Auto a guida automatica e moto: in Olanda i primi test

Si parla molto di auto a guida automatica, e nei giorni scorsi l’Audi ha dichiarato di essere pronta a un salto importante, commercializzando con la nuova A8, la prima vettura di serie con il livello 3 di automazione. Il mondo motociclistico ha da tempo manifestato timori, anche perché i primi incidenti con le due ruote si sono già verificati. Ne è scaturita una sperimentazione in Olanda, di cui oggi sono disponibili i primi risultati

Era l’ottobre dello scorso anno, quando due associazioni di motociclisti olandesi (MAG NL e KNMV), insieme alla Federazione Europea delle Associazioni Motociclistiche (FEMA), scrivevano una lettera aperta all’RDW, l’Autorità olandese che rilascia le omologazioni dei veicoli.

La lettera, molto dura, chiedeva di ritirare l’autorizzazione alla circolazione europea di un particolare modello di auto (la Tesla), a seguito di alcuni documentati incidenti con motociclisti. Si trattava di sinistri realmente avvenuti o mancati.

La reazione dell’RDW fu positiva: l’Ente sposò convintamente l’idea che fosse necessario verificare con specifici test le reazioni delle auto a guida automatizzata alle possibili situazioni che si possono creare, quando si incontra una moto su strada.

È documentato, ad esempio, come la Google car sia rimasta bloccata, quando in un incrocio si è trovata di fronte una bici a scatto fisso, capace di restare ferma in souplesse, senza che il suo utilizzatore poggi il piede in terra. Una situazione inaspettata, che mandò in tilt i processori dell’auto.

Anche con le moto possono nascere problemi simili; perché il nostro comportamento nel traffico a volte può risultare imprevedibile agli occhi di un computer. Un caso pluricitato è quando una moto marcia fra due file di veicoli: l’auto autonoma la vede e mantiene una corretta distanza laterale, o rischia di avvicinarsi pericolosamente perché secondo lei non è previsto che un terzo veicolo viaggi parallelo fra due file?

Quasi un anno dopo, Robert Rood, il ricercatore RDW responsabile del progetto, ha incontrato le tre associazioni motociclistiche che avevano denunciato la mancanza di test, per presentare loro i primi risultati della sperimentazione condotta fino a oggi.
Negli ultimi sei mesi, abbiamo investigato su come riconoscere il traffico in maniera sicura, semplice e ripetibile; focalizzandoci sul riconoscimento dei motociclisti. E poiché non esiste un manichino in grado di guidare una moto, i test sono stati effettuati da un dipendente RDW”.

Le prove si sono focalizzate sui sistemi adattativi di controllo della velocità (Adaptative Cruise Control – ACC) e sui sistemi avanzati di frenata d’emergenza (Advanced Emergency Braking System – AEBS).

Relativamente ai sistemi di controllo della velocità, si è testata la risposta dell’auto quando un motociclista che la precede sulla stessa corsia di marcia viaggi a una velocità inferiore. In questo caso l’automobile ha regolato automaticamente la propria velocità, quando la moto è entrata nel suo campo di rilevamento di altri veicoli. E l’auto ha risposto in maniera appropriata anche quando la moto l’ha superata. E quando, successivamente, le ha rallentato davanti, rallentando a sua volta.

Ulteriori ricerche con altre marche e modelli di vetture verranno condotte nei prossimi mesi -ha detto Robert Rood-. Testeremo se, come e quando le auto dotate di ACC e di altri sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) reagiscono quando si avvicinano a una moto”.

La ricerca per ora è agli inizi, anche se l’RDW spera di poter presentare dei primi risultati entro la fine del 2017.

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I livelli di automazione classificati dal SAE International

 

Livello 0

Nessuna automazione

 

Livello 1 – assistenza al conducente

Presenza di un sistema automatizzato che mantiene la traiettoria corretta o, alternativamente, gestisce accelerazioni e decelerazioni, usando informazioni prese dall’ambiente esterno. Il conducente si preoccupa di tutti gli altri aspetti della guida

 

Livello 2 – automazione parziale

Presenza di uno o più sistemi automatizzati che mantengono la traiettoria corretta e gestiscono accelerazioni e decelerazioni, usando informazioni prese dall’ambiente esterno. Il conducente si preoccupa di tutti gli altri aspetti della guida

 

Livello 3 – automazione condizionale

L’automobile è in grado di compiere tutte le operazioni necessarie alla guida in maniera autonoma; ma è richiesta la presenza del conducente, che deve essere in grado di riprendere prontamente i comandi del veicolo qualora il veicolo richieda il suo intervento

 

Livello 4 – automazione elevata

L’automobile è in grado di compiere tutte le operazioni necessarie alla guida in maniera autonoma; anche nell’eventualità in cui il conducente non sia in grado di rispondere prontamente a una richiesta d’intervento da parte del veicolo

 

Livello 5 – automazione totale

L’automobile è in grado di compiere tutt le perazioni necessarie alla guida in maniera autonoma, su qualunque strada e con qualunque condizione ambientale che possa essere gestita anche da un guidatore umano.

Home Forum Chi ha paura delle auto a guida autonoma?

Visualizzazione 17 filoni di risposte
  • Autore
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    • #4051
      Mastic
      Amministratore del forum

      Questo dell’automazione delle automobili è un tema che mi ha preso molto. Per una rivista extrasettore nel marzo scorso ho fatto anche una corposa inchiesta, cercando di fare il punto e discernere fra gli annunci sensazionalistici dettati da esigenze di marketing e la realtà.
      Delle fughe in avanti però ci sono. I sistemi di livello 2 sono già presenti su tutte le vetture di alta gamma, e la Tesla si è spinta oltre, chiamando il suo sistema “Autopilot”.
      Ora sembra che l’Audi sia pronta al grande passo di commercializzare la prima vettura di Livello 3, quello che a oggi ha spaventato di più le aziende che stanno facendo ricerca. Perché, paradossalmente, è più facilmente realizzabile il livello 4 (che poggia su infrastrutture specifiche).
      I motociclisti sono spaventati. Ci sono già stati casi d’incidente. Il più noto è quello di una motociclista investita in autostrada nel Nord Europa. Ora l’RDW, l’Ente omologatore olandese, responsabile dell’omologazione della Tesla, ha effettuato i primi test pratici sul rapporto fra auto e moto.
      Poche notizie per ora, che vi ho riportato in un articolo, nel quale, in coda, ho inserito anche la classificazione dei 5 livelli di automazione.
      Lo trovate cliccando QUI

    • #4057
      zio franco
      Partecipante

      Chi ha paura delle auto a guida autonoma

      Non cambia molto rispetto al clima attuale in cui tutti fanno tutto escluso guidare,e quelli che lo fanno hanno preso la patente nel primo dopoguerra

      Si comunque tra tutte le innovazioni ed orizzonti tecnologici questo è quello che mi fa più paura,ma tanta tanta

    • #4065
      Anadin74
      Partecipante

      Mi pare che qualche tempo fa in una nazione del nord europa vietarono questo tipo di mezzi perchè uno di loro investi e feri gravemente una ragazza in sella alla sua moto.L’auto non la vide…

      • #4074
        Mastic
        Amministratore del forum

        Rimangono dei paesi nei quali non sono normati i test su strada delle auto senza conducente. L’Italia per esempio.
        Mentre ci sono protocolli specifici in Germania, in Francia e in Spagna. Negli Stati Uniti ce ne sono in California, visto che Google ha fatto forti pressioni a riguardo.
        L’incidente al quale fai riferimento è quello che scatenò l’azione dei motociclisti di cui ho parlato nel mio articolo, che ha portato oggi ai test dell’RDW sulla Tesla. Però qui non si parla di auto a guida automatizzata di livello 5. L’auto che investì la donna in moto sull’autostrada olandese, ferendola, era una Tesla, e siamo al livello 2 di automazione. E’ un’auto regolarmente omologata e in commercio. E lo stesso sistema lo hanno tutte le ammiraglie delle varie case. Il livello 2 è diffuso.
        gli unici (sto andando un po’ a memoria) che lo vietarono sono i cinesi. Perché hanno avuto un incidente mortale legato a una Tesla. Di quell’incidente quando me ne occupai non erano stati forniti dati, per cui la Tesla stessa non lo riconosce e a oggi è documentato un solo incidente mortale legato a quell’automobile e al suo sistema Autopilot.
        E’ utile specificare che, nonostante il nome possa trarre in inganno, la Tesla sul manuale della vettura specifica chiaramente che non si tratta di un pilota automatico, che il conducente deve comunque essere attento e tenere le mani sul volante.

    • #4174
      Anadin74
      Partecipante

      Grazie Riccardo della risposta. 😉

    • #4237
      Mastic
      Amministratore del forum

      E negli States Daimler inizia i test di Truck Platooning (camion in carovana) sulle autostrade

      QUI l’articolo di Repubblica

    • #4262
      Anto
      Moderatore

      Per i camion la guida autonoma sembrerebbe un po più facile -almeno per viaggiare in colonna- dato che normalmente rispettano tutti la stessa velocità massima (con rare eccezioni inferiori) quindi se il compito dell’autista sia solo quello di controllare il mezzo o intervenire nei casi di emergenza a mantenere la distanza di sicurezza dal veicolo che precede e frenare in caso di emergenza quando essa si riduce è fattibile dato che già attualmente in commercio esistono automobili dotati di questi ausili.

      Il problema nasce se l’uomo deve intervenire in situazioni di pericolo imminente che non deve farsi trovare impreparato perchè viaggiare per tanti chilometri e non fare nulla significa farsi prendere dall’abbiocco assicurato.

    • #4837
      Mastic
      Amministratore del forum

      Ricevo da Nissan questo comunicato stampa, che vi riporto:

      Nissan ha portato sulle strade di Tokyo il prototipo con la tecnologia di guida completamente autonoma di ultima generazione, il cui lancio sul mercato è previsto per il 2020.

      Nissan Motor Corp. ha testato la nuova tecnologia ProPILOT su una berlina sportiva INFINITI Q50 opportunamente modificata. La tecnologia permette al veicolo di funzionare in maniera autonoma in città e in autostrada: il guidatore non deve far altro che selezionare una destinazione sul navigatore di bordo e lasciarsi trasportare fino all’arrivo.

      L’intelligenza artificiale del sistema utilizza i dati raccolti da 12 sonar, 12 telecamere, 9 radar a onde millimetriche, 6 scanner laser e una mappa ad alta definizione per analizzare in tempo reale scenari complessi e viaggiare fluidamente anche in condizioni impegnative, come gli incroci cittadini più trafficati.

      L’aggiornamento dell’hardware e del software permette inoltre di gestire senza difficoltà gli ostacoli sulla strada, che il veicolo supera con uno stile di guida “umano”, per un viaggio all’insegna del comfort.

      “L’ingegno è alla base di tutto ciò che facciamo in Nissan” ha dichiarato Takao Asami, Nissan Senior Vice President Research and Advanced Engeneering. “Il sistema ProPILOT di nuova generazione anticipa una tecnologia che sarà disponibile a partire dal 2020. La dimostrazione odierna è un altro esempio del nostro impegno per creare tecnologie di guida autonoma accessibili a tutti”.

      La prova su strada segue il lancio della nuova Nissan LEAF a zero emissioni, dotata del sistema avanzato di guida assistita ProPILOT, che mantiene l’auto al centro della corsia in autostrada. Sempre più modelli della gamma Nissan sono dotati del sistema ProPILOT, tra cui Nissan Serena, X-Trail, Rogue e nel 2018 anche il crossover Qashqai.

      Per quello che ne so io, al livello 5 di guida autonoma mancano ancora ben più che 3 anni; perché gli imprevisti, anche quando si è costruito un bel programma in grado di far marciare l’auto da sola, sono ancora tanti. Però la cosa è affascinante e le auto stanno realmente andando da sole. C’è anche un secondo video

    • #4840
      zio franco
      Partecipante

      Sul raccordo anulare alle 8 di mattina lo straziano dopo meno di un minuto anche se guida meglio della maggioranza che circola abitualmente 🙁

      • #4842
        Mastic
        Amministratore del forum

        Ingenuo. Esiste la funzione fai tutto al contrario, che la rende idonea al traffico di Roma e di Napoli. Basta ricordarsi di infilare al contrario l’apposita chiavetta USB! 😀

    • #7289
      Mastic
      Amministratore del forum

      E ora c’è un secondo incidente fra auto a guida automatica e moto. E’ successo il 7 dicembre a San Francisco. E quello che spaventa è che si tratta proprio della tipologia di incidente che gli esperti avevano previsto: una cattiva interpretazione da parte dell’auto del comportamento del motociclista
      QUI l’articolo

    • #7298
      HighSide
      Partecipante

      Mah…in attesa che tutti i veicoli siano autonomi e sia VIETATO GUIDARE a parte ai veicoli di servizio autorizzati, direi che basterebbe dotare tutti i veicoli ed anche i pedoni di un dispositivo localizzatore con un protocollo unico di comunicazione. In questo modo tutti “sanno” dove sono e dove vanno gli altri nei dintorni.

    • #7664
      Mastic
      Amministratore del forum

      E così ora abbiamo una dichiarazione che è una bomba: i sistemi di assistenza alla guida, non quelli in fase di sperimentazione, ma quelli già presenti su tutte le auto del segmento premium, possono non vedere i motociclisti quando questi viaggiano sul bordo della corsia di marcia.
      Lo ha reso noto la FEMA con un comunicato, riprendendo il lavoro di sperimentazione portato avanti dall’ente omologatore olandese, RDW.

      Nel frattempo in Arizona un’auto di Uber ha investito e ucciso un pedone. Forse dobbiamo iniziare a essere preoccupati.

      QUI il mio articolo

    • #7665
      zio franco
      Partecipante

      Quindi stiamo nel mezzo e con i sensi accesi

      Siamo messi bene a considerazione… 🙁

      • #7666
        Mastic
        Amministratore del forum

        La cosa peggiore, Franco, è l’anarchia all’insegna della quale ci si sta muovendo.
        In America ci sono delle linee guida, molto liberali, ma qualcosa c’è.
        In Europa, a parte alcuni paesi (non l’Italia) che hanno aperto con proprie norme alla sperimentazione, per ora da parte comunitaria non abbiamo regole per i test nel traffico di questi veicoli.
        Quanto poi alle prove che fanno i costruttori sul rapporto dei loro veicoli guidati da computer con gli altri utenti della strada, non c’è niente. E visto che sono considerati segreti industriali, ogni costruttore sta ben attento a non far sapere che tipo di test fa e che risultati ottiene.

        Sarà ora che l’UE e l’ONU ci mettano bocca

    • #7704
      zio franco
      Partecipante

      Visto il video dell’incidente sembra che ci fosse poco da fare,forse d’istinto in quel secondo qualcuno avrebbe scartato di lato più che frenare,ma è stato troppo improvvisa l’apparizione

      Piuttosto a quello che si era letto questi sistemi dovevano vedere “prima” e meglio proprio i “pedestrian”,laddove l’occhio umano non arriva
      Un tecnico d’istinto ha commentato “era l’ora che succedesse ” e posso immaginare il perchè,nonostante il cinismo dell’esclamazione

    • #8903
      Mastic
      Amministratore del forum

      Due mesi dopo l’investimento tragico di Tempe, l’inchiesta interna di Uber sembra aver chiarito le cause. E la spiegazione non è per nulla tranquillizzante per noi.
      Il software che guidava la vettura avrebbe scelto di ignorare il pedone. Lo riporta il sito americano The Information.
      QUI il mio articolo

    • #8907
      Dolfy
      Partecipante

      Cazzarola, non bastano i mancatori seriali di precedenze, ora anche le auto a guida autonoma se ne sbattono altamente dei motociclanti, siamo proprio una categoria in via di estinzione.

      A quando l’apertura di appositi spazi chiusi per chi va in astinenza da guida di moto?

      Speriamo aumentino i circuiti e che le piste ciclabili diventino motociclabili.

      Poveri noi!

      Lamps

      Il Dolfy

      • #8908
        zio franco
        Partecipante

        Speriamo aumentino i circuiti e che le piste ciclabili diventino motociclabili.

        Questa Cristina domenica tra Merano e Bolzano,arriva fino a Verona per 250 km di sviluppo
        Se ci danno il via si fa anche la 24 ore 😉

        • #8910
          Mastic
          Amministratore del forum

          A me che vado anche in bici, se volevi farmi morire d’invidia con questa strepitosa pista ciclabile ci sei riuscito.
          Si potrebbe fare un concorso, tipo: trova la buca 🙁

          Invece qui siamo all’opposto. Ho una strada che voglio filmare, perché ha il record dei tombini e ogni volta che la faccio mi chiedo: ma quali e quanti lavori ci hanno fatto, con quale coordinamento? Ci sono tombini ovunque.

    • #8909
      Dolfy
      Partecipante

      Libidine, sono previste anche le curve???

      Praticamente un biliardo, due varianti e qualche via di fuga nel ghiaione…..

      Lamps

      Il Dolfy

    • #8947
      Bobpezzadoo
      Partecipante

      non ho letto tutto e mi scuso

      posso però portare una testimonianza diretta di un amico carissimo che è andato in canada a trovare suo cugino, che ha in gestione molte cave, nel pacchetto a lui riservato ci sono molti plus, uno lo ha potuto utilizzare questo mio amico, e cioè avere a disposizione in aeroporto una Tesla. Questo mio amico, si chiama Giorgio, una volta atterrato dopo un lungo volo si mette al volante della Tesla, il problema è che jet lag e volo senza dormire fanno si che si addormenta al volante, classica e pericolosa botta di sonno….. si è risvegliato nn sa dopo quanto, parcheggiato a bordo strada con le 4 frecce inserite… l’auto ha capito che si stava addormentando e ha preso il comando salvandolo da un incidente che nei migliori dei casi avrebbe interessato solo lui…

      senza prendere posizione, perchè non ne ho un’idea precisa, in questo caso la guida assistita è stata fondamentale

      • #8956
        Mastic
        Amministratore del forum

        Contributo interessante il tuo Bob.
        Personalmente sono sempre aperto alle innovazioni e ne sono affascinato. Che l’elettronica applicata ai veicoli possa essere un vantaggio anche e soprattutto in termini di sicurezza non c’è dubbio. Il problema è che l’implementazione di determinate dotazioni andrebbe gestita meglio, pensando anche ai possibili risvolti negativi.

        Mettere dei servizi di assistenza alla guida è un conto, spacciarli come sistemi di guida automatica è un altro. La Tesla è un’ottima vettura che sa fare tante cose da sola. A volte stupisce perché ne fa anche più di quelle che uno si aspetti. Però il sistema Autopilot, al di là del suo nome, non è un pilota automatico. E c’è sicuramente un caso di incidente mortale documentato, nel quale la vittima è stata una persona che ha lasciato l’auto andare da sola, senza tenere la sua attenzione sulla strada. Forse due vittime. La Mercedes ha un sistema per cui, se stacchi le mani dal volante, la guida assistita si disinserisce.
        Il mio ultimo articolo è relativo ai problemi nei quali si incorre con sperimentazioni troppo ardite su strada. Ma, al di là di questo, ogni volta che si implementa una tecnologia siamo noi quelli che devono imparare a usarla correttamente.
        Ricordo ancora quando sulla Smart fu implementato il sistema antisbandamento: la vulgata popolare era di andare dentro la curva senza troppi pensieri, tanto avrebbe fatto tutto la macchina. Così sui libretti è comparsa la scritta che le leggi della fisica non possono essere sovvertite con l’elettronica. Ma la colpa era nostra di utilizzatori, non dell’elettronica

    • #13438
      Mastic
      Amministratore del forum

      Intanto su Repubblica c’è l’annuncio di Google, che a breve inizierà a modificare auto normali per installare sistemi di guida automatica. Si parte dal livello 4, quello più semplice nel passaggio dall’attuale 2, perché prevede l’uso di strade appositamente attrezzate (contrariamente al 3 che è invece non legato a strade specifiche).

      L’incubo dei costruttori di auto probabilmente inizia a materializzarsi. L’incubo Foxconn.
      Foxconn è la società cinese che produce gli I-phone, e che li cede ad Apple per una cifra irrisoria. La marginalità è tutta di Apple, che al contrario l’I-phone se lo fa pagare carissimo. Le case automobilistiche da anni hanno il terrore che i giganti del software che lavorano sulla guida automatica creino uno scenario simile: l’auto diventa una scatola vuota e il vero valore sarà il software. Google sembra andare in quella direzione.

      Qui l’articolo di Repubblica

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