Franco Morbidelli è campione del mondo Moto2!
Franco Morbidelli ce l’ha fatta: è campione del mondo Moto2 con una gara d’anticipo.
Arrivato a Sepang con 29 punti di vantaggio su Thomas Luthi, ha conquistato matematicamente il titolo ancor prima del via, al momento in cui lo svizzero è stato dichiarato non idoneo a correre per l’incidente subito ieri in prova.
Oggi Franco ha fatto un terzo posto, in una giornata dominata dall’emozione, ma durante l’anno è stato un rullo compressore. A cominciare dalla prima gara in Qatar, dominata con pole, vittoria e giro veloce. Da allora è sempre stato in testa a questo mondiale, dominandolo.
Tre vittorie nelle prime tre gare, un record battuto solo da Daijiro Kato, che vinse le prime quattro gare in 250 nel 2001. Poi la caduta in Spagna, quando era in testa, e di nuovo una vittoria in Francia.
Che Morbidelli fosse il principale candidato al titolo 2017 lo si era capito però già lo scorso anno quando, dopo un modesto avvio di stagione, aveva conquistato 8 podi su 11 gare.
Così nel 2017, perlomeno fino a ora, ha vinto 8 volte, e altre 3 volte è finito sul podio. 6 volte è partito in pole position, e ha segnato 7 giri veloci. Un ruolo di marcia incredibile, nella solitamente combattutissima Moto2. L’unico ad aver vinto 8 volte nella stessa stagione era stato fino a oggi Johann Zarco, nel 2015. 9 volte vinse invece Marc Marquez nel 2012.
Franco rientra anche nella ristretta lista di 5 piloti che, da quando è stata istituita la Moto2, nel 2010, hanno guidato le gare per più di 200 giri.
22 anni (è nato il 4 dicembre 1994), nato a Roma e residente a Tavullia, Franco è un italobrasiliano con doppio passaporto. Un cittadino del mondo, come ama definirsi lui, madrelingua sia italiano che portoghese, capace di parlare anche un ottimo inglese. È un ingegnere mancato, e ha il rimpianto di non aver potuto continuare a studiare. Ma le moto sono state una sua libera scelta, alternativa allo studio.
Sarà felicissima oggi la mamma Cristina, brasiliana. Come sarà felicissimo lassù il padre di Franco, Livio Morbidelli, che fu vicecampione italiano della 50, e che fino al 2004 era proprietario di un’officina a Roma, in via Gino Capponi.
Poi Livio vendette, per trasferirsi con la famiglia a Pesaro, l’unico posto dove secondo lui il figlio poteva crescere bene motociclisticamente. Il primo a notare questo ragazzino velocissimo in Minimoto fu l’ex pilota e preparatore Guido Mancini, che già nel 2005, insieme al padre, fece provare una sua 125 al futuro campione mondiale.
Nel 2009 Morbidelli, a 15 anni, fa i primi assaggi agonistici nel CEV spagnolo, quindi nel 2011 eccolo nel Campionato Italiano Superstock 600, e in 4 gare dell’Europeo.
Il 2013 si apre in maniera orribile per Franco, con la morte improvvisa del padre. Poi lui corre e vince l’Europeo Superstock 600. Dal 2014 è stabilmente protagonista della Moto2. Nel primo anno ha chiuso 11°, nel 2015 è stato 10°, 4° per un solo punto nel 2016 e campione del mondo nel 2017.
Nel frattempo era arrivato anche un altro incontro fondamentale per la carriera di Franco. Quello con Valentino Rossi, che oggi ha festeggiato con lui questo suo primo titolo iridato. A portare Franco alla cava a suo tempo ci aveva pensato Graziano, poi è arrivato l’ingresso vero e proprio nella VR46 Academy.
Per Franco Morbidelli manca ancora una gara in Moto2, la passerella conclusiva di Valencia, dove arriverà da Campione del Mondo. Poi volterà pagina e inizierà la nuova avventura in MotoGP. Sempre con il team Estrella 0,0 Marc VDS, che lo ha confermato per due anni, con un’opzione anche per il 2020.



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