E Motocarbonara fu, a Monte Livata

C’era una volta la Motocarbonara, un evento tornato a vivere sotto le insegne di Motoskills.it e del mensile In Moto. Da Roma a Monte Livata, passando per il Lago del Turano. Tutto per mangiare una carbonara d’asporto all’aperto. Una buona scusa per fare belle strade insieme a un gruppo di vecchi e nuovi amici motociclisti. E il mese prossimo si replica a…
Per le foto un grazie a Giada, a Maurizio (@lollo) e ad Andrea Padovani

C’è un detto sbagliato. Sabato 27 giugno alle 9 siamo arrivati al Monte Carlo Caffè di via Tiburtina a Roma per il nostro giro, e abbiamo trovato chiuso! Abbiamo sorriso chiedendo un applauso ironico per la nostra perfetta organizzazione, ma dentro di noi abbiamo pensato che se il buongiorno si vedeva dal mattino… non sarebbe stata una buona giornata.

Tra l’altro io, appena arrivato sono andato a presentarmi al gruppo sbagliato. Quello più nutrito, che mi ha prontamente informato che i miei erano i 3 che se ne stavano in un angoletto da soli.

Invece poi hanno iniziato ad arrivare le moto. E si è costituito un gran bel gruppo, con molte facce nuove.

Primi accenni del “Multistrangola Show” – dovete conoscerlo per capire di che si tratta – e si parte. Primo tratto noioso in autostrada. C’è traffico, ma noi faremo strade poco amate dalla massa dei vacanzieri attirati fuori casa dal ponte tutto romano di lunedì 29 giugno (SS Pietro e Paolo).

Al solito bar di Vicovaro troviamo un altro gruppetto ad attenderci. Ci aprono un parcheggio riservato, rapido briefing e si parte. Subito la strada per Orvinio, che ci fa piombare nella natura, nei prati verdi, le colline, ogni tanto un tratto boscoso. Il gruppo scorre tranquillo, ognuno per la sua strada, ognuno al suo ritmo.

Ognuno che suona la sua musica con la propria moto.

Io con la scusa che faccio le foto e i video, mi prendo la libertà di scorrere lungo il gruppo, e mi ci scappa qualche allungatina con la BMW R1250R. Che motore questo boxerone cattivo! E come frulla alto. Giada seduta dietro mi snocciola parolacce nel casco, mentre cerca di tenere in mano il braccetto che usa per riprendere i video.

Passiamo Orvinio, dove Massimo era fermo ad attenderci. Mi ha scritto su WhatsApp, ma il telefono era devoluto a foto e video e… ho letto solo alla sera il suo messaggio, una volta rientrato a casa. A un certo punto il bivio per Castel di Tora. La strada sale ripida, e iniziano gli splendidi scollinamenti violenti nel bosco. Fino a quando ci affacciamo sul Lago del Turano. Il balcone, la classica foto.

Il piacere è vedere tutti insieme a chiacchierare. Vecchi e nuovi. La moto unisce. Customisti con sportivi e fuoristradisti. Ma che bello!

Si riparte. Abbiamo tempi stretti. Accorciamo il giro, saltando Jenne e la mitica via dei Monasteri. Arrivamo a Monte Livata con mezz’ora di ritardo. Multistrangola ha prenotato carbonare per tutti. Requisisce un paio di tavoli e scatta il cazzeggio. È stato qui che Andrea Padovani, il direttore di In Moto, folgorato dalla carbonara (immaginate un veronese trapiantato prima a Milano, Pavia e ora a Roma) sembra abbia deciso di aumentare a 3 le pagine dedicate a questa uscita sul prossimo numero della rivista. Ma in una si dovrà obbligatoriamente parlare solo della carbonara!

Si scherza, l’atmosfera è rilassata. Ci si conosce, si chiacchiera a ruota libera, anche se siamo un gruppo eterogeneo, che va da Ruben e Serena, in tenuta un po’ da spiaggia e simpaticamente su Guzzi V75, a Mirko in tuta di pelle e saponette consumate con una fiammante Panigale V4S. In mezzo Giorgia, con una BMW F800R e tanta voglia di provare la pista, @lukethebike con il suo “coso” (Honda X-ADV), un sacco di Multistrada vecchie e nuove, un sacco di Africa Twin, un altro Luca e suo figlio Ruslan con una Yamaha FZ750 del 1985 che sembrava nuova, @roxxana con l’immarcescibile Suzuki TU250, Maurizio con la Le Mans I uscita dal salotto di casa. Maurizio e la sua GS 1150, che ormai molti anni fa mi ha portato fuori da un bosco dove mi ero perso con una moto…stradale. E poi, una splendida Ducati 748, e il mio amico fraterno Marco Tamantini, con la sua Ducati Paso 750. Ancora, la Cigolla Family, e la simpaticissima Papalla con la sua Kawasaki Vulcan. Vogliamo continuare? Luigi tornato in moto dopo lunga astinenza con la Suzuki V-Strom 650. E su una V-Strom c’era anche il redattore di In Moto William Toscani. E Gaetano, con la sua Yamaha XT 600 perfettamente restaurata. Un capolavoro!

Chi ho dimenticato? Sicuramente tanti. Però ci sono i premi per quelli venuti più da lontano: Mirco (@MT) dai lidi ravennati, Fratazio da Monte Scudo, vicino Rimini, la Cigolla Family da San Giovanni Val D’Arno, Micheleaputenza che non scrive mai, non telefona e non avvisa, ma poi si presenta sempre da Follonica, partendo la mattina all’alba e rientrando in giornata.

Arriva il momento di ripartire. Molti se ne vanno per la strada più breve. Io opto per il giro più lungo: Jenne, la via dei Monasteri, e poi un po’ di stradine belle e poco dritte da Subiaco, per tornare a casa senza annoiarsi per neanche un chilometro. È un attimo e mi ritrovo 10 moto dietro di gente che non ne vuol sapere di tornare a casa.

Cosi vi volevamo!

Alla sera, appoggiato sul divano, il telefono squilla continuamente, con i messaggi di saluti da parte di molti partecipanti. Abbiamo la sensazione che sia andata bene. Grazie al Pado e al collega William Toscani, che oggi sono stati con noi. Ma grazie anche e soprattutto a @multistrangola, che quando si tratta di disegnare percorsi e portare in giro qualche decina di moto (credo abbia un record a oltre 200 moto messe insieme per un raduno nazionale) è imbattibile.

Ora stiamo per annunciare l’evento del prossimo mese. Dateci qualche giorno ancora: non sarà facile trovare un bar chiuso per l’appuntamento.

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