Bosch presenta il primo split screen connesso per moto

Si chiama split screen la possibilità di dividere uno schermo, ricavandone due aree dedicate a informazioni diverse. La Bosch presenta oggi il primo display motociclistico al mondo con tale funzionalità. Consente di affiancare ai parametri del viaggio e della moto la visualizzazione delle App dello smartphone, a partire dal navigatore. Pronte anche delle App dedicate. E sono diverse le case motociclistiche che si preparano ad adottarlo

La Bosch presenta un display TFT da 10,25 pollici con funzionalità di divisione schermo (split screen) liberamente programmabile. Si tratta di un equipaggiamento che potrà essere adottato con le opportune personalizzazioni da tutte le case motociclistiche.

La nuova strumentazione è in grado di visualizzare simultaneamente i dati relativi al veicolo e i contenuti delle app da uno smartphone, funzionalità finora riservata solo alle automobili. E un sondaggio condotto su 2.600 motociclisti ha evidenziato che 8 di noi su 10 apprezzerebbero questa funzione.

Bosch Split Screen

I nostri schermi in combinazione con smartphone mySPIN offrono una nuova esperienza di guida, più comoda e sicura per i motociclisti. Per noi questo è il passaggio successivo in termini di connettività per i motocicli” ha dichiarato Geoff Liersch, Presidente della divisione Two-Wheeler & Powersports di Bosch.

Il nuovo display TFT da 10,25 pollici debutterà quest’anno sulle moto BMW. Le nuove dimensioni consentono di vedere a colpo d’occhio tutte le informazioni importanti, senza distrarre il motociclista. Gli utenti decidono quali contenuti visualizzare sullo schermo, controllando il tutto tramite il blocchetto sul manubrio. I contenuti di un’app per smartphone, per esempio, vengono adattati automaticamente con mySPIN, per mostrare le informazioni rilevanti. La divisione dello schermo consente di continuare a visualizzare i dati fondamentali come la velocità e gli avvisi.

Secondo una sondaggio Bosch, quasi il 90% dei motociclisti utilizza lo smartphone per preparare o controllare i percorsi in viaggio. Un terzo di loro mette in grave pericolo la propria incolumità consultando lo smartphone anche durante la guida.

Disponibile nel segmento Powersports dal 2018 sui veicoli BRP, che includono per esempio i cosiddetti veicoli all-terrain o le moto d’acqua, mySPIN sarà integrato per la prima volta nel segmento motocicli. Ducati lo introdurrà anche con il nuovo display da 6,5 pollici di Bosch (senza però l’opzione di divisione schermo).

Bosch Split Screen

Vogliamo che i motociclisti possano accedere ai contenuti dello smartphone in modo facile e integrato quando sono alla guida della moto. Con la piattaforma mySPIN e l’Integrated Connectivity Cluster abbiamo trovato la soluzione migliore per realizzare questo obiettivo” ha affermato Vincenzo De Silvio, Research and Development Director in Ducati. Dal 2021, anche Kawasaki adotterà questa soluzione.

Il motociclista può accedere a una ricca offerta di servizi tramite varie App specifiche per la moto. Grazie a partner come Rever per scaricare, seguire e condividere percorsi interessanti con una community di motociclisti affini, Genius Maps e Sygic per individuare alberghi o ristoranti nelle vicinanze e Dash Radio1, una radio digitale gratuita di qualità premium, mySPIN offre un’esperienza di viaggio superiore. Il portfolio di App è in continua espansione a livello globale.

La Bosch è fornitore leader di sistemi di sicurezza per moto, e in questo contesto ritiene che la connettività tra moto e motociclista e l’area circostante svolgano un ruolo fondamentale. Un esempio è Help Connect. Il sistema di chiamata di emergenza connesso per le moto, che consente l’invio veloce e automatico di servizi di primo soccorso in caso di incidente.

A riguardo recentemente ho avuto modo di parlare con l’ingegner Stefano Chianese, System Product Manager Bosch Two-Wheeler & Powersports. E proprio relativamente all’e-call, mi ha detto che: “mentre nelle auto nuove è già d’obbligo, nelle moto non è ancora neanche normata, è un’area grigia. E c’è il problema dei falsi crash. Noi di Bosch abbiamo la nostra piattaforma inerziale e un algoritmo di crash detection. Si pensa di usare il comando dell’interfono per cancellare la chiamata d’emergenza nei casi in cui parte una chiamata per errore”.

Di strumentazioni mi sono occupato per In Moto, realizzando un’inchiesta che uscirà in edicola il 15 novembre prossimo, sul numero di dicembre della rivista. Ovviamente non posso anticipare qui i risultati del mio lavoro; vi dico però la traccia dalla quale sono partito: quanto sono complicate da usare le strumentazioni per moto, quanto sono ridondanti le informazioni che ci offrono e… qual è il loro potere distraente?

Perché il settore delle strumentazioni è importantissimo e ci ballano miliardi di euro di investimenti. Miliardi. Non a caso in Ducati mi hanno detto che: “La strumentazione è la cosa che più di tutto rimane sotto lo sguardo dell’utente, quindi oltre a essere funzionale deve avere una grafica accattivante. Per questo le nostre vengono sviluppate in collaborazione col Centro Stile che disegna le moto”.
Lasciamo uscire la rivista, poi magari ci torneremo su con ulteriori approfondimenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

venti − dodici =

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: