Autostrade vince il ricorso in Cassazione . Tutor riattivati
AGGIORNAMENTO AL 16 AGOSTO 2019. La Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza d’appello dando ragione alla società Autostrade. Le riattivazione dei Tutor sono già partite in tutta Italia. A giorni il sistema tornerà al funzionamento a pieno regime.
Sotto il testo del precedente articolo, relativo a una prima riattivazione con nuovo sistema, operata nel luglio 2018
Il nuovo sistema Tutor, tecnicamente chiamato SICVe-PM è pronto per l’accensione sulle prime tratte. Si comincia il 25 luglio, quindi gradualmente si riattiveranno le altre porte. Dietro c’è un rinnovato software di gestione, che ha una logica profondamente diversa. Ma non manca chi sostiene che non si sia usciti del tutto dal precedente problema di violazione di brevetti. Materia per tribunali; nel frattempo i controlli ripartono
Mercoledì 25 luglio Autostrade per l’Italia e Polizia Stradale inizieranno la riattivazione graduale del Tutor, il sistema di misurazione della velocità media su determinate tratte delimitate da porte dotate di telecamere in ingresso e in uscita.
Ricorderete che il precedente sistema, denominato SICVe, era stato spento per ordine del Tribunale d’Appello di Roma circa due mesi fa, in ragione della violazione del brevetto industriale della società Craft Srl (QUI il nostro ultimo articolo a riguardo).
La Società Autostrade per l’Italia non ci sta e ricorre in Cassazione. Nel frattempo rilancia con il nuovo sistema SICVe-PM, dove PM sta per “plateMatching”: corrispondenza delle targhe.
In pratica l’infrastruttura hardware del sistema ora poggerà su un nuovo software, che si annuncia assai più preciso. La chiave è nel fatto che il precedente SICVe leggeva tutte le targhe, con un grosso sforzo di elaborazione. E -sembra- aveva un algoritmo che falliva a volte nella individuazione dei caratteri, quando il fotogramma di lettura non era perfetto.
Il nuovo SICVe-PM punta piuttosto alla compatibilità statistica delle immagini delle targhe, basata sul raggruppamento delle lettere in gruppi omogenei per forma. E sottoporrà all’esame dell’operatore solo le targhe che sono passate in un range temporale compatibile con il superamento della velocità media massima possibile sul tratto sotto controllo. A quel punto starà all’operatore di Polizia controllare la targa e accertare l’identità del trasgressore.
Sembra che il nuovo SICVe-PM riesca a leggere il 70% delle targhe dei trasgressori che il precedente sistema non riusciva a processare; ma non sappiamo questi quanti fossero.
Dunque si ricomincia con l’attivazione su alcune tratte. L’aggiornamento del 26 luglio 2018 indica queste localizzazioni
- Reggio Emilia-Campegine e Campegine-Parma
- Albisola-Celle Ligure e Celle Ligure-Albisola
- Valle del Rubicone-Cesena
- Faenza-Forli’
- Cesena-Valle del Rubicone
- Valle del Rubicone-Rimini nord
- Firenzuola-Badia e Badia-Fiorenzuola
- All. Dir. Roma nord-Ponzano Romano
- Ponzano Romano-Magliano Sabina
- Magliano Sabina-Orte
- San Vittore-Cassino
- Cassino-Pontecorvo
- Colleferro-Valmontone
- All. Dir. Roma sud-Colleferro
- San Vittore-Caianello
- Baiano-Avellino ovest
- Avellino ovest-Baiano
- Sarno-Palma Campania
- Allacciamento A1/A30-Nola
Dunque riattivazione progressiva della precedente rete di porte. A meno di nuovi problemi legati al brevetto. Qualcuno sostiene infatti che la nuova versione del software faccia ancora riferimento a un brevetto della Craft Srl. La querelle sembra destinata a proseguire.
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