Bosnia-Montenegro-Albania
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- Questo topic ha 14 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 7 mesi, 1 settimana fa da
Carota.
- AutorePost
- lunedì, 13 Febbraio, 2023 alle 15:59 #24925
Carota
PartecipanteBuonasera.
Con qualche amico si pensava di organizzare un viaggetto in occasione del ponte del 25 Aprile, in linea di massima l’itinerario è quello del titolo.
Partendo il 21 nel primissimo pomeriggio e sfruttando i traghetti per dormire, abbiamo tre giorni pieni per visitare i tre paesi.
Qualcuno li ha girati in moto?
Dritte e consigli? - lunedì, 13 Febbraio, 2023 alle 16:08 #24926
Mastic
Amministratore del forumInteressante. Stai chiedendo a uno che si chiama Matešić. Il mio cuore è in parte lì.
Con calma ti cerco un paio di articoli che ho fatto relativamente a miei viaggi in Albania, Montenegro e Croazia. Sono pubblicati su Dueruote (prima ero lì…)- martedì, 14 Febbraio, 2023 alle 14:35 #24930
ICE2000
Partecipantenon è il posto giusto è per questo chiedo scusa a carota.
magari apri post dedicato: ma la scelta di due ruote di lasciare edicole e in cosa hanno trasformato la buon anima di motonline?
- martedì, 14 Febbraio, 2023 alle 17:48 #24931
Mastic
Amministratore del forumPer quello che ne so, hanno ritirato fuori il nostro sito per farne un sito specializzato in e-commerce. Sono anche andato a vederlo. Il vecchio Forum mi sembra non sia più linkato da nessuna parte, ma è tuttora online e basta fare una ricerca con la vecchia URL per trovarlo. Questo però l’ho visto a gennaio. Poi non ci ho più guardato
Di più non so.
- lunedì, 13 Febbraio, 2023 alle 16:15 #24927
Carota
PartecipanteGrazie.
- martedì, 14 Febbraio, 2023 alle 17:51 #24932
Mastic
Amministratore del forumDunque.
Non mi sono molto accorto degli anni passati. Anche io mio, ehm, assetto familiare era differente all’epoca.
Comunque i viaggi sono qui.Albania e Montenegro (1a puntata): https://www.dueruote.it/itinerari/i-viaggi-dei-lettori/2011/01/20/albania-e-montenegro-prima-puntata.html
Albania e Montenegro (2a puntata): https://www.dueruote.it/itinerari/i-viaggi-dei-lettori/2011/01/27/albania-e-montenegro-l-epilogo.html
Spero possano essere utili, anche se datati
- mercoledì, 15 Febbraio, 2023 alle 23:37 #24948
zio franco
PartecipanteNe avevamo scritto anche io e Cristina qualche anno fa,proprio facendo il giro via terra Croazia Bosnia ma non saprei come ritrovarlo
Personalmente ci sono stato tante volte,prima e dopo la guerra che le ha divise
Non mi sono trovato bene, di più !Lasciati coinvolgere,lasciati stupire, vivi tra la gente del posto a partire dall’alloggio
Viaggia sulla costa ma non perderti l’interno vero,fidati e immagina quello che è stato…
Un viaggio nella storia,che somiglia tanto a quella dei nostri vecchiI nidi delle cicogne e quelli delle rondini,che “portano fortuna” mi stracciano ancora il cuore ed il cervello
Bellissimo
Occhio alla guida,attenzione sempre,alla strada,ai camion ed a tutto in generale,non guidano esattamente come nel nord europa - giovedì, 16 Febbraio, 2023 alle 13:30 #24949
Carota
PartecipanteGrazie ad entrambi.
Mi avete già dato molte info e conferme.L’itinerario di massima sarà:
Roma-Ancona-Spalato
Spalato-Mostar-Sarajevo
Sarajevo-Durdenica Tara-Monastero di Ostrog-Podgorica
Pogdorica-Scutari-???-Durazzo-Bari
Bari-Roma come ce la sentiamo.Tra Scutari e Durazzo dobbiamo ancora decidere che giro fare.
- martedì, 2 Maggio, 2023 alle 11:00 #25182
Carota
PartecipanteEd eccoci qua, a ruote ferme, il giro dei balcani è concluso.
Team di 4 persone, A (BMW GS1200), I (Honda X-ADV 750), J (Yamaha MT09) ed il sottoscritto (Ducati Scrambler 1100).
Viaggio molto bello, bei posti e strade che hanno accentuato lo spirito “adventure”.
Siamo stati abbastanza fortunati con il meteo, abbiamo trovato pioggia soltanto il 24 anche se incessante da mattino a sera.
Ecco un resoconto.
Appuntamento venerdì alle 14 area di servizio Salaria Est sulla A1 e via al trasferimento Roma-Ancona. Acquisto di panini e birre in un bar del porto di Ancona e imbarco per Spalato con compagnia di navigazione Croata; cabina piccolissima e bagno microscopico, cena e birre sul ponte.
Sabato mattina si sbarca a Spalato ed affamati andiamo alla ricerca di un posto dove fare colazione. Capiamo presto che in Croazia nei bar si beve ma non si mangia. Fortunatamente troviamo un forno che ci ha sfamati e poi via lungo la costa verso sud.
Temperatura perfetta, curve ben raccordate, asfalto buono, traffico scarso, mare bellissimo ed odore di pino. Tutti fattori che hanno contribuito a far lavorare alla perfezione gomme e sospensioni. Molti tratti a passo svelto, anche molto svelto, con un gusto che non provavo da tempo.
A Ploce deviamo verso Est per entrare in Bosnia; la dogana ci fa perdere qualche minuto che sfruttiamo per prenotare un appartamento per la sera, visto che la Croazia è l’unico tra i paesi che visiteremo a garantire la copertura di telefonia mobile con le tariffe in uso in Italia.
La strada è molto bella e panoramica, scarsamente trafficata, costeggia il fiume Narenta fino a Mostar.
Mostar, cittadina il cui ponte è diventato suo malgrado il simbolo della guerra dei balcani. Grazie a questa fama è ora diventata un posto molto commerciale ma comunque carico di tutto il fascino che queste tragiche circostanze hanno creato. Su alcuni muri sono ancora ben visibili i segni dei proiettili. Abbiamo pranzato su un terrazzo accanto al ponte, poi una passeggiata per acquistare un souvenir ed appare subito ben chiaro che di qui in avanti il motto sarà “only cash”.
Si risale in sella e si parte in direzione Sarajevo continuando a seguire il fiume Narenta fino ad arrivare al lago di Jablanica e poi proseguendo sulla statale fino alle porte della capitale.
Nell’ultimo tratto di strada l’X-ADV rimane indietro, accusando un consumo repentino della gomma anteriore.
L’ingresso a Sarajevo è particolare, un vialone lunghissimo tra caseggiati di architettura popolare sovietica che diventano sempre più moderni via via che ci si avvicina al centro.
Nei palazzi più vecchi i segni della granate fanno impressione. Il traffico è scorrevole ed in breve tempo raggiungiamo l’appartamento che abbiamo prenotato, situato a poche decine di metri dal centro città. Approfittando della connessione wifi dell’appartamento cerchiamo (e troviamo) un gommista aperto di domenica che ha disponibilità di una gomma per l’ X-ADV.
Sarajevo si rivela la città più occidentale tra quelle che visiteremo in questi giorni, architettura moderna, centro pedonale, multietnica. La serata è piacevole e dopo una cena a base di cevapcici e coca cola (eravamo in un locale mussulmano “only grill”), facciamo due passi alla ricerca di una birra incappando in un locale tipico bosniaco dove tra musica dal vivo e balli tiriamo un pò tardi sorseggiando una ottima birra locale.
La mattina arriva presto, colazione con caffè alla turca solubile e dolcetti tipici, squisiti, acquistati la sera prima. I porta l’X-ADV dal gommista mentre noi lo attendiamo a casa incrociando le dita ed approfittando di questa pausa forzata per prenotare un appartamento per la sera, quando saremo a Podgorica. In breve tempo l’X-ADV rientra con gomma fresca, carichiamo i bagagli, chek-out e via alla volta della frontiera con il Montenegro.
Scegliamo una strada tortuosa che ci evita di transitare per la Serbia, risparmiandoci così un’altra dogana, e che ci porterà dritti (si fa per dire) al ponte di Durdevica Tara.
Attraverseremo almeno tre catene montuose con valichi situati ad altitudini intorno ai 1500 metri, incontrando la neve ed attraversando boschi bellissimi, con panorami mozzafiato.
La strada presenta molti tratti dissestati e si rivela più tortuosa del previsto. Procediamo quindi a ritmi tranquilli per molti chilometri finchè, inaspettato, incappiamo in un tratto bene asfaltato con curve leggermente più aperte e raccordate dove finalmente possiamo togliere un po’ di polvere dalle moto e pulire le gomme.
Ci fermiamo a pranzo in un chiosco a Pljevlja, anche questo “only grill” e quindi vai di shishi kebab, di hamburgher e di birra locale, molto buona. Il conto chiaramente “only cash”.
Pochi chilometri ed arriviamo al Durdevica Tara Bridge, ponte ad archi in cemento che attraversa il fiume Tara e l’omonimo canyon, il più profondo d’Europa, secondo nel mondo solo al Grand Canyon. Ci fermiamo per fare qualche foto e prendere un caffè espresso … vabbè, forse era meglio quello solubile.
Circa 120 km ci separano dalla prossima tappa, tutti da percorrere su una strada con buone condizioni di asfalto, movimentata il giusto e con panorami gradevoli, che lasciamo per inerpicarci sul tortuoso sentiero che porta al monastero.
Il Monastero di Ostrog è posizionato contro una parete di roccia verticale ed è uno dei monasteri più visitati nei Balcani rappresentando il punto di incontro tra i credi ortodosso, cattolico e musulmano. C’è uno spaccio che, oltre ai classici souvenir sacri, vende miele, olio e liquori prodotti localmente e ne approfittiamo per comprare un amaro da gustarci la sera.
Da qui a Podgorica, capitale del Montenegro, ci sono circa 40 chilometri che percorriamo abbastanza velocemente, spinti dalla voglia di una doccia.
Prendiamo possesso dell’appartamento prenotato che è molto grande, abbiamo addirittura una stanza a testa e due bagni … lusso! Decidiamo di cenare nel ristorante della struttura alberghiera che ci dicono offra piatti di cucina tradizionale montenegrina ed in effetti non mangiamo male, anche il vino è discreto. Dopo cena usciamo alla scoperta di Podgorica dove in realtà … c’è ben poco da scoprire. Città in fase di ammodernamento, troviamo ben poche persone in giro e tutte concentrate su un paio di vie nei dintorni del bel Millenium Bridge. Forse saremmo dovuti arrivare qualche ora prima per apprezzarla di giorno, di sera non ci è piaciuta.
Il mattino di lunedì 24 ricca colazione in hotel per compensare le cattive condizioni meteo, cielo molto coperto e previsioni pessime. Carichiamo le moto e partiamo in direzione Lago di Scutari ma dopo qualche chilometro tappa forzata per indossare le tute antipioggia. Attraversiamo il Skadar Lake Bridge e deviamo sulla P16 che costeggia il lago sul versante ovest. Strada stretta e spesso dissestata che si inerpica costeggiando il lago ed offrendo scorci fantastici, ma che si percorre a velocità ridottissime fin quando si scende a ridosso del confine con l’Albania.
Alla dogana troviamo una lunga fila, scoprendo solo dopo mezz’ora che le moto hanno una corsia dedicata che fino ad allora era rimasta chiusa. Controlli di rito, transito ed immediato stop al primo chiosco per stipulare l’assicurazione RCA dato che in Albania la carta verde europea non è valida. Tariffa minima, 13 euro per una copertura di 15 giorni, chiaramente “only cash”.
Sotto una leggera pioggia raggiungiamo Scutari, città dell’Albania che dà il nome al lago, che attraversiamo alla ricerca di un posto coperto dove pranzare. La città è decisamente brutta e povera con l’eccezione di una via più moderna e commerciale dove troviamo posto per il pranzo. Visto che la pioggia non accenna a smettere, decidiamo di dirigerci direttamente verso Durazzo, valutando strada facendo una sosta al castello di Kruja, raggiungibile con una breve deviazione. In effetti, grazie ad una schiarita, riusciamo a fare visita al castello tra le cui rovine è stato edificato il museo nazionale dedicato a Giorgio Castriota Skanderbeg, eroe della resistenza albanese all’invasione ottomana. Vabbè, niente di che, tappa caffè (stavolta decente) e si riparte in direzione di Durazzo.
Tutto sommato abbiamo rispettato l’itinerario stabilito, avremmo voluto fare qualche chilometro in più in Albania, ma considerando la pioggia e le condizioni delle strade abbiamo preferito non rischiare.
Appena entrati in porto per effettuare il check-in, fortunatamente al coperto, si scatena il diluvio che sancisce la fine del giro balcanico. Approfittiamo di una breve interruzione della pioggia per imbarcarci e prendere possesso della cabina, stavolta appena più comoda. Doccia, cena sulla nave, due chiacchiere per finire l’amaro dei monaci Montenegrinini e poi branda.
Ci svegliamo che siamo quasi in porto a Bari, caffè sulla nave e poi si sbarca in Italia accolti dal sole.
Colazione al bar con cappuccino e cornetto e poi ci dividiamo, J ed I proseguiranno sul versante jonico e tirrenico; A ed io decidiamo per tornare direttamente a Roma dalla strada più breve anche se è la pallosissima autostrada. Saluti e abbracci e via, ci sentiremo all’ora di pranzo per condividere il menù scelto da ognuno.
In questo giro abbiamo visto molto, apprezzato le diversità, conosciuto nuovi sapori. Abbiamo condiviso tante cose, spazi, cibo, fango, polvere. E siamo stati bene, sempre col sorriso e con una battuta divertente.
Solo una domanda, quando si riparte? - martedì, 2 Maggio, 2023 alle 12:59 #25184
zio franco
PartecipanteMolto coraggiosi a scegliere la primavera per un viaggio fuori dalla zona di conforto 😉
Mi interessano le persona incontrate,sono una parte importante del viaggio,come la moto,le strade ed i panorami
Bravi ragazzi,un esempio per molti
- martedì, 2 Maggio, 2023 alle 18:11 #25185
ICE2000
Partecipanteche bel giro CArota. Puoi dare qualche info “tecnica ” in piu? ho letto che in molti paesi si paga solo cash, cambiavate euro di volta in volta nei “negozi” dedicati o prendono gli euro e danno il resto in moneta locale? serve passaporto per fare un viaggio come vostro o basta carta d’identita? servono visti? le frontiere sono da ungere con la mancia o fanno il loro lavoro senza problemi? Grazie.
- mercoledì, 3 Maggio, 2023 alle 01:31 #25189
Carota
PartecipanteCarta di identità valida per espatrio è accettata in tutti i paesi visitati. L’Albania non riconosce le nostre RCA né la Tessera Sanitaria Europea quindi abbiamo stipulato una assicurazione sanitaria prima di partire mentre l’RCA si può fare in loco. Tutti accettano l’euro e danno il resto in euro, addirittura il Montenegro lo ha adottato come moneta nazionale. Hotel e benzinai accettano carte di credito.
- mercoledì, 3 Maggio, 2023 alle 00:51 #25186
- AutorePost
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