le industrie dei grandi numeri.Resistono,ancora,realtà tipo Ducati ed Aprilia.Moto che hanno una personalità non da elettrodomestici😉

      • #24818
        zio franco
        Partecipante

        Si certo,anche gli elettrodomestici hanno il loro perché e capisco che sono mezzi di locomozione che danno lo stesso senso di libertà che conosciamo bene,apprezzo che ci sia attenzione insomma. È al futuro che penso, che fine faranno quei plasticonpi di t max e simili di 500/600 cc ?
        Che fine faranno tra dieci anni questi oggetti che costano poche migliaia di euro ?

        Come fare concorrenza ?

        La domanda era questa

        Ecco, la domanda è sempre la solita. Moto nuova di marchi poco prestigiosi o buon usato di marchio prestigioso?

        Io ho risposto per quello che mi riguarda senza pensarci troppo

        • #24819
          sec
          Partecipante

          eh zio…. io sono con te, l’ ho gia’ scritto.

          Pero’ non dimenticare che questi ancora non hanno cominciato a fare delle moto di levatura pari ad una R1, R6 o le tue. Non ci hanno ancora provato, non e’ ancora il loro target.
          Per ora, chi cerca una moto di un certo carattere e qualita’ guarda altrove..ma tra qualche anno? Pochi.. anni….?
          Prendi la CF SR-C21. Ohlins, Brembo Stylema, carena in carbonio, motore KTM, design sontuoso e qualita’ di fattura che almeno in foto sembra mica male…

          Zio, sono cazzi per diabetici. Non dimenticare che a parita’ di equipaggiamento e qualita’ quelle costeranno sempre meno delle europee: e’ la mano d’ opera che costa meno, di la, non i componenti.

          Aspetta, aspetta un attimo…

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