I portali delle case motociclistiche con i manuali d’officina
In gergo si chiamano portali RMI. Li hanno tutte le case motociclistiche, e sono siti Internet attraverso i quali è possibile consultare manuali d’officina, schemi elettrici, tempari di lavorazione, cataloghi dei ricambi
RMI, come “Repair and Maintainance Information”. Informazioni per la riparazione e la manutenzione. Oggi sono disponibili per la consultazione online, a tariffe non troppo esose, che variano da costruttore a costruttore.
Merito dell’Unione Europea, che con il Regolamento 168/2013 ha imposto alle aziende motociclistiche di rendere disponibili alcune informazioni, tradizionalmente riservate alle officine autorizzate. E l’UE ha specificato anche quali sono gli operatori del settore indipendenti che possono attingere a tali database. Vi rientrano le officine non autorizzate, ma anche produttori o distributori di equipaggiamenti per la riparazione dei veicoli, di attrezzi o componenti di ricambio, editori che pubblicano informazioni tecniche, club automobilistici, gli operatori del soccorso stradale, i tecnici che visionano e collaudano veicoli, le società che fanno formazione per installatori, i produttori e riparatori di equipaggiamenti per i veicoli a combustibili alternativi.
Dunque, i portali RMI non debbono necessariamente essere aperti e consultabili per i privati. E sono diverse le case che fra le condizioni per la registrazione e la consultazione delle informazioni pubblicate nel loro sito, mettono come obbligatoria la necessità di inserire i dati di un’attività professionale nel settore automotive. Non tutte però. Non mancano infatti i portali aperti anche ai privati.
Un fatto positivo, perché si tratta di informazioni di vitale importanza, anche per l’appassionato che ama curarsi in proprio la manutenzione della moto. I portali RMI offrono infatti schemi elettrici, procedure di smontaggio e rimontaggio, coppie di serraggio, istruzioni per le fasature, e giochi dei sistemi meccanici.
Il costo di consultazione, come detto, varia da costruttore a costruttore. La Honda, ad esempio, per un’ora di accesso pretende 10 euro, che divengono 20 per una giornata e 985 per un anno. La Suzuki per 60 minuti nel sito chiede 5 euro e la Yamaha 3. Ma se un anno di consultazione con la Suzuki costa 480 euro, per la Yamaha si sale addirittura a 1800.
Ricordate comunque che si parla sempre di consultazione. Le informazioni restano di proprietà della casa produttrice, che si limita a renderle disponibili per il periodo di tempo acquistato; ma non ne consente il download.
Di seguito i link con i siti delle principali case.
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