Richiamo Yamaha Tricity 300 (8 luglio 2022)

Tutte le case produttrici debbono periodicamente procedere a richiamare alcuni loro veicoli, per difettosità emerse successivamente alla commercializzazione. In questi casi la procedura prevede che contattino (di solito con una lettera) tutti i proprietari dei mezzi interessati, invitandoli a passare in una concessionaria per un controllo. In casi particolarmente gravi, quando il veicolo ha cambiato proprietario e non risultano gli estremi del nuovo intestatario neanche nel database della rete d’assistenza, alcune case fanno visure sulle targhe dei mezzi per i quali non riescono a risalire al proprietario. Ma dipende dalla gravità del rischio: procedure così lunghe e costose vengono messe in atto per problemi potenzialmente molto rischiosi, non per piccoli difetti per i quali il proprietario del veicolo può eventualmente rivolgersi spontaneamente alla rete di assistenza ufficiale. Per questo, chi non riceve la posta o ha acquistato una moto di seconda mano, se ha il dubbio che il suo mezzo possa essere soggetto a richiamo, può contattare l’ufficio clienti della casa costruttrice per chiedere informazioni, fornendo il numero di telaio del motociclo posseduto. Motoskills.it vi fornisce un elenco aggiornato dei richiami operati dalle case costruttrici e segnalati attraverso l’apposito sito gestito dalla Commissione Europea (Rapex). A livello nazionale le campagne di richiamo sono anche elencate, marca per marca sul sito del Ministero dei Trasporti, che pubblica un albo dei richiami, e un bollettino semestrale con tutte le campagne di richiamo. Per trovare tutte le segnalazioni pubblicate su Motoskills, potete usare l’hashtag #richiami nel nostro motore interno di ricerca, magari anche associandolo alla marca della casa che state cercando, o al modello di moto.

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Yamaha

Numero della segnalazione: A12/00969/22

Modello: MWD300 (Tricity 300)

Tipo: SH16, SH20 – e13*168/2013*00673, e13*168/2013*00907

Periodo di produzione: 1° febbraio 2020 – 28 febbraio 2022

Difettosità: Il sistema di disattivazione del blocco della sospensione anteriore (blocco di stazionamento) non si sblocca immediatamente dopo la disattivazione e continua a bloccare la sospensione anteriore, causando il rischio di caduta e lesioni per l’utente. Il prodotto non è conforme al regolamento sull’omologazione e la sorveglianza del mercato dei veicoli a due o tre ruote e dei quadricicli.

Paesi coinvolti: Germania (paese segnalante) – Olanda, Polonia e Romania

Per info: https://www.yamaha-motor.eu/it/it/service-maintenance/servizio-clienti/#/ – Codice interno richiamo: Standing Assist System

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