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Parlavo 2 gg fa con un amico pugile di buon livello: “ti alleni?“, gli ho chiesto.
“Un po’ poco. Sai, con un bambino di quasi un anno, ancora non ho ritrovato l’equilibrio in casa per prendermi il tempo di allenarmi tutte le sere“.Che bella sintesi ha trovato Alessio. Perché anche io – come in parecchi qui dentro sanno – da poco più di un anno ho una nuova figlia. E anche io, come dice il mio amico, mica ho ritrovato quell’equilibrio familiare instabile che ti consente – pagando qualche pegno – di prenderti del tempo per le tue attività. E allora, mi alleno meno (a voi la cosa non interessa, ma a me si) e vado meno in moto. E poi scrivo pure meno su questo sito. Insomma, la figlia è arrivata come un terremoto a incasinarmi una vita che m’ero già incasinato di mio.
Riflettevo su questo in mattinata sotto l’ombrellone, in un raro momento di pausa fra bagni al mare, secchielli, palette, e camioncini ribaltabili da riempire di sabbia.
Pensavo che oggi è ferragosto. Una giornata che spesso ho passato con gli amici motociclisti, spesso raggiungendoli in moto. E ho pensato a voi, che magari oggi la moto l’avete usata. Ho pensato a quelli come me, che guardano il mare e fra un tanga e l’altro sentono nostalgia della moto. Ho pensato a quelli che invece oggi in moto ci vanno. E a quei fortunati che magari si sono programmati le vacanze su due ruote.Ho pensato a tutti noi, che abbiamo questa benedetta passione, così forte e coinvolgente. E ho pensato anche che il 23 prendo una Speed Triple 1200 RS per qualche giorno, e alla consorte ho preannunciato che farò qualche giretto :-P.
Ecco, insomma, sono questi i miei pensieri disordinati del ferragosto sotto l’ombrellone. Ora torno a giocare con paletta e secchiello.Nel frattempo, Buon Ferragosto motociclisti! 😀 😀 😀
Ma infatti io sto benissimo. @sec mi ha frainteso. Certo, la moto mi manca, ma continuo ad andarci eh.
Passeggiando sulla spiaggia ho notato un simpaticissimo gruppo di 45-50enni che vengono in spiaggia in comitiva. Sistemano una sorta di accampamento con ombrelloni, tavoli e sedie, quindi tirano fuori insalatiere di roba da mangiare e bottiglie su bottiglie.
Fanno un simpatico casino e mettono allegria; anche a me che il casino lo odio.
Il top è stato quando dei ragazzi si sono montati una rete da beach volley.
“Che possiamo fare 2 tiri?”
I ragazzi non sapevano in che guaio si stavano cacciando quando per gentilezza hanno accettato…
10 minuti dopo era iniziata la partita della squadra delle pippe, composta da 7 membri di varia età e peso, contro quella dei pipponi, composta mi sembra da 8 persone, ma il numero variava. Tutti felicemente alticci.
Difficilmente sono andati oltre la battuta (sbagliata). Quando il battitore c’azzeccava si vedevano però furiosi scambi, con la palla che non cadeva a terra semplicemente perché c’erano troppi giocatori che la urtavano correndo uno contro l’altro.
Loro non lo sanno, ma ci siamo divertiti da matti a vedere sto gruppo di storditi che ridevano e si compiacevano quando riuscivano a fare 2 passaggi senza perdere palla.
Ci dispiace per i ragazzi, che alla fine si sono buttati in mezzo.
Non so se hanno vinto le pippe o i pipponi, ma sospetto che il punteggio non fosse chiaro a nessuno.
Dopo comunque hanno brindato tutti.
Grazie per lo spettacolono non ti ho frainteso. Capisco che ti mancano certe abitudini…. ma hai altri piaceri.
Ed hai ragione: la chiave del divertimento resta sempre prendersi poco sul serio… per chi le cose le fa ed anche per il piacer di chi sta a guardare. Io pero’ mi sarei buttato ‘sul ring’…. 😀
Poi io mi diverto anche a lavorare. Anzi… adesso ti mando dall’ altra parte un estratto della mia guardia dell’ altro ieri…. 😀 😀
Beh, i miei figli ormai vanno fa soli🙂e dopo non so quanti anni, sono riuscito a convincere mia moglie a risalire in moto (la cosa, è riuscita perché 😉i figli, hanno lavorato di fino, ai fianchi la loro madre 🤭) per andare a fare il fine settimana del ferragosto, in Val di Fassa, siamo stati bene e spero di farne altri.
Oggi, preparo la Peppa pig😁per il giro in Basilicata con Marta…cosa puoi volere di più?!
Ora invece torno con un’annotazione di stampo sociologico, ben più seria.
Ho fatto una battuta da vecchio zozzone nel primo messaggio, in realtà ora mi faccio una domanda.
Quando ero ragazzo, non c’era una donna in spiaggia con il reggiseno. E c’era la moda del tanga, con un triangolino minimo davanti e un filino invisibile dietro. Al di là dei problemi di vista che mi porto dietro, oggi vado in spiaggia e le donne sono tutte vestitissime. Costumi abbastanza castigati e reggiseno. Persino i bambini sono tutti vestiti. E c’è gente che guarda male mia figlia che teniamo nuda. Gente che guarda male Giada che allatta.
Sono sempre stato un naturista, figlio di naturisti. In Croazia è cosa normale da sempre.
Mi chiedo, cosa abbiamo fatto per tornare al 1960? Cos’è questa ventata di moralismo d’accatto che vede bambine di 6-7 anni indicare mia figlia e dire: “guarda, quella bambina è senza costume!”.Può sembrare una domanda retorica la mia, ma non lo è. E non so neanche se questo fenomeno di cui parlo si inserisce in quello che molti di noi indicano come un ritorno al 1800, che si prospetta dopo il 25 settembre. E mi fermo qui, perché non vorrei parlare di politica, ma di un qualcosa che è palpabile nella nostra società.
Capo: cominci dicendo questo:
Ora invece torno con un’annotazione di stampo sociologico, ben più seria.
… e poi parli di tette e culi. 😀 😀 😀
Cumunque… saro’ strano…. ma (bimbi a parte per ovvi motivi) secondo me non c’e’ nulla di piu’ sexy di un bel corpo femminile nascosto da un costume da un pezzo. La sublime arte del nascondere ed ammiccare…. e’ un gioco, una partita a scacchi, un tesoro da scoprire….
dal 63 al 2000, ho avuto uno stabilimento balneare, il nudismo dei bambini era lo standard, mi ricordo che mio padre dopo il bagno faceva correre me e mio fratello senza costume per asciugarci.
nella mia zona il nudismo negli adulti non c’era ma i topless e tanga prima e perizoma poi era la norma.
mi pare che la provocazione si sia spostata negli abiti, rasentando spesso il volgare
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