Comunque è una moto!
@stefano-gr ha partecipato al Niken Tour della Yamaha, a Rieti. Una localizzazione felice, perché per la prova è stato portato sul Monte Terminillo, una strada usata per celebri gare in salita. Alla fine il giudizio di Stefano è quello scritto nel titolo d’apertura: la Niken è una vera moto, e dà delle emozioni forti. Provatela!
Un test completo, quello che Stefano.gr ha pubblicato sul Forum di Netbikers. Perché ha avuto modo di fare parecchi chilometri con la Yamaha Niken, e di studiarla bene anche da fermo. Lui, che nella vita gestisce un’officina auto, e ha una enorme passione.
Quello che lo ha colpito di più è il margine di sicurezza percepita, garantito dalla Niken, che soprattutto nella discesa del Terminillo ha consentito al gruppo di tenere un passo che Stefano ammette non sarebbe stato in grado di fare con la sua Fazer 8.
Il nostro amico non ha mancato di aggiungere qualche nota di demerito. Ma alla fine, scrive: provatela!
Leggete il suo test sul Forum di Netbikers. Basta scorrere in basso questa pagina. E dite la vostra!
- Questo topic ha 18 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 5 anni, 1 mese fa da
zio franco.
- AutorePost
- domenica, 29 Luglio, 2018 alle 18:52 #10194
Stefano.gr
PartecipanteDomenica 22 Luglio ho partecipato al Niken Tour che si è svolto a Rieti, ottima ambientazione dove provare questa tre ruote!!! Direi che la Yamaha ha organizzato nel migliore dei modi questa presentazione, il test è stato preceduto da un briefing dove è stata presentata la moto nei dettagli e nel contempo è stato possibile fare domande anche molto tecniche, complimenti allo staff Yamaha, persone davvero molto preparate.
Dopo l’accurato briefing, partiamo alla volta del Terminillo, teatro ideale dove provare questa moto. La salita del Terminillo è stata in parte asfaltata di recente, quindi gran parte del tragitto è in ottime condizioni, coniuga curve ad ampio raggio ma anche tornanti, intervallati da qualche bel rettilineo, insomma un bel banco di prova per qualsiasi moto e non, considerando che proprio il tratto che abbiamo percorso noi è oggetto della cronoscalata Rieti – Terminillo.
Eccola qui, la Niken, la più bistrattata, derisa e snobbata delle moto. Eppure è una moto, in tutto e per tutto, a cominciare dal piacere di guida, passando per le doti dinamiche e la sicurezza che offre in tutte le condizioni di guida, qualità che si enfatizzano con asfalto in perfette condizioni, permettendo rapidamente di arrivare a strusciare le pedane in tutta sicurezza.
Chi mi conosce sa che non sono uno smanettone, mi piace andare ad un buon ritmo , può capitare la giornata particolare e magari mi faccio quei 15 km con un ritmo molto sostenuto (per i miei limiti) ma poi rientro al mio passo e mi godo la giornata in moto.
Questa moto, una volta che ci si è presa confidenza – e ci vuole davvero poco tempo – ti permette di andare a ritmi elevati con minor impegno, è veloce e stabile al tempo stesso, ti permette di “pensare” quella traiettoria e di farla senza timori reverenziali. E ci si ritrova ad andare con un passo spedito, ma sempre padroni della situazione. Insomma, c’è margine per operare delle correzioni a moto già inserita e parecchio piegata, ho fatto delle cose che con la mia non avrei mai fatto, magari fosse anche solo per un limite psicologico, dovuto alla paura dell’anteriore che prende sotto.
La moto, appena prendi contatto salito in sella, dà la sensazione di essere ingombrante e goffa. Eppure basta la prima dentro, pochi metri e questa sensazione sparisce, insieme ai suoi 260 Kg. Diciamo che il peso si avverte nelle manovre da fermo, ma per il resto è cosi ben bilanciata da mascherare totalmente la massa notevole. Considerando che io ho provato la moto con passeggera, non ho percepito minimamente difficoltà neanche sui destra/sinistra, lecito aspettarselo da un bisonte del genere.
A bassissima velocità (10 km/h), una sensazione strana che però sparisce immediatamente appena si accelera, si sente la moto leggermente ballerina sull’anteriore, non so se è dovuto al cannotto di sterzo molto chiuso (20°) o alla relativa avancorsa molto piccola ( 74 mm ) o alle gomme anteriori da 15 pollici, comunque basta davvero un filo di gas e sparisce tutto.
Il motore è quello della MT-09 e lo conosco, qui in questa configurazione sembra aver perso un pelo di consistenza ai medi, in alto la potenza c’è, però sembra un tantino pigro rispetto alla MT-09, Probabilmente questa mia percezione è dovuta al fatto che la MT-09 l’ho sempre provata da solo e questa in coppia. Ci ballano 70 Kg in più di moto e 50 Kg di passeggera. Il tester Yamaha che apriva, ha progressivamente aumentato il ritmo sulla salita, il gruppo si è sgranato e siamo rimasti in 5 davanti e 4 sono rimasti indietro con quello che chiudeva la fila.
Di quei cinque io ero l’ultimo, una condizione ideale per “giocare” con la moto senza avere il timore di disturbare chi è dietro di te con traiettorie improbabili o frenate assassine.
Ecco, se vogliamo il capitolo freni (insieme al confort del passeggero) è l’unica vera cosa che migliorerei su questa moto. Troppo poco aggressivi, mancano di mordente e bisogna andarci pesanti per ottenere decelerazioni importanti. Peccato perché la moto invoglia a frenare forte, non si percepisce il trasferimento di carico sull’avantreno, anche con una frenata violenta con passeggera completamente schiacciata sulla mia schiena, la sensazione è che la forcella si sia compressa quasi di un nonnulla. Magari vista da fuori non è cosi, però in sella ci si sente sempre in assetto neutro. L’ABS è di ultima generazione, con una modulazione di intervento rapidissima, quasi da non far percepire il suo ingresso. Con tutto quel grip li davanti e con i freni non troppo aggressivi, sull’asciutto per farlo entrare ho dovuto attaccarmi alla leva come se non ci fosse un domani.
Raggiungiamo la vetta del Terminillo, inversione di marcia e giù nuovamente, senza neanche fermarci un’attimo. In discesa un’altra piacevole scoperta, assetto fantastico, rimane una confidenza da riferimento, si va giù forti, sicuramente più forte di come sarei andato con la mia Fazer 8. Mentre il ritmo che abbiamo tenuto in salita era comunque alla mia portata se avessi avuto la mia moto, in discesa decisamente non ci sarebbe stata partita in una ipotetica gara con me stesso.
Non significa molto, tuttavia in tutto il giro che abbiamo fatto, sia a salire che scendere, abbiamo superato un bel po’ di moto e siamo stati superati solo da una 1098 in discesa. Questa moto permette ritmi elevati e li permette per un periodo prolungato.
Tornato a Rieti, parcheggio la moto e comincio a vedere alcuni dettagli che prima del test mi erano sfuggiti. Osservo la targa (tedesca) e noto che è deformata, chiedo lumi al tester Yamaha che era con noi e mi dice che a forza di impennare, i vari giornalisti delle varie testate hanno finito più di una volta per toccare con la targa. Do un’occhiata alle pedane, i piolini mangiati come se ci fosse passata una spianatrice, addirittura anche la pedana del passeggero leggermente strusciata. Io in qualche curva ho toccato appena con la scarpa, e comunque la luce a terra anche in due è notevole, ma per ridurre in quella maniera quei piolini, ci devono essere andati veramente pesanti!!!
Capitolo passeggera, l’ha trovata stancante. Anche se lo spazio in sella è notevole , sicuramente superiore alla mia Fazer , la sella è risultata essere piuttosto dura (però la mia ha le selle in memory) e le pedane le ha trovate leggermente troppo avanzate , unito al fatto che piano non siamo mai andati, era molto stanca.
Io dico, provatela. Vincete quelli che sono i pregiudizi, è un mezzo divertentissimo, sicuro, prestazionale. E a chi dice che non è una moto, si può anche essere, ma cambia qualcosa?
- domenica, 29 Luglio, 2018 alle 19:54 #10202
Anto
ModeratoreSistemate le foto Stefano, ottima prova abbastanza chiara che rende l’idea, ma a occhio quanto più ingombrante di una normale moto è?
- domenica, 29 Luglio, 2018 alle 21:38 #10203
Stefano.gr
PartecipanteGrazie per le foto Antonio, uso pochissimo il forum è puntualmente ci litigo con questa piattaforma.
Quando si è alla guida,l’ingombro non è un problema, perlomeno nel contesto dove l’abbiamo utilizzata. La metti esattamente dove vuoi, nei numerosi sorpassi fatti alle autovetture non ho mai dovuto rinunciare per via degli ingombri, forse in un contesto urbano e più a bassa velocità, potrebbe avere qualche difficoltà in più. Ma credimi, la città non è proprio il territorio per la Niken, secondo me nel misto veloce esprime il suo potenziale.
- lunedì, 30 Luglio, 2018 alle 11:19 #10209
Mastic
Amministratore del forumBella prova Stefano! Rende bene l’idea.
Te l’ho rilanciata anche in home page. Ottimo!
🙂 - martedì, 31 Luglio, 2018 alle 15:37 #10212
calus
PartecipanteMa chi ha ala fine tutti questi pregiudizi?
E’un prodotto nuovo, caro, con i suoi pro e contro. Da valutare con attenzione
Bella prova, molto completa.
🙂 - giovedì, 2 Agosto, 2018 alle 01:36 #10217
Fuzz
PartecipantePosso?…secondo me questi treppiedi 🙂 sono inutili e controproducenti per la crescita motociclistica di ognuno.
Se per per la paura che l’anteriore prenda sotto, devo arrivare a desiderare un avantreno doppio…due possono essere le cause:
1) metto in atto delle manovre sbagliate
2) viaggio sempre sulla sabbia 🙂Capisco chi li costruisce, più staranno ritte ed andranno da sole e più intormentiti 🙂 metteranno in giro,
ma noi che ci lamentiamo che la cultura motociclistica sta scomparendo, non dovremmo abboccare.Provo a spiegarmi con un esempio:
da ragazzo, a forza di picchiare sui tasti, ad orecchio avevo imparato a suonare la tastiera…anche abbastanza bene,
poi su insistenza di più persone, sono andato a lezione da un professore…arrivai li convinto di sorprenderlo con la mia “bravura”,
questo, manco si scompose, mi fece subito mettere via lo strumento e per SEI mesi mi massacrò 🙂 facendomi studiare teoria e solfeggio!
Inutile dire che masticai amaro, ma quando mi rimise in mano lo strumento…trovavo note, che prima nemmeno mi sognavo.Secondo quello che sembra il vostro pensiero, invece di perdere tutto questo tempo,
era meglio comprarmi una di quelle tastiere con l’aggeggio che suona in automatico tutte le basi, giusto?Stefano, questo in generale 😉 nessuna cosa contro di te…poi con tutto ‘sto miele, un bastian contrario serviva.
Ps: prima che mi si dia del dinosauro, non sono contro gli ausili alla guida a prescindere,
lo sono quando diventano ( o viene fatto credere) sostituitivi…il giorno che moto e divertimento alla guida
non saranno più sullo stesso rigo, mi compro uno spiderino. - giovedì, 2 Agosto, 2018 alle 10:17 #10218
Mastic
Amministratore del forum@fuzz, tu hai sia ragione che torto.
Hai ragione se guardi a questo progetto con gli occhi del motociclista che sei. Anche io preferisco la mia anziana Tuono a quel coso. Ma noi andiamo in moto in un modo differente. Però ho visto le foto del Castellina Way, al ristorante, e sembra il congresso dell’INPS (me compreso, ovviamente). La domenica sui passi, sembra la gita del club dei pensionati. Ovunque.Se vuoi vedere dei “motociclisti” giovani devi andare da altre parti. Troverai degli scooteristi impallinati, che non girano più con un mezzo da pochi soldi, ma che mirano al top di gamma. Poi troverai degli ex scooteristi, che si sentono motociclisti con moto cosiddette intelligenti. Guarda i dati di mercato. A parte i giessisti, che sono una razza a sé, sono questi i segmenti che vendono; con qualche sporadica eccezione.
A questo punto per le case bisogna recuperare una categoria di motociclisti che salgano di cilindrata. E che si riavvicinino alle prestazioni di una moto vera. E il tentativo che stanno facendo le case, è proprio quello di creare nuovi prodotti che facciano “crescere” gli attuali ex-scooteristi divenuti motociclisti utilitaristi. La Honda NC750 ha venduto e molto. Ora questa gente che abbiamo attirato su una vera moto, facciamola diventare anche motociclista.
E allora, per restare in casa Honda, ecco la proposta CB1000R, una naked dall’aspetto rassicurante, ma con 142 cavalli. E se vedeste il video promozionale della Honda, vi rendereste conto che il claim potrebbe essere prestazioni elevate con discrezione e sicurezza. Io tra l’altro, non ho pubblicato quel video perché mi sembra eccessivo il richiamo alle prestazioni. Le situazioni di guida su strada -anche se sotto c’è la solita scritta che sono dei piloti professionisti- non mi sono sembrate consone agli standard attuali. E non l’ho pubblicato. Però è proprio il tentativo di recuperare nuove persone, nuovi motociclisti.In questo ci sta che la Niken possa essere vista ANCHE come un progetto rassicurante. Ma forse è solo un progetto diverso. E’ solo un qualcosa che stuzzica prima il bambino che è in noi, con un disegno che evoca un mezzo futurista da film di fantascienza piuttosto che un mezzo più sicuro perché ha la doppia ruota con sospensione a bilanciere. Poi, fare il cretino su fondi rovinati con quella sospensione anteriore può essere divertente. Lo dico dopo aver provato anni fa l’MP3. Ma né io né te compreremo mai la Niken. Ma qualcuno potrebbe sentirsi rassicurato e fare il grande passo.
Da ultimo un’annotazione. La Yamaha è partita dal progetto e dai brevetti della Brudeli, che di suo per me è una figata. Quindi, magari vedremo anche dei tre ruote di quel tipo. Anche perché la casa dei tre diapason ha dichiarato di voler lanciare una linea di diversi mezzi a tre ruote.
Io poi, mi sento sempre più un bambino nel parco giochi, e qualunque cosa mi dai mi diverte per quello che è. Quindi…
- giovedì, 2 Agosto, 2018 alle 12:02 #10223
zio franco
PartecipanteQuindi…
Quindi rimane
quel coso
Ingombrante,pesante,troppo rassicurante per cui se scendi e sali su una Motocicletta con gli stessi parametri ancora freschi nel cervello ti fai male
Insomma come dice Renzo,gli manca solo il tettuccio reclinabile ed è una spider,più rassicurante di quella !
Non mi convincerò mai, sono certo, l’idea di quando apro il garage o esco dal bar è quella del cavallo Mustang,agile,leggero,potente,filante
- giovedì, 2 Agosto, 2018 alle 14:11 #10229
Anto
ModeratoreIl bello di queste discussioni è che vediamo da una parte i tradizionalisti cioè coloro che rimangono fermi sulle proprie convinzioni e nulla farà cambiare loro idea e quelli aperti alle innovazioni pronti ad adeguarsi eventualmente alle novità, scambi di idee ed opinione che possono solo che fare del bene
- giovedì, 2 Agosto, 2018 alle 14:15 #10230
Mastic
Amministratore del forumE pensare che a settembre, per la gioia di @zio-franco e @fuzz, farò la prova della Can Am Spyder…
:-))) - giovedì, 2 Agosto, 2018 alle 14:24 #10232
Anto
ModeratoreIo personalmente sono aperto alle novità, mi piace l’innovazione anche se vedo la moto come il mezzo tradizionale inventato con 2 ruote che si regge in equilibrio grazie all’uomo e a una serie di circostanze fisiche, non avrei immaginato che potesse ricevere evoluzioni del genere nel giro di pochi decenni e sicuramente lo sviluppo di essa non si fermerà qui, anche questa capacità dell’uomo di studiare ingegnarsi e sviluppare ciò che lo trasporta deve essere un motivo per apprezzare questo genere di novità la vedo come una sorta di ricompensa della capacità della mente umana di inventare.
- giovedì, 2 Agosto, 2018 alle 15:45 #10233
viperello
PartecipanteMA che vi aspettavate, scusate, con tutta quella fuffa da gioco arcade con la quale inzeppano l’universo guidabile?
è chiaro che l’evoluzione prima o poi porterà alla levitazione magnetica e alle gare alle wipeout2087. - giovedì, 2 Agosto, 2018 alle 22:40 #10237
Fuzz
PartecipanteIl bello di queste discussioni è che vediamo da una parte i tradizionalisti cioè coloro che rimangono fermi sulle proprie convinzioni e nulla farà cambiare loro idea e quelli aperti alle innovazioni pronti ad adeguarsi eventualmente alle novità, scambi di idee ed opinione che possono solo che fare del bene
Ma non direi proprio, si tratta di chiamare le cose con il suo nome 😉
La MOTO fin dagli albori ha solo due ruote, telaio e motore. Poi ci sono le motocarrozzette i sidecar e gli altri veicoli.
Si può fregiare del nome degnamente, la prima Daimelr come la RCV di Marquez e tutto quello che ci sta in mezzo…e di evoluzione forse un qualcosa c’è.
Certo, poi c’è chi chiama “moto” anche lo scooter…ma li mi taccio 😉 e non infierisco.Del fatto che ‘sti cosi, possono far diventare motociclisti ad cazzum qualche scooterista, mi interessano giusto…tanto mica li vendo io,
aggiungeteci il fatto che parlando con alcuni di loro 🙂 mi viene l’occhio bovino ed il cervello mi va in folle, ed abbiamo chiuso il cerchio.Continuo a non vedere il motivo per un normodotato 😉 di non prendere un moto vera.
Nel mio piccolo, cerco di portare i ragazzi che mi capitano vicino ( ed ora sembra che ce ne sia un bel gruppetto 🙂 ) verso la riserva,
(visto le mode, ne avremo bisogno per non estinguerci) e di fargli innamorare dei Mustang, come ha ben detto Franco 😉 non dei Muli, asini e calessi vari.Non mi/ci avrete, felloni!
- venerdì, 3 Agosto, 2018 alle 06:40 #10238
Anto
ModeratorePerfettamente d’accordo ☺️
- venerdì, 3 Agosto, 2018 alle 19:27 #10257
Stefano.gr
PartecipantePosso? secondo me questi treppiedi sono inutili e controproducenti per la crescita motociclistica di ognuno.
Se per per la paura che l’anteriore prenda sotto, devo arrivare a desiderare un avantreno doppio…due possono essere le cause:
1) metto in atto delle manovre sbagliate
2) viaggio sempre sulla sabbia3) errore di valutazione della curva…
4) gasolio/sabbia/brecciolino/asfalto con voragini a scelta in curva…
5) animali che spuntano…
6) allargare repentinamente per evitare qualcuno che invade per poi richiudere…
7) cretino che si sta cambiando la ruota di scorta in curva….( successo personalmente , ero con Zel , diversi anni fa )e potrei continuare l’elenco per un bel po’.
Io penso che dare una musata in terra per una chiusura di anteriore , con relativa distruzione del mezzo , e magari anche qualche frattura se tutto va bene , non sia il massimo per il percorso formativo di un motociclista, se e di questo che stiamo parlando.
Questa moto non è pensata ne concepita per un pubblico di neofiti , non è il target al quale Yamaha ha puntato con questo modello e dopo averla provata , continuo a dire che è una moto perché si guida come una moto , si piega come una moto , da le stesse emozioni di una moto e il fatto che ci sono due ruote la davanti , dopo un po’ che si guida neanche ci si pensa più. Non va da sola , ci vuole la giusta malizia per farla andare forte , non ha il pilota automatico e se fai una cavolata , lei fa una cavolata !!
Usciranno dei motociclisti “ad cazzum” come dici tu ? Può essere che qualcuno abbandoni il T-Max e con tanto di casco Momo salga qua sopra pensando di fare sfracelli , ma in questo caso la colpa non è della Niken.
Quando parlavo di pregiudizi , mi riferivo proprio a questo “talebanesimo” della motocicletta. Non la vogliamo chiamare moto perché ha tre ruote ? Va bene , chiamiamola triciclo , apecar al contrario , o come volete voi , ma sempre un mezzo divertente e performante resta !!
La comprerei ? probabilmente no , ma non lo escluderei a priori, di certo non mi sentirei sminuito nella mia figura di “motociclista” nel portarla in giro.
- venerdì, 3 Agosto, 2018 alle 20:13 #10258
Fuzz
PartecipanteStefano, tolto il punto numero 1…nei restanti non serve un avantreno doppio 🙂
serve solo lo spazio necessario per manovrare…manovre che non devono essere pensate, altrimenti si fa notte,
ma devono essere radicate ed istintive.
Cosa che si ottiene con il tempo e voglia di imparare 😉 mi rendo conto di parlare strano,
ma come dice a ragione Riccardo, siamo dei sopravvissuti e siamo quello che siamo (brutte persone).Sono tornato da Parigi in questi giorni, li è pieno di treppiedi 🙂 tipo MP3 e vari,
forse in città, dove ci sono binari, tombini buche e trappole varie hanno un senso…
ma anche li mi viene da pensare che partiamo dal presupposto sbagliato,
in città i mezzi migliori che ho usato, sono: la metro, la RER ed il bus…sincronizzati ed in orario.
Un po’ come quando si dice che la Africa Twin è la moto perfetta da prendere
a causa dello stato in cui versano le nostre strade…mentre in un paese “normale”
dovrebbe essere la norma averle in condizioni dignitose…ma qui si sogna 🙂pice&llove
- venerdì, 3 Agosto, 2018 alle 21:15 #10259
Stefano.gr
PartecipanteSono D’accordo a metà con te , Renzo . -)
E chiaro che avere un’esperienza che ti permette di porre in atto una risposta fulminea senza neanche pensarci su , è importante e non potrà mai essere sostituita da niente , tuttavia a volte può non bastare. Le variabili sono tantissime , avere la possibilità di avere un appoggio in più potrebbe fare la differenza fra rimanere in piedi e finire in terra.
Per reagire davanti ad un imprevisto di quelli menzionati , come hai detto tu ci vuole lo spazio necessario , a volte può capitare che quello spazio non ci sia.
Ad esempio io trovo ottimo quel prototipo studiato da Bosch che utilizza un getto di gas ad alta pressione che permette all’anteriore di riprendere contatto con l’asfalto in caso di perdita , anche li può fare la differenza fra rimanere in piedi e mettere il culo per terra.
Che poi vogliamo ragionare sul fatto che non bisogna assolutamente pensare di fare la cazzata che tanto c’è il sistema Bosch che mi salva , al pari di entrare in curva sentendosi Marquez che tanto ho due ruote davanti , ecco questo sarebbe l’approccio peggiore a questo triciclo ed alla tecnologia volta ad aumentare la sicurezza attiva in generale.
Sono d’accordo con Franco quando dice che potrebbe creare una situazione di rischio salendo su una moto tradizionale dopo aver acquisito confidenza con quel mezzo ed i suoi limiti molto elevati.
Sul peso non ne farei una questione , pesa poco di più di un GS e poco meno di una Crosstourer e comunque alla guida il peso sparisce davvero , provare per credere.
- sabato, 4 Agosto, 2018 alle 17:55 #10261
Mastic
Amministratore del forumStefano, credo che il problema sia nei due modi diversi di intendere la moto che avete tu e Renzo. Conosco bene entrambi e, al netto dell’ironia che Renzo ha messo nel suo messaggio, capisco che per come lui vive la moto, l’idea del tre ruote per ora gli vada stretta. Dagli tempo, pensa che si è già comprato la multistrada e l’ha lasciata pure di serie!
Però, davvero, voi due andate in moto con filosofie e fini differtenti. Per questo sulla Niken vi capite poco. IMHO
- lunedì, 6 Agosto, 2018 alle 10:19 #10278
zio franco
PartecipanteNon la vogliamo chiamare moto perché ha tre ruote ? Va bene , chiamiamola triciclo , apecar al contrario , o come volete voi , ma sempre un mezzo divertente e performante resta !!
Esatto,è anzi sono dei mezzi utili e performanti,forse divertenti per la novità,forse sicuri
Ma non rientrano nei canoni della motocicletta e nemmeno di una spyder
Benvengano comunque,apprezzeremo maggiormente le moto dopo ! 😉
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