Auto a fari spenti: pericolo luci diurne

Esistono delle auto che con la strumentazione sempre illuminata traggono in inganno il conducente, facendogli credere di avere le luci accese. Una cosa molto pericolosa, che però oggi sarebbe stata superata dalle nuove norme d’omologazione

 

C’erano una volta le auto con gli interruttori per i fari e la spia verde sul cruscotto che si accendeva, insieme alla strumentazione, quando si attivava l’impianto d’illuminazione. Poi sui veicoli top di gamma sono arrivati i sensori crepuscolari, che attivano automaticamente le luci nelle gallerie e all’imbrunire.
Nel frattempo gli studi sulla sicurezza sono andati avanti, e si è scoperto che è meglio tenere le luci accese anche di giorno. Almeno fuori città, dove sono divenute obbligatorie, già da diversi anni. Di più: tali studi hanno scoperto che sono ancora più funzionali le luci diurne (Daytime Running Lights, DRL). Lampade specifiche non per vedere la strada al buio. Piuttosto per essere notati e per consentire a tutti i guidatori di valutare facilmente e rapidamente sia la distanza alla quale si trova il veicolo che scorgono, sia la velocità alla quale si avvicina. Perché la forma e il posizionamento delle luci diurne possono aiutare molto in questo senso.
Così siamo arrivati ad auto che hanno le luci diurne automaticamente accese e che -a volte- hanno anche i sensori crepuscolari per commutare sulle luci notturne. Ma non li hanno tutte le vetture. Inoltre, mentre su alcune sono automaticamente in funzione, su altre bisogna selezionare la modalità “auto”. Restano in circolazione però molti mezzi, datati ma onorevolissimi e molto ben funzionanti, che le luci le hanno solo in modalità manuale. E altri, in mezzo, che hanno le luci diurne automatiche e quelle notturne manuali.

Quei cruscotti che ingannano
Fin qui tutto chiaro e condivisibile. Con il nostro @zio-franco che ha aperto un specifica discussione sul Forum (la trovate scorrendo in coda a questo articolo), per segnalare alcune situazioni di pericolo di cui lui stesso è stato testimone.
Il problema sorge quando si va a vedere di quale tipo d’informazione disponga il guidatore. E qui scopriamo che alcune auto hanno il quadro strumenti sempre iluminato. A volte perché si tratta di un’unità completamente digitale. Ma non mancano le vetture che lo hanno illuminato comunque, anche in presenza di indici analogici. Per una pura e semplice scelta del costruttore, che non si è posto il problema che così rischiava di confondere i guidatori del suo mezzo. E sembra -citiamo il Telegraph, che nel Regno Unito si è già occupato del problema- non manchino i casi di assenza della classica spia verde degli anabbaglianti!

Così, può capitare di essere alla guida, di avere il cruscotto acceso, e di avere solo le luci diurne anteriori in funzione. Quindi di essere potenzialmente invisibili da dietro; ad esempio in galleria. Ma, magari, anche nelle situazioni di luminosità che confonde, come quando si percorrono strade fittamente alberate, dove i raggi del sole si mescolano continuamente con l’ombra, creando con il movimento dell’auto un’alternanza di chiari e scuri che nasconde l’automobile.

Il caso peggiore è quando è acceso solo il cruscotto. Obietterete che almeno di notte il guidatore si renderà conto di essere invisibile. Ma non è così, come succede nel caso di strade illuminate artificialmente. O di guidatori che seguono altre auto e sono particolarmente distratti.
Chi scrive, in passato, più volte si è reso conto di essere in marcia con le luci spente, mentre la strumentazione dell’auto, una Ford Fiesta di circa 10 anni fa, era perfettamente illuminata.

A riguardo abbiamo chiesto un parere all’ACI, che ci ha ribadito il suo impegno costante nel sollecitare “l’uniformità sulle auto dei dispositivi finalizzati all’incremento della sicurezza attiva e passiva. Soprattutto nel loro utilizzo, tali sistemi devono essere facilmente comprensibili e non generare confusione nel guidatore”. Aggiungendo una riflessione importante: “la conoscenza e la padronanza di queste tecnologie scongiurano inoltre il pericoloso fenomeno della overconfidence, che porta a supervalutare le capacità dell’elettronica nel correggere automaticamente gli sbagli e gli eccessi di chi è al volante. In attesa della vera guida autonoma, i sistemi tecnologici sono progettati e costruiti per supportare i conducenti, non per sostituirsi ad essi”.

Antonio Avenoso, direttore esecutivo dello European Transport Safety Council (ETSC) getta acqua sul fuoco: “La questione del ‘continuous panel illumiantion’ ci preoccupava molto prima dell’introduzione dei Daytime Running Lights. In seguito ai DRL i nostri esperti hanno ritenuto la situazione in gran parte risolta e la questione non è più una priorità per noi”.

Antonio Perlot, segretario generale dell’Associazione Europea dei Costruttori di Moto (ACEM) ci chiarisce meglio i contorni normativi: “Effettivamente, la situazione descritta nell’articolo è stata d’applicazione, con l’introduzione dei DRL. Inizialmente, il regolamento UN R48 prevedeva un periodo di transizione, durante il quale erano permesse diverse soluzioni, con i potenziali problemi da voi sollevati. In pratica, la UN R48 per le auto permetteva 3 possibilità.
La prima era uno switch automatico all’anabbagliante. La seconda prevedeva un funzionamento congiunto con le luci di posizioni anteriori e posteriori e con la luce d’illuminazione della targa; con almeno la luce di posizione posteriore attivata. La terza era un’informazione al conducente che l’anabbagliante / le luci di posizione non erano attivate
Ma per le nuove omologazioni di veicoli M1 (auto) a partire dal 31 luglio 2016, l’unica opzione rimanente è la prima, quella dell’autoswitch. È vero però che i veicoli rimangono presenti nel parco circolante per svariati anni”.

Una proposta per i veicoli già in circolazione
Dunque, il problema è definitivamente risolto per le nuove omologazioni, quelle che sono partite il 31 luglio 2016. Restano però in circolazione i veicoli precedenti, che potenzialmente possono restare su strada per altri 15/20 anni. Come fare?

L’unica è fare sensibilizzazione, sulle case e sugli utenti. Alle case chiederemo di avere una lista dei modelli di auto delle varie marche che pongono questo problema della strumentazione che si accende, ingannando il guidatore. Sarebbe bello che offrissero anche una modifica dell’impianto a prezzi calmierati. O che invitassero i proprietari di quei veicoli a switchare manualmente sulla posizione delle luci accese, prendendo l’abitudine di circolare sempre così.

Nel settore motociclistico, per la cronaca, si sono fatte le cose giuste al momento giusto. Già da molti anni, prima per un accordo volontario dei costruttori, poi per prescrizione d’omologazione, sono stati tolti gli interruttori per comandare l’accensione degli anabbaglianti. Le moto vendute in Europa hanno le luci sempre accese. Punto.

Home Forum Auto a fari spenti, il pericolo arriva dalle luci diurne

Visualizzazione 7 filoni di risposte
  • Autore
    Post
    • #2272
      zio franco
      Partecipante

      Ormai sta diffondendosi il terrore dei motociclisti,ma non solo,di questa novità relativa alle luci diurne accese obbligatoriamente fuori dai centri abitati

      Il problema non è solo legislativo,perchè come al solito fatta la legge trovato l’inganno. Le case infatti dotano le nuove auto di fari accesi fin dall’avviamento,la furbata sta nell’accendersi delle sole luci anteriori e del cruscotto,che da la falsa impressione di avere le luci accese in galleria ed in presenza di nebbia e scarsa illuminazione

      Il CDS continua a obbligare le luci accese un’ora prima del tramonto ed un’ora dopo l’alba,ma l’utente su quattro ruote,oltre a fregarsene per congenita convinzione che servano per vedere e non farsi vedere,ha la falsa convinzione di averle mentre posteriormente è completamente al buio,posizione targa compresi

      Alla segnalazione di avere i fanali spenti in galleria quasi sempre risponde con un vaffa o le dita a forma di carciofo per intendere “che diavolo vuoi ?”

      Allora sempre per complicare le cose semplici i casi sono due,o le case prevedono di accendere tutto all’avviamento come le nostre motociclette (eh si,l’esempio dovrebbe essere virtuoso ma…) o obbligare le luci ad accensione automatica,tanto per forza non si fa nemmeno l’aceto,in presenza del furbo di turno,che per risparmiare una lampadina all’anno viaggia a fari spenti nella notte

      Aspettiamo il morto ?

    • #2275
      Anto
      Moderatore

      La mia Skoda è impostata all’avviamento che siano accese anche le luci posteriori oltre alle DRL quindi il gruppo VAG ci ha già pensato.
      La stragrande maggioranza delle altre invece ha solo le normali diurne avanti e purtroppo capita di ritrovarseli davanti senza la coda segnalata. Il fatto è che ormai siamo schiavi delle comodità prima dell’avvento di questo discutibile sistema di segnalazione, era compito nostro accendere le luci quando serviva anche in pieno giorno in prossimità delle gallerie, c’è da dire anche che le stesse sono così potenti da ingannare il conducente facendogli credere che abbia già le luci accese. Spesso è anche ignoranza perché non sanno che bisogna accendere in ogni caso le luci dove prescritto.
      Per non parlare poi dei moderni quadri digitali sempre illuminati, essi anche ingannano perché danno la sensazione di avere le luci accese, non come il vecchio 127 che ti ritrovavi col quadro buio?

      In merito al primo rigo del mio post, io in concessionaria ho fatto disinserire l’accensione delle posteriori proprio perché ritengo inutile girare almeno con l’auto con luce targa e posizioni posteriori sempre accese PERÒ mi ricordo sempre di accendere tutto in galleria e di sera, ormai fa parte d’abitudine visto che ho fatto scuola con le tradizionali auto degli anni 80. (Ora mi becco gli insulti)

    • #2276
      Anto
      Moderatore

      Ah aggiungo anche che ultimamente io mi accorgo in galleria e di sera delle auto che ho davanti -nonostante abbiano tutto spento- dell’illuminazione del display dello smartphone tenuto ad altezza di lunotto posteriore ??????

    • #2277
      Mastic
      Amministratore del forum

      Gran bell’argomento!
      Avevo notato la cosa guidando un’auto dotata di tale dotazione, trovandomi a guidare a fari spenti in condizioni di scarsissima luce con il solo quadro strumenti acceso. Convinto di avere i fari accesi.
      Il problema è concreto, e le case automobilistiche debbono fare qualcosa.
      Iniziamo con il rilanciare questa discussione, ma me ne occuperò da giornalista

    • #2279
      Tiggy
      Partecipante

      La peugeot 208 è impostata per eaccendere le sole luci di posizioni all’avvio (ma è un’impostazione utente, non di default), ma io per abitudine accendo appendo entro in auto. Invece la Hyundai ix35 è più perfida: ha il sensore di luminosità, quindi nessun rischio di fari spenti in galleria, ma in situazioni di luce – in cui sarebbe cmq dovuta l’accensione, es autostrada – rischio spesso di dimenticarmene! 🙁
      Cmq, la sciagura peggiore sono i ciclisti in galleria: nel tratto lungo lago di garda, lato Malcesine mi è capitato spesso di trovarne in galleria senza né luci né catarifrangenti.. in aggravente, io avevo pure gli occhiali da sole! 😛

    • #4587
      Mastic
      Amministratore del forum

      Ho un po’ indagato sull’argomento.
      Ho scritto un testo per Il Centauro, la rivista dell’Asaps, pubblicato sul numero di ottobre. Poi, con quel testo, ho chiesto un parere in giro.
      E ho tirato fuori un articolo che trovate QUI.

      Il problema sembrerebbe appartenere al passato. Perché i nuovi regolamenti d’omologazione hanno modificato le prescrizioni, come si legge nell’articolo. Ma ci sono i veicoli già venduti, che sono ancora in circolazione e ci resteranno per anni. Forse bisognerebbe fare qualcosa. Noi proponiamo una campagna di sensibilizzazione.

      Leggete l’articolo e dite la vostra!

    • #4595
      Anto
      Moderatore

      L’unica è fare sensibilizzazione, sulle case e sugli utenti.

      Già si investe poco per la sensibilizzazione sulla sicurezza basilare, figurati se le case automobilistiche si prenderebbero la briga di avvisare i loro acquirenti di commutare le luci accese. È un po difficile

      • #4611
        Mastic
        Amministratore del forum

        Non è propriamente così Anto…

    • #4597
      zio franco
      Partecipante

      Faccio sempre sensibilizzazione nelle gallerie della Variante di Valico,luogo perfetto per credere di avere le luci accese,vista l’illuminazione ambiente,ed essere completamente al buio posteriormente

      Di solito funziona così :

      “Ehi i fanali !”

      “ce l’ho accesi vedi !”

      “un cazzo che ce l’hai accesi,dietro sei al buio!”

      ” ah ecco ora va bene ?”

      “certo che va bene adesso deficiente,prima li accendevi i fari in galleria ? fallo anche adesso !”

      La quasi totalità di chi guida le automobili sono convinto che crede che i fanali servano per vedere piuttosto che per farsi vedere,lo si capisce anche adesso al tramonto quando molti viaggiano senza nemmeno le posizioni pur essendo il tramonto alle 18.30 e quindi l’obbligo di accensione un’ora prima cioè alle 17.30

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