Quaderni di tecnica – 4 – La lubrificazione
Il nostro @lukethebike, apprezzato tecnico e collaudatore presso la Honda Europa, negli anni ha curato una serie di corsi tecnici per concessionari e officine autorizzate. Si parla di Corso Base di Manutenzione, Corso Telaio e Corso Iniezione. Ora ha deciso di riprendere in mano quel materiale e di proporre una rubrica fissa su Motoskills.it
Di Lukethebike
Diceva un mio amico meccanico: prima di partire in moto controlla olio, acqua e vino! Intendeva dire controlla il lubrificante, il liquido di raffreddamento e il carburante. Ed ecco tracciata la linea delle prossime tre puntate della nostra rubrica.
Le 5 funzioni dell’olio lubrificante
Iniziamo dalla lubrificazione. Tutti noi sappiamo che l’olio motore serve per ridurre l’attrito nello scorrimento di parti metalliche a contatto. Giusto. Non a caso i meati, quelle impercettibili irregolarità delle superfici chiamate a scorrere una sull’altra, sono ricercati e studiati proprio per trattenere l’olio. L’attrito però non è solo quello da scorrimento (radente), il cui caso più classico è il pistone che scorre nel cilindro. Esiste anche l’attrito da martellamento o da taglio, come quello delle camme che azionano le valvole o dei denti degli ingranaggi.
E questa non è che la prima delle cinque funzioni dell’olio lubrificante!

L’olio aiuta anche a mantenere la tenuta della pressione della camera di scoppio. Come si vede in questa immagine, viene appositamente inviato olio lubrificante nella parte bassa dell’accoppiamento cilindro-pistone, anche per fare tenuta.


Terza funzione dell’olio: catturare il calore e contribuire a disperderlo. Da molti anni si realizzano propulsori con piccoli getti di lubrificante sulle parti interne più calde, come la superficie inferiore dei pistoni. Ecco perché i motori hanno una riserva d’olio consistente, che eccede di molto la quantità necessaria per tenere il circuito in pressione. L’olio in quantità nella coppa porta infatti stabilità termica nelle varie condizioni d’utilizzazione del motore.

La quarta funzione dell’olio è la pulizia del motore. Durante il funzionamento lava infatti con continuità le superfici interne e gli accoppiamenti, rimuovendo i depositi carboniosi e i residui metallici

L’ultima funzione dell’olio è quella antiossidante. Ricoprendo tutte le superfici interne del motore, evita che queste vengano a contatto con l’aria e si ossidino. Ovviamente per questo sono importanti gli additivi, che impediscono al velo d’olio di “rompersi”.

Le 3 classificazioni degli oli lubrificanti
E passiamo a parlare delle classificazioni degli oli lubrificanti, per le quali esistono tre parametri principali. Il primo è la viscosità, che esprime l’attrito interno dell’olio e che non va confusa con la densità del fluido.



Il secondo parametro che qualifica un olio è il suo grado, espresso dalla classificazione API. Questa viene espressa con una sigla di due lettere.



Impariamo a leggere la classificazione API dell’olio che acquistiamo. Come si vede dallo schema in alto, le formulazioni attuali partono dalla SJ e salgono, fino alla SN, che è la più moderna ed evoluta. Nella slide in basso è illustrata invece la differenza fra la più recente classificazione SN e la precedente SM

Il 3° parametro di classificazione è la giapponese Jaso, specifica per i motori motociclistici. Le due sigle che possiamo trovare sono la MA e la MB, con la prima che va bene per le frizioni in bagno d’olio e la seconda che invece è più specifica per frizioni a secco e scooter. Anche in questo caso i protocolli si evolvono e in commercio per il tipo MA si trova anche la più evoluta MA2

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Cenni sulle basi degli oli lubrificanti



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L’importanza degli additivi




Il circuito di lubrificazione
Per far funzionare il motore è necessario che l’olio arrivi in tutti i punti dove ne è richiesta la presenza. Ecco perché nei motori ci sono dei circuiti di lubrificazione, preposti a veicolare il fluido nelle parti meccaniche alla corretta pressione.



Il funzionamento della pompa dell’olio




I motori ad alte prestazioni hanno bisogno di dissipare una gran quantità di calore. Ecco allora comparire i radiatori dell’olio, per lo scambio di calore aria-olio.



A volte però sui motori per raffreddare il lubrificante si preferisce montare uno scambiatore di calore acqua-olio. Offre diversi vantaggi rispetto allo scambiatore aria-olio. Intanto è molto più compatto, e poi funziona anche quando il veicolo è fermo.


Le puntate precedenti dei Quaderni di Tecnica di Lukethebike
Quaderni di tecnica – 1: prima di mettere le mani sulla moto
Quaderni di tecnica – 2: i fondamenti del motore
Quaderni di tecnica – 3 – Le sospensioni
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