Voge Valico 500 DSX: l’orientale che sorprende
Come va la Voge Valico 500? E, soprattutto, che difetti ha? La domanda più frequente è sicuramente questa. E difetti ovviamente ne ha. Insieme a diversi pregi. Seguite il racconto!
Tutto è nato dalla mia esigenza di fare qualche uscita in fuoristrada leggero. Detto e trovata la moto: la Voge Valico 500.
Voge è il marchio premium del Gruppo Loncin, lo stesso che produce i motori per le BMW F 750 e 850 GS. La Valico è una crossover spinta da un bicilindrico frontemarcia con 4 valvole e doppio albero a camme in testa. Una moto molto ben equipaggiata.
Mi fanno avere la versione DSX, che esce di serie con il trio di valigie posteriori. 1300 euro di valigie (di qualità) comprese nei 6.390 euro del prezzo di listino. Di più, fino al 31 maggio la moto viene via in questa configurazione a 5.790 euro! Incredibile, vero? Sarà un cancello. O no?
Facciamo una doverosa premessa: nel dare le valutazioni dobbiamo sempre considerare che stiamo parlando di una moto da 6mila euro: confrontarla con una KTM o con la BMW GS è un errore. Però di moto cinesi ne ho viste, e questa si presenta bene. Tanto per cominciare pesa poco: 194 kg. Insomma, c’è un impegno a contenere il peso, che con 47 cavalli è ancora più importante. Poi sembra ben rifinita.

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Voge Valico 500 DSX: come va su strada
Ci sali in sella e la trovi comoda, tutto è al posto giusto. Il display colpisce per completezza: pressione gomme, temperatura aria, bluetooth con indicazione del nome del chiamante, indicatore di consumo medio, indicatore marcia inserita. D’accordo, siamo nel campo dove i cinesi sono vincenti.
La sorpresa arriva quando si parte. Va piano, mettiamolo in chiaro, ha una prima cortissima, e il rumore del motore, per me che sono abituato al bicilindrico a V, ricorda un elettrodomestico. Ma non è che la concorrenza dei bicilindrici in linea sia messa tanto meglio a gradevolezza del rumore. Insomma, sono tutte uguali.
Però la sensazione di comodità si conferma anche in marcia. E si sente poco il rumore aerodinamico nel casco.
Una volta fattaci la mano, si scopre un cambio che è un burro, e ci si comincia a divertire sulle strade guidate, con le marce che vanno su e giù morbidamente, senza strappi, senza cambi di regime troppo ampi da gestire con la frizione.
Non si va troppo forte, ma per quello bisogna scegliere moto diverse. In autostrada però i 160 sono a portata di mano con un po’ di lancio, e in crociera si tengono agevolmente i 140. Anzi, il motore rispetto a qualche suo concorrente mostra di avere una discreta propensione all’allungo. Insomma, piglia bene in basso, e se gli chiedi di andare lui allunga senza problemi.
Nota di merito: le tre valigie rigide. Sono uscito dal supermercato con il carrello della spesa pieno ed è stato come essere andato con l’auto, ho trovato spazio per tutto.
Nota di demerito: il cavalletto centrale. Lo ha progettato un genio del male. È totalmente sbagliato nel leveraggio, si fatica tantissimo a tirare su la moto (con le valigie montate è quasi impossibile) ed è sin troppo facile tirarla giù dal cavalletto

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Sorpresa in fuoristrada
Arriva il momento del fuoristrada. Si comincia su uno sterrato pulito, con tratti di terra smossa e ciottoloni. E qui la Valico stupisce, perché è veramente molto a suo agio. Non aspettatevi una enduro professionale, stiamo parlando di fare escursioni in fuoristrada, e per queste la Voge va benissimo, assai meglio del previsto. Sempre a suo agio, sempre direzionabile, sempre in grado di frenare.
La proviamo anche sulla neve. In apertura di giornata ci scappa anzi una scivolata sul ghiaccio a 15 km/h. Si rompe uno specchio, si piega la leva del freno e il pedale del freno. Forse lo specchio potrebbe essere “all’interno” del manubrio, e non fuori. Ma ha funzionato benissimo il paraurti posto intorno al cupolino, e alla fine la moto ha pochissimi danni. Tanto che dopo averla rialzata ho deciso di continuare. Scoprendola, una volta di più, enormemente a suo agio, soprattutto nelle salite ripide sui ciottoli o sulla neve ghiacciata. Merito della prima corta, e del motore capace di tirare a regime bassissimo senza spegnersi e senza strappare.
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Voge Valico 500 DSX: i pregi
- Prezzo
- Comodità
- Valigie rigide di serie
- strumentazione completa
- Guidabilità
- Silenziosità di marcia
- Guida sia in strada che in fuoristrada
- Erogazione ottimale del motore ai bassi regimi e disponibilità all’allungo
- Plexiglass anteriore che non infastidisce la vista nella guida in fuoristrada
- Economicità d’uso (in media si fanno i 24-25 al litro)
- Ottimo comportamento di guida sotto la pioggia forte (ne ho presa tanta)
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Voge Valico 500 DSX: i difetti
- Cavalletto centrale
- Strumentazione non sempre visibile sotto il sole
- Specchi retrovisori – sporgono oltre il manubrio e tendono a perdere la regolazione
- Sulle pozzanghere profonde la ruota anteriore spara l’acqua direttamente su piedi e caviglie del guidatore. Un problema condiviso con moto ben più blasonate.
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La gallery fotografica
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