Andare forte in moto: conta più il cuore o la formazione?

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    • #23992
      Fuzz
      Partecipante

      Gommo finito è ; quando sono scoperte(abbondantemente) tutte le tacche di riferimento usura 😉
      oltre non vado, non posso permettermi, questo genere di risparmi.
      Semmai, definiamo bene cosa vuol dire “guidare”! 🙂

    • #23999
      sec
      Partecipante

      Beh… Renzo….

      Lo sai che ti voglio bene, pero’ ti consiglierei di venirti a fare un giro da queste parti prima di prendere posizione.
      Con le moto entra molto il gioco l’ orgoglio e l’ egoismo. Ognuno di noi pensa di essere un mancato Stoner “se solo avessi avuto il tempo ed i mezzi”.
      La verita’ e’ che in strada – ed anche pista amatoriale – la tecnica di guida non conta un beneamato, la differenza la fanno la volonta’, la sfacciataggine ed una certa componente delinquenziale che e’ latente in ognuno.
      In certe parti del “sud” del mondo, la mancanza di rispetto e’ un fattore troppo determinante ed io certe cose che ho visto da queste parti non le ho mai viste in Italia.
      Rolling burnout in strada cittadina centrale, con colpo di reni ed inversione di marcia in mezzo al traffico. Prova a dormire dalle mie parti: quando si addormentano le persone “normali” scendono in strada i lupi della notte e cominciano a divertirsi nel parco giochi lasciato semi-deserto. Ad Atene, giusto fuori citta’, su strade aperte al traffico, si fanno le corse di dragster clandestine con tanto di importanti somme di denaro coinvolte. Vai a Vouliagmeni di notte…. mezzi strapreparati, superturbo con 4 volte la potenza del mezzo uscito dalla fabbrica…. e stesso telaio. Ho guidato delle Uno o Saxo di 30 anni prima preparate… roba esilarante perche’ non andavano dritte neanche a pagarle ma avevano un calcio in culo della madonna. L’ anno scorso ho conosciuto Perakis… un pazzo che prepara vecchie Alfa (con un debole per le 156). Lui dice che le porta a 750CV un minchia di twin spark 1.8… forse esagera, ma ti assicuro che basta sentirle in moto al minimo per capire che non e’ roba normalissima… per non parlare della sbirciata sotto al cofano. Ne ha una pila ammonticchiate nel cortile dell’ officina, mezze sfasciate perche’ non ci vuole molto per prevedere il destino di quei mezzi. Tutti rigorosamente utilizzati in gare clandestine.
      Renzuccio… questa e’ gente che le gomme (auto e moto) le finisce in 500 metri di rettilineo…. questa e’ gente che mette i turbo sulle Busa perche’ “in configurazione di fabbrica non vanno un cazzo”.
      Questa e’ gente irriverente e sostanzialmente incivile. Questa e’ gente con cui non vuoi avere a che fare. Questa e’ gente con cui NESSUNO vuole avere a che fare. Questa e’ gente che guida gomme sulle tele… LETTERALMENTE SULLE TELE, altro che tacche scoperte. E – credimi – resta in piedi davvero e se si rompono la testa non e’ per le gomme finite.. ma perche’ va 10 volte piu’ veloce e fanno 10 volte piu’ cazzate di quelle che sembrano cazzate a te. E te lo dico con rispetto perche’ io sono uno normale, al di la di qualche liberta’ presa sopratutto in tempi andati.
      Certo non sono un finocchio…. mi ricordo che bruciai un posteriore per eccesso di burnout e derapate. Non mi teneva la pressione. Ordinai un set nuovo ma ai tempi a Santorini aspettavi 20 giorni prima che ti veniva consegnato. Quindi? Attesa con le mani in mano? Ma neanche per sogno…. si gonfiava il posteriore “un po’ in eccesso” ed avevi un oretta/ oretta e mezzo di autonomia per divertirti un po’. Immagina pero’ come te li dovevi fare gli ultimi km…. ed i primi del giorno dopo per portare la moto dal noleggiatore di auto per farti gonfiare il pneumatico da quasi zero….
      Ci si adatta… non e’ che per divertirsi si deve per forza avere la moto da 30000 euro con il pneumatico supersoftdoppiamescolaRRcorsaslick. Per divertirsi e’ necessaria solo la voglia di cazzeggio e quello che ne ha di piu’ ti brucia anche se sei a cavallo di un missile terra-aria.

    • #24001
      sec
      Partecipante

      pssttt renzo renzo…. ho scovato dei video di Perakis……

      Delle alfa 156 preparate con turbo e trazione integrale. La prima la sta provando senza pressione di sovralimentazione (zero zero nel circuito, lo indica pure lui)….. e gia’ e’ un missile.

      So’ fatti cosi’….. so’ ragazzi…..

      Che poi Perakis e’ pure un simpaticone… un robo di 1,90 di altezza per 1,90 di larghezza…. insomma come te ma venti centimetri di piu’.

      A me ha provato a vendere una 147 2000cc preparata ma non eccessiva.
      “Anto’ ma e’ 2000, ‘cazzo me ne faccio, ci pago solo tasse sopra”.
      “Ah, su questo non ti preoccupare, a libretto c’e’ scritto che e’ 1600cc!”

      … io neanche voglio saperlo cosa e’ successo sotto il cofano di quel robo!

      😀 😀 😀

    • #24004
      Mastic
      Amministratore del forum

      Mi piace tutto @sec, però l’idea che con il cuore si possa sopperire alla tecnica è una suggestione romantica e basta. A parte chi nasce con il talento (conoscete tutti la storia di Biaggi, no?), senza tecnica più cuore ci metti e più rischi di spiaccicarti. Poi arriva quello esperto e ti dà una lezione mantenendo un sacco di margine. Perché quello che non si capisce a volte è quanto margine abbia l’esperto vero. Di solito tanto

    • #24006
      sec
      Partecipante

      … guarda che non ho mica detto il contrario….. sono d’ accordo con te e tra l’ altro io sono uno a cui piu’ che “fare le cose” piace “imparare a farle” … e bene. Ancora oggi posso andare a spararmi due ore di tiri a basket… o passare il pomeriggio a farmi scale e arpeggi al piano… la tecnica e’ tutto ed e’ quello che ti rende le cose facili e spensierate.

      Secondo me, uno che si spara un rolling burnout su una strada aperta e trafficata e poi fa inversione a U in derapata e’ tutto tranne che scarso a livello tecnico…. anzi, per me e’ un mezzo Dio. Probabilmente la buonanima di Chris Pfeiffer l’ avrebbe eseguito meglio…. ma sono arcisicuro che non l’ ha mai fatto una volta in vita sua. Perche’ non ha l’ istinto delinquenziale ed irriverente (ed asociale) di questi scemi.

      Secondo me questi deficienti sono bravissimi, sia dal punto tecnico che dal punto di vista dei riflessi e sangue freddo. Ma quello che fanno e’ dovuto sopratutto a quella minchia di zucca vuota che si ritrovano. Senza… certe cose non le fai e basta.

      Se resti in piedi facendo cazzate guidando sulle tele delle gomme….. scarso non sei. Hai una sensibilita’, un controllo ed un bilanciamento sopraffino.

    • #24007
      sec
      Partecipante

      … piuttosto…. ma l’ hai sentita quella 156 di Perakis?

      Dico… parte pure con un’ esitazione della madonna…. eppure quando pesta sul gas quella lancetta del contachilometri sembra quella del contagiri. E piu’ sale di velocita’ piu’ veloce continua ad accumularne altra….

      … e poi mi fa morire il commento: comincia a tirare la quarta…. si ferma a 180 e fa “ragazzi scusate ma c’e’ troppo traffico” …. 😀

      Quell’ affare darebbe del filo da torcere ad una moto neanche troppo scarsa…

    • #24009
      Fuzz
      Partecipante

      Ok, burnout,accellazioni sul dritto e coglioni da piazzale 🙂 ci sto…quando si fa?!

      Ma…se ti sportassi sulle mie strade, senza gomme e sospensioni 😉 e volessi tenere il nostro ritmo ( ‘fanculo la modestia 🙂 ) non torni a casa.

    • #24010
      Fuzz
      Partecipante

      Cicciobombo 🙂 ti faccio un esempio, hai presente il funambolo Ken Block?
      Mi diverte un casino, fa delle cose con la macchina impossibili, giusto?
      Peccato, che quando ha provato a fare i Rally, quelli veri 😉 ha preso delle tramvate nei denti… che ancora li sta cercando! Tecnica e dotazioni…non se ne esce. Per esempio, Riccardo la conosce, lui come altri qui…se ti porto sul Castellina senza gomme e sospensioni, con le velocità che si raggiungono in curva, perché sul dritto va bene tutto 😉 per toglierti dai muri a secco lato strada…serve la mestichina!

      “Se gommo tiene, io vince gara, se gommo non tiene…io come bomba dentro montagna!”

      Mica l’ho detto io…tiè!;-)

    • #24011
      sec
      Partecipante

      … non hai capito. Non “burnout” e non “roba da piazzale”.

      Rolling burnout (burnout in movimento, in piedi sulla moto) su una strada aperta al traffico – quindi tra le auto – e conseguente inversione di marcia con colpo di reni e manata di gas, azzeccando il tempismo per infilarsi nel buco della coda di auto che arrivano in senso opposto.

      Se tu sei tecnicamente capace di farlo, con la sicurezza di restare in piedi e non beccarti un’ auto in faccia … beh, tanto di cappello.

      Io non ho abbastanza palle per mettermi li ed …. imparare a farlo.

      Non so se compiacermi di chi ci riesce o se insultarlo… non riesco a prendere posizione. E si e’ capito che qualche insulto mi scappa.

      Per quanto riguarda la tecnica di guida in curva… io comunque non ne vedo molta (leggi > zero) di gente in strada che in moto ci sappia davvero andare ed applichi una tecnica evoluta: vedo tanta gente avvitata sul sellino, che non usa il corpo e va avanti a colpi di cuore e manate di gas. Di quale tecnica stiamo parlando???

      Resti in piedi e vai “forte” …. ma la tecnica e’ un’ altra cosa. La tecnica ti permette di fare cose che vanno oltre il materiale a disposizione ed e’ lo stesso in tutti i campi: metti un violino da 100 euro in mano ad uno con le palle…. non ti accorgi che e’ un violino da 100 euro. Metti uno Stradivari nelle mie mani….

      Ci sono due categorie di persone: quelli che l’ arte la coltivano, tutti i giorni, 10 ore al giorno, si allenano, si tengono in forma etc etc. Magari, in questo caso anche il piu’ piccolo step tecnico puo’ aiutare…
      E poi ci sono tutti gli altri, che hanno un livello piu’ o meno evoluto di “pippagine”. Ma sempre pippe siamo.

      Lo so che e’ la moto ed e’ un argomento che ci piace e ne siamo affascinati, che ci piace riempirla di contenuti esotici ed eroici. Ma diciamocela tutta: in moto impari ad andare si e no in un pomeriggio (in auto pure di meno). Poi migliori e ti affini, questo si…. ma col cazzo che altre cose le impari – almeno a livello di “sopravvivenza” – in un giorno.
      Non scherziamo neanche…..

    • #24012
      Mastic
      Amministratore del forum

      @sec, ti dovevo una risposta. Scusa. Si le due Alfa di Perakis le ho sentite. Fanno paura e si percepisce che lui è bravo anche con l’elettronica. Perché una roba del genere non la si tira fuori solo limando. Lì c’è una centralina con parecchi sensori e una mappatura giusta.
      Ti prendo un po’ in giro, ma è vero quello che scrivo eh 😉

      Quanto alla risposta che hai dato a Renzo, dicendo che la moto si impara a guidare in un pomeriggio, fermati. Molte persone “imparano” da sole, ma solo a “far camminare la moto”. A “farsi portare dalla moto”. Finché non c’è qualcosa che non hanno previsto. la discriminante nell’uso normale è il numero di incidenti che totalizzano queste persone.
      La discriminante nell’uso sportivo è che quando incontrano Renzo lo vedono per una curva. A parte Max Biaggi e Troy Bayliss, sono pochissimi quelli nati imparati

    • #24015
      Fuzz
      Partecipante

      Ma neanche per sogno 🙂 io non so nemmeno impennare in maniera decente…ma tu continui, a confondere i funambolismi con la velocità …non si mescolano pere e mele.
      Con le gomme sulle tele, puoi avere anche la sensibilità del culetto di un neonato…ma se non c’è gomma quando ruoti la manopola del gas e sei con l’orecchio in terra 😉 so’cazzi…punto e basta.
      La moto impari a spostarla, in un giorno…guidarla, poi è un altro par di maniche.
      Noi dico, ma se nemmeno uno come Quartararo, riesce a metterci una pezza quando non ha più gomme…dici che lo possono fare, emeriti coglioni (detto con affetto) da piazzale, dai su! 😉

    • #24016
      sec
      Partecipante

      si Ric… Perakis si perde un po’ sulle “rifiniture”…. ma fa paura. E’ un ingegnere meccanico eh, non e’ uno improvvisato.
      Dal vano motore fa sparire tutto e rifa’ da capo. Elettronica? Certo ma non sulla trazione. Sul motore si… butta tutto e mette roba sua, le mappe le fa lui e se le ottimizza.

      Per il resto… tante persone fanno cose per anni… e non imparano mai. Perche’ non hanno voglia di imparare. Stanno li… cazzeggiano…. si piantano su venti muretti.. se non vuoi imparare non impari mai.
      Se sei strutturato nell’ approccio e vuoi davvero imparare… impari, e’ solo questione di tempo.

      Adesso non parliamo come coi bambini, pero’, sto parlando con persone adulte ed esperte, lo sapete che non pretendo che si diventi Marquez in un pomeriggio. Lo si fa con anni ed anni di lavoro, dedizione, sacrifici.

      Ma se hai un minimo di zucca impari a stare in strada in sicurezza in un pomeriggio. Lo so perche’ tanto ci ho messo io…. e la prima zuccata l’ ho data solo anni dopo, per ben altre ragioni.

      Dopo un paio di settimane gia’ avevo capito come usare il peso in sella…. e proprio lentissimo – quando voglio e lo sottolineo – non sono. Detto senza false modestie…. sulle mie strade non ho mai incrociato nessuno che tenesse il mio passo. E parlo esclusivamente di curve, con moto e gomme tutt’ altro che da riferimento.

      Funambolo non lo sono semplicemente perche’ non mi ritengo all’ altezza e perche’ non ho avuto modo di dedicarmi ad imparare. Ma uso del corpo… tecnica… uscita in impennata…. percorrenza in derapata (con gomme di merda) alla Stoner…. tutta roba alla mia portata ….e dell’ equipaggiamento me n’e’ sempre sbattuto.
      Chiedete a Briggittah quando si scorazzava per la Lombardia. Avevamo un passo tutt’ altro che allegrissimo (ed il bastardello mi faceva fare fin troppe discese, che sono la mia Nemesi perche’ soffro di vertigini) ma chiedetegli su che razza di gomme vetrificate giravo (per non parlare degli strappi dalla catena – sostituita moooolto dopo – con un paio di maglie bloccate). Me ne fotteeeeeee…. tanto non cado.
      Ragazzi io mi sparavo derapate in percorrenza con il suddetto posteriore bruciato che non teneva la pressione… a mezzo metro da un burrone con un salto di decine di metri. E non credo di essere Marquez.
      Non vi dico di andare a Santorini a provarci perche’ adesso ci hanno messo il guard rail e non lo fareste perche’ “forse non e’ a norma”. Anche se comunque e’ un vantaggio perche’ nel caso qualcosa dovesse andare storto … almeno il 60/70% del vostro corpo resterebbe in strada. Scusate il tocco macabro.

      La fate troppo drammatica….. la prendete troppo sull’ eroico. La moto e’ cazzeggio, al nostro livello. Diventa seria solo in campo agonistico, allora si che contano le gomme.

      Se voi credete che con la Superleggera gommata fresca vi tenete dietro un Quartararo su una CB500X con i pneumatici sulle tele… state belli che freschi. Vi brucia e lo sapete, perche’ lui sta su tutto un altro livello. Il livello di chi fa quello da una vita, si e’ smazzato invece di andare a cazzeggio con gli amici e di chi guida sopra i problemi piccoli, grandi ed enormi.

      Provate a vedervela con un mezzo con il doppio della vostra potenza e mille altri vantaggi. Io l’ ho fatto piu’ di una volta …. e l’ ho spuntata. Sono tanto soddisfatto che infatti ho tirato i remi in barca. Va bene cosi’. Sto.
      Ma non cerco neanche di paragonarmi a quelli che ho visto girare (e come giravano! )
      sulle tele. Sono di un altro livello e non sto parlando a livello teorico: li ho visti, sono reali.

      Vista la gara domenica? Bastianini che si e’ infilato mezza griglia con un’ ala in meno? Finitela di pensare a gomme, sospensioni, alette ed elettronica. Va chi VUOLE andare, anche a quel livello dove sono tutti li, tutti vicini, tutti eccelsi.

      E comunque io non ne conosco uno bravo e veloce che non sia anche un mezzo funambolo. Lascia perdere che in pista certe cose non te le fa vedere… a meno che non ti chiami Ratzgatioglou o Troy Corser… andiamo a spiarli nel cortile di casa e vediamo che razza di controllo del mezzo hanno….

      Mi ricordo di Jayson Williams “White Chocolate”, un playmaker dei Kings (basket) che non era particolarmente efficace ma aveva un senso dello spettacolo assurdo, certi passaggi creativi da perderci il sonno. Webber, stella della squadra, diceva: “se vi stupite delle cose che JWill fa in gara…. dovreste vedere quelle che fa in allenamento…”.

      La differenza tra chi prende la moto e va in giro con gli amici per cazzeggio, piu’ o meno velocemente…. e chi impara a fare le magate e sposta l’ asticella ogni giorno piu’ su sta tutta nel fatto che il secondo prende la moto, si butta da solo in un piazzale nascosto e fa la stessa stronzata 10,100,1000 volte finche’ non la impara. Poi esce in strada e la esegue da Dio e tu resti con la mandibola appesa e ti chiedi come cazzo ha fatto ad imparare. Ci ha sudato, ecco come ha fatto. Ed e’ piu’ bravo di te. Punto.

      Provate a studiare il violino. Per scommessa con me. max 300 euro di strumento (compreso archetto), per cominciare non serve di piu’. Un treno di gomme. Scommetto che lasciate perdere dopo AL MASSIMO due settimane. Ve-lo-garantisco. Richiede cosi’ tanta dedizione e lavoro che taglia fuori tutti i cazzeggiatori. QUELLA e’ una cosa complicata da imparare. E ve lo dico sempre per esperienza…

    • #24029
      Mastic
      Amministratore del forum

      Ne ho tirato fuori una discussione a sé stante, perché mi sembra interessante questo concetto. Anche se poi @sec ha chiarito che non considera affatto prive di tecnica le persone da lui citate, rimane sullo sfondo (e correggetemi se sbaglio) questa discussione fra chi ritiene che la tecnica sia fondamentale per ottenere risultati e chi invece ritiene il cuore, inteso come decisione e forza d’animo, magari anche spregiudicatezza, un elemento fondamentale che appiana le differenze fra chi sa e chi non sa, un modo per bruciare le tappe.

      Secondo me, e non solo in moto, con il cuore si può rischiare molto e basta. Può andarti bene, 1, 2, 100 volte. Ma rimane che NON sai fare una cosa. Magari finisci per imparare, se ti va di culo tante volte e percepisci i tuoi errori e il fatto che ti è andata di culo.
      Puoi imparare ad andare in moto in un pomeriggio? NO!
      In un pomeriggio puoi imparare a farti portare dalla moto, sperando di non trovare situazioni diverse dal solito, altrimenti per te sarà tutto nuovo e non saprai cosa fare.
      Puoi andare forte con sospensioni vecchie e non a punto o con gomme sgonfie? No, altrimenti lo farebbero tutti. E il fatto che un qualunque pilota del CIV ci starebbe davanti anche con gomme sgonfie, non significa che si possa andare forte anche in quella situazione. Perché lui starebbe andando a molto meno del suo vero ritmo. SIgnifica che c’è tanta differenza fra il nostro livello e il suo, che a lui basterebbe anche un catorcio con le gomme sgonfie per starci avanti. Ma se gli gonfiassimo le gomme andrebbe molto di più.

      • #24030
        sec
        Partecipante

        In fondo la discussione dovrebbe vertere non intorno a due bensi’ tre parametri: tecnica, cuore (inteso proprio come incoscienza) e volonta’ di comportarsi in un certo modo.

        La tecnica e’ proprio la capacita’ di controllare il mezzo. Si impara, si evolve ed in parte e’ frutto di doti naturali ed una certa forma mentis, la “personalita'”.
        Saper frenare, correggere sovrasterzo e sottosterzo, gestire la posizione del corpo in moto, conoscere il mezzo ed i suoi limiti, aver capito quello che si puo’ fare e quello che non e’ adatto al mezzo in questione… ma anche automatismi, capacita’ di fare cose mentre si guarda altro, guardare tutto, prontezza di riflessi e velocita’ di esecuzione di movimenti e comandi che spesso ha a che fare anche con la condizione fisica (lo spostamento del corpo velocemente in un piff paff e’ pure quello).

        Cuore/incoscienza: prendersi certi rischi o adottare un ritmo quando coscientemente/incoscientemente non e’ alla nostra portata. Tanta gente lo fa… e passi da zero a hero o da hero a zero in un battito di ciglia. E’ anche parte del fascino dell’ andare in moto, quella scintilla di follia che crea adrenalina e ti resta dentro… quando le cose sono andate bene. Ma le cose possono andare male o malissimo…. secondo me il 90% di quelli che prendono la zuccata fanno parte di questa categoria, indipendentemente dal livello di bravura. Ci sono fior di manette che per un istante non hanno saputo azzeccare l’ interpretazione giusta o si sono presi il rischio sbagliato… e manette modeste che restano in piedi perche’ gestiscono il parametro molto meglio.

        Volonta’: e’ un parametro piu’ “globale”, il motociclista o utente della strada che si sente parte di una comunita’ e che capisce che ci sono regole, convenzioni e limiti oltre i quali eticamente non ci si deve spingere. Sempre indipendentemente dal livello di bravura tecnica.

        Ognuno di noi e’ un misto di tutti i parametri di cui sopra ed il cocktail e’ estremamente personale.

        Quello che si spara il rolling burnout e l’ inversione nel traffico visto da fuori e’ un pazzo. Solo lui sa cosa sta facendo e potrebbe benissimo essere che sia un finto pazzo… uno che si sente talmente preparato e sicuro che la manovra non la percepisce come estremamente pericolosa…. esiste ‘sta gente qua. Pero’ resta un deficiente dal punto di vista etico quindi l’ uso del parametro volonta’ resta se non altro … criticabile.

        Alla fine… quello che resta e’ il nero su bianco: quanti casini hai combinato e quanti danni hai arrecato, a te ed agli altri. Perche’ le statistiche sono cosi’…. nero su bianco, numeri.

        All’ occhio di quello che ne capisce, pero’…. ecco, lui guarda le cose in un altro modo. Quello che ne capisce e’ un “esteta”, per lui e’ piu’ importante il “come” e non il “cosa”.

        Solito esempio fuori tema: Basket (scusate, a me quello piace e magari Ric ci fa un esempio col pugilato). Oggi nel basket va di moda il tiro da tre. Se non sai tirare da fuori non sei nessuno, e’ un simbolo un po’ come la piega per il motociclista. Il problema e’ che e’ diventato un must e tutti vogliono tirare da tre. Se sei uno specialista vero allora nessuno ti dice niente se tiri da tre contro una doppia marcatura, perche’ probabilmente c’e’ una forte probabilita’ che il tiro va dentro comunque. Se non sei il top dei top… se sei doppiamente marcato allora hai matematicamente un compagno libero: cercalo e dagli ‘sto cazzo di pallone perche’ se sai giocare e’ questo quello che devi fare. Meno spettacolo, maggior efficienza. Oppure prendili in controtempo, una finta, un dribbling e prendi una cazzo di linea di penetrazione che ti porta ad un appoggio facile a canestro. E’ un tiro che ha una media di realizzazione del 65% contro uno che ne ha il 35%….

        Saper guidare e’ molto di piu’ di una gomma performante: e’ fare la scelta giusta con il materiale e propria disposizione ed e’ coltivare il proprio talento per essere nella posizione di gestire la situazione imprevista quando non avrai il materiale giusto a disposizione. Una gomma rovinata ce l’ avrai, ad un certo punto… ed una gomma la puoi pure forare all’ improvviso.

        Poi si, certo … anche Quartararo va piu’ veloce / va piu’ in sicurezza con gomme fresche e performanti… ma questo e’ assolutamente lapalissiano e non vale la pena soffermarsi.

        Il nocciolo della questione e’ QUANTO una gomma o il mezzo in se sia un fattore assolutamente necessario per divertirsi, prendersi delle liberta’ e portare la pelle a casa, il tutto rapportato al ritmo che per PER SCELTA (indipendentemente da incoscienza e tecnica) ti sei scelto.
        Io, con le gomme vetrificate di cui sopra, ci prendevo anche curvoni a parecchi (parecchi!) kmh senza particolari patemi e senza che sentissi il bisogno di cambiarle. Quello che volevo fare lo facevo, e mi sentivo sicuro.
        Gomme performanti? Gomme “fresche”? Pfttt…..

        Poi.. per carita’… ognuno fa le sue… di scelte.

        Tu, Ric, prendi le Mitas e vieni preso per il culo.
        Io mi fido della tua parola e ci credo che le Mitas vanno piu’ che bene, sopratutto se detto da te.
        Io credo che chi sa andare sa andare pure sulle tele (anche se andrebbe di piu’ con materiale migliore).

        Fare un buon caffe’ dipende tanto dalla manetta e molto meno dalla caffettiera e dalla miscela….

    • #24031
      Mastic
      Amministratore del forum

      Ci stiamo avvicinando nelle nostre opinioni 🙂

      Poi restano i punti di discontinuità. Io ad esempio ne ho anche con @fuzz, perché per me le gomme fino a quando sbucano fuori le tele funzionano benissimo. A patto che non siano (come quasi sempre succede) deformate dal consumo irregolare.
      Il resto sono dettagli sui quali possiamo discutere per i prossimi 12 anni. Su quanto sia importante una cosa piuttosto che un’altra. Su cosa sia il limite.
      Un esempio? Non è detto che chi va piano pieghi meno e meno a lungo. Anzi. La pippa sta a lungo con la moto piegata (e mangia le saponette), il pilota piega il meno possibile, rimette subito dritta la moto e con una coppia di saponette ci farebbe 2 stagioni. E allora, cosa conta per andare forte?

      • #24032
        Fuzz
        Partecipante

        Vicino al goal🙂è anche il palo…ma non conta.
        Ci riprovo, giusto perché vi voglio bene😉
        Allora, chiaro che l’esempio di Quartararo, era una estremizzazione per far capire il concetto che: se non hai più gomma, a parità di manico…il cuore, 😌 glielo fai a bordo pista, con le mani, ok?
        Potevo farvi l’esempio vissuto su Bocca Serriola (guardate su Google) dove il turista le ha prese, anche da me, perché non aveva più gomma davanti…ora, non so che strade abbiano a Santorini…ma li si finisce la 4° e si appogggia la 5°(fateli voi i calcoli) in più punti per poi levare 2 marce e buttarla in una curva assassina e se gommmo 😉 non tiene, non lo puoi fare…e figurati, se il Turista non ha cuore (e tecnica) per volerlo fare…una volta fermi, le gomme avevano i riccioli ai bordi, fallo tu con le gomme finite, io quello è un risparmio, che non mi posdo permettere. 😉
        Sono in moto, da quando avevo i 14 anni, nato endurista, poi fatto pista negli anni 90/2000, quando girare al Mugello, vicino ai 2’10/2,15 era considerato buono (con moto perfettamente stradale) e li chiacchiere finivano 😌 alcuni leoni da strada, dopo aver preso le legnate (tecnica, in pista senza si pascola) preferivano non tornare. Ho continuato a cercare di migliorare, e non ho problemi a ringraziare @Lukethebike,che con la lezione sul cerchio di attrito 🙏 mi ha riempito un paio di caselle, permettendomi di migliorare ancora ( ancora tecnica)… Quindi, la possiamo romanzare quanto ci pare, tutti abbiamo (come i pescatori) da raccontate, che abbiamo bastonato il crucco intutato, su Kawasaki H2 😌 con lo zip dello zio prete, ma…o il crucco, non sapeva di essere in gara 😁oppure era una pippa!
        Augh, ho detto!

        Ps: finché trovo le Bridgestone S21 intorno ai 200 euro a treno, male che vada le Bt16 pro a 145 euro…metto quelle, perché mi ci trovo da dio.
        Pps: impara a guidare la moto in un ora il Bombo? 😜 mavavia grullo!!!
        Ppps: cazzocentra il violino🤔mai visto salirci sopra nessuno, tantomeno gommarlo!
        Pppps:sai cos’è…che è troppo che non guida😜una moto! Ppppprrrrt!

        • #24033
          sec
          Partecipante

          ma quale sarebbe? Questa?

          Va be’ dai non mi sembra particolarmente difficile…. bellissima scenicamente si, ma dalle vostre parte lo e’ tutto come del resto in gran parte del Bel Paese.

          Piuttosto: asfalto che mi sembra tenuto molto bene e senza evidenti danni, buche etc etc.

          Io ti parlavo di una cosa cosi’:

          Salta direttamente al 2:30. Dal 2:30 al 7:30 sono giusto qualcosa in piu’ di 7km. La percezione e’ curiosa perche’ il tempo del video e’ stato manipolato (ed e’ tagliato), infatti sembra strana anche a me che la conosco metro per metro.
          Immaginatela senza guard rail, quello e’ recente, quindi immagina che stai guidando sempre a mezzo metro dal burrone, uno sbaglio e ti raccolgono col cucchiaino.
          Il curvone intorno ai 6:00 si fa tutto in derapata… non e’ che ci vuole molto, eh…. il punto e’ che li c’ e’ tanto poco grip che derapi SEMPRE. Si vede ad occhio che l’ asfalto e’ pieno di buche e rattoppi… in piu’ e’ la pasta che e’ diversa. Non e’ il solito composto di bitume, regolare ed appiccicoso. E’ un accrocchio di ciottoli, praticamente guidi su un mezzo lastricato in pietra/ciottolame tenuto assieme da una colla bituminosa. E’ particolare, come sensazione… grip zero, sopratutto con umidita’ e/o acqua. Lo vedi il muro di materiale lavico sulla sinistra? Quello vomita continuamente pietrisco sulle carreggiate, non ricordo di non aver MAI guidato li su con asfalto pulito… sopratutto dopo una ventata.
          Insomma… ‘cazzo te ne fai delle gomme? Il collo di bottiglia non sta attaccato ai cerchi ma e’ quello che c’e’ per terra. O impari subito ad “sentire” il mezzo ed a controllare le perdite di grip… o sbatti nel burrone. E’ una via di mezzo tra guida su asfalto e dirty track….. il “dirty road”, per coniare un termine nuovo 😀 😀

          Immagina sbagliare la frenata al 6:39… quella parte e’ tagliata ma la curva dopo si fa come Bayliss… curva a sinistra e corpo sulla destra per tenere la moto giu’ in traiettoria….. mamma mamma che ricordi.
          I 7km e rotti – traffico compreso – in 3:20 in moto (la SS 600) e 3:02 con l’ Alfiat. La parte difficile (per fare il tempo 😀 che scemo… ma davvero ero sempre col cronometro in mano… Joe Bar… ) era quella iniziale dal 2:30: e’ dritta ma ci sono tutte le intersezioni e non puoi fidarti piu’ di tanto di trovarla libera. In genere non lo e’. Dovevi avere 25 occhi in esplorazione e reagire al minimo indizio di movimento sospetto. Altrimenti detto: tieni aperto e cerca di non piantarti su un cazzo di palo, auto o bus turistico. In fondo e’ solo un minutino con le chiappe strette….
          Allora… non fatevi fregare dalla percezione del video, che ha la velocita’ alterata (ed e’ tagliato). Andiamo sulla matematica: 7km per 3:20…. in moto fanno 130kmh di media. Con 50CV di potenza. Su strada aperta al traffico… anzi aperta e basta. Al Mugello in motogp si gira in 170kmh di media… dai, non andavo proprio malaccio.
          Si ma il motore sempre sul limitatore eh… mica come quello del video del Serriola che si sta facendo la passeggiata… o sul limitatore o sui freni, senza mezze misure… parlo di una cosa cosi’.
          Il vantaggio della moto e’ che ti liberi piu’ facilmente degli ostacoli… quello dell’ auto e’ che ha troppo piu’ grip e frena troppo meglio…

          Va be’ comunque sono tutte cose andate in prescrizione, posso parlarne (piu’ o meno) senza timore. Bei tempi, la testa era tutta un’ altra cosa.
          Veloce? Meno veloce? ‘cazzo ne so…. avrei POTUTO andare piu’ veloce…avrei DOVUTO andare meno … l’ importante e’ che mi divertivo e meno male che non sono finito giu’ al burrone…..

          Per la cronaca: io ho imparato subito a guidare come dice Ric. Da quelle parti e’ un’ esigenza…. non per l’ efficacia ma per la sopravvivenza. Freni tardi, spigoli in un nanosecondo e poi raddrizza e spara il gas. Percio’ derapavi sempre… combinazione tra moto mezza inclinata e zero grip dell’ asfalto….
          Quanto subito? Poco… poco….

          Dirty road, baby! 😉

        • #24034
          sec
          Partecipante

          ah… una curiosita’: voi non avete idea di quanto sono pesanti le statistiche sugli incidenti stradali a Santorini ed in genere sulle isole greche, sopratutto quelle che coinvolgono mezzi a due ruote.
          Combinazione di vari fattori… inesperienza degli utenti in vacanza che noleggiano mezzi che non conoscono, abuso di sostanze, clima “vacanziero”, strade pericolosissime…. e poi etica “discutibile” dei locali, guida senza patente, mezzi preparati e/o mal revisionati…. un bollettino di guerra, davvero.
          Sono “andati” anche tanti che conoscevo… piu’ o meno direttamente…

          Sto parlando di roba tipo uno con una ZX-9 che passo’ in centro villaggio a Perissa a 200kmh (stimati) e fece strike su una famiglia di britannici in vacanza. 6 morti in un colpo solo (4 la famiglia + due in moto).

          Percio’ dico che l’ etica/volonta’/incoscienza sono fattori molto piu’ determinanti della tecnica.. almeno quando si parla di guai…

        • #24035
          cyrano
          Partecipante

          … Sec … per quello che possa capire dell’argomento un fermone come me, con quest’ultimo post mi sa che hai chiuso il cerchio, mò siete d’accordo.

          Cy

        • #24038
          Mastic
          Amministratore del forum

          Io non sono d’accordo, mi arrendo! È differente 😭😭😭🤣🤣🤣

        • #24045
          Fuzz
          Partecipante

          @Sec…non ti volessi bene, ti avrei già sfanculato😉hai messo su un bel guazzabuglio di cose, che solo a leggerle viene il mal di testa. 🙈
          Siamo partiti dal: per andare davvero veloci, ci vuole cuore, o tecnica?
          La risposta, è una 😉 anche per un somaro grecopartenopeo.
          Col solo cuore, non si sopperisce, specialmente,
          quando le velocità diventano “imortanti” …sarebbe bellissimo, ma non è così. Questo in condizioni, di aderenza decenti…chiaro che😉sul ghiaccio in Norvegia, no. la sicurezza, non c’è nemmeno a sapere cosa stai facendo, figurati il contrario 🙈
          La guida in pista, aiuta molto anche su strada, ti abitua al gesto tecnico (tié!) a velocità…che su strada, sono impossibili…e ti permette di maturare e avere margine 😉 che su strada, è quello che ti fa tornare a casa.
          Ciao brutto 🤗

          La parte del tipo a 200 orari im paese, non la commento, perché proprio noncentruncazzo😌

        • #24039
          sec
          Partecipante

          Noooo cyrano….. e’ come dice Ric, ci possiamo discutere 12 anni ma non saremo mai d’ accordo.

          Loro dicono che impari la tecnica e guidi veloce ed in sicurezza.

          Io dico che prendi Marquez e lo metti sulla ZX-9 del tipo di Perissa. Centro Perissa e’ una stradina a malapena larga due corsie, senza marciapiedi, costellata di negozietti. Chi esce dal negozietto ha automaticamentee il piede sulla carreggiata.
          Se la fai a 200…. non c’e’ essere umano che abbia la prontezza di riflessi di reagire in tempo necessario per evitare il patatrac. E non c’e’ moto che possa frenare dai 200 in 20, 30 o 40 metri. Neanche Marquez sulla HRC (che pero’ ormai e’ un cesso… 😀 ) e slick supersoft.
          Il nocciolo della questione non e’ la tecnica: e’ capire che in quella situazione, molto semplicemente, NON TI CI DEVI METTERE. Zucca, NON tecnica.
          Infatti e’ roba nota che i piloti professionisti per strada in moto non ci vanno. Bayliss e la buonanima di Hayden andavano in bici (e pure ci e’ morto, il poveraccio…).

          Io ancora non riesco a capire come faccia (scusa Renzo) una persona con un minimo di sale in zucca a comprarsi una moto da 150+ CV e metterla in strada.
          E la cosa divertente e’ che Renzo crede che “con la tecnica e l’ esperienza” si puo’ ovviare…

          A proposito: mi prende per il culo con il violino. Si, perche’ e’ ovvio che il violino e’ una roba per fighetti sfigati (“sfighetti” 😀 )… io gli dico “prova” e lui non vuole….
          In un secondo di un pezzo virtuoso di classica il cervello ha lavorato molto di piu’ di 10 minuti in moto.
          Io ho studiato (con modestissimi risultati) la Fantasia Impromptu di Chopin, piano. Questa:

          La cosa che distingue chi ci ha provato da quello che la sente e basta e’ che chi ci ha provato sa che sai suonando due ritmi differenti con le due mani: gruppi di 4 note con una mano e tre sull’ altra. Ti viene da piangere da quanto e’ difficile coordinare le due, “matematicamente” non torna. Ci vorrebbero due cervelli ma ne hai solo uno (forse anche meno) ed hai la sensazione che si stia squarciando.
          Pero’ no: “noi motociclisti siamo eroi e ci vogliono 20 anni per diventare bravi”… Contento lui….. se ci vuole credere non ci posso far niente. Un pomeriggio, ribadisco, e ne sai abbastanza per andare avanti per anni se hai un minimo di sale in zucca. “Non vai veloce come me”… ESTIQUAZZI…. pare che e’ obbligatorio…. lo vedete che portate avanti una cultura che non sta in piedi????

          La moto e’ stupenda, non mi fraintendete. E’ un bel giocattolone e, fatta seriamente, e’ pure un bello sport.

          Ma il motociclista MEDIO (sottolineo perche’ c’e’ tanta gente che invece il sale in zucca ce l’ ha) rimane una GRANDE TESTA DI CAZZO, mediamente poco piu’ di un semplice incivile.

          Io ho sempre avuto problemi a girare in gruppo, anche piccolo, perche’ non mi va di farmi trasportare in comportamenti che non condivido. E non parlo necessariamente di roba estrema: viaggiare sulla corsia di emergenza quando c’e’ una coda in autostrada, dribblare le auto al semaforo…..
          Ho un mio codice che rispetto sempre: cazzate mai per piu’ di qualche minuto, a strada libera, su strade che conosco come le mie tasche etc etc. Stronzate, sempre cazzate restano ma e’ la mia “quadra”, pur imperfetta. Mi diverto… ma non ne vado fiero. E’ una deroga che concedo alla mia persona sociale… perche’ i Santi e’ giusto che stiano nel solo Paradiso.

          Ribadirei il concetto che la testa conta molto piu’ della tecnica… ma tanto parlo al vuoto, buonanotte ai suonatori (mo’ ci vuole…) e faccia ognuno come cazzo gli pare.

          Rovistiamo un po’ anche tra i “fanstasmi” di questo forum, per ricordarci che la tecnica (intesa sia come abilita’ personale che della qualita’ degli strumenti) purtroppo, non sempre ti puo’ salvare. Non faccio nomi ma non credo ce ne sia bisogno perche’ ce li ricordiamo tutti.

        • #24040
          Mastic
          Amministratore del forum

          No @sec!non è questo che dicevo!
          Io dico che non impari a guidare la moto da solo. Non impari a gestire il mezzo in un pomeriggio. E meno che mai da solo.
          Non impari a gestirlo in sicurezza.

          @fuzz
          ha aggiunto che se pensi di aver imparato ad andare forte sei lontano dalla realtà.
          Altro discorso dai 😉

        • #24041
          cyrano
          Partecipante

          … perdonami Mastic forse mi sono espresso male … la mia era un iperbole, per dire che finalmente eravate in accordo sul fatto che se per “volontà” di andare più forte ti “giochi” il margine di sicurezza che possiedi è molto probabile fare danni.

          Cy

        • #24042
          cyrano
          Partecipante

          Aggiungo qui la modifica che avevo fatto al post:

          … perdonami Mastic forse mi sono espresso male … la mia era un iperbole, per dire che finalmente eravate in accordo sul fatto che se per “volontà” di andare più forte ti “giochi” il margine di sicurezza che possiedi è molto probabile fare danni … Lapalisse me fa na sega, però è un inizio.

          Detto questo penso anche io che cuore, volontà, determinazioni siano fattori fondamentali in qualsiasi aspetto della vita (compreso l’andare in moto), allo stesso tempo non possono sopperire altri fattori come consapevolezza, preparazione, tecnica, dotazioni, etc.

          … secondo me state parlando di cose talmente diverse da rendere arduo un confronto, per rimanere su un argomento caro a Sec è come se volessi confrontare sulla carta gli Harlem Globetrotter con i Golden State Warriors.

          Cy

        • #24043
          Mastic
          Amministratore del forum

          Infatti io mi sarei arreso 😁

        • #24044
          Fuzz
          Partecipante

          Mi arrendo anche io🙈si continua a mescolare pere e mele…quindi, non se ne esce.
          Abbiamo appurato, che a Santorini le strade fanno cahare😌
          Quindi, è chiaro che quello che dico non vale…per il semplice motivo, che l’aderenza…non c’è!
          Quando @Sec mi dice “carina la Serriola” 🤭 mettendo su un video, di uno che va a spasso🙈quando ho detto, che si finisce la quarta e si appoggia la quinta….facciamo ancora non capirci. Forse, un video esplicativo, lo può avere Sandrino…ma non penso sia il caso,
          ancora, non c’è la prescrizione. Lo dico, perché ci credo, sapere cosa stai facendo, ti mette al riparo da errorri grossolani da parte nostra…non al sicuro, per quello 😉 bisogna stare a casa. Per finire, @Sec..l’esempio del povero Abramo è furviante al 100×100…la dinamica, purtroppo non la conosciamo, ma uma cosa è certa, non è stato certamente l’oggetto di questa discussione.

        • #24046
          Fuzz
          Partecipante

          @Cyrano Su strada, la peggiore cosa da fare, è andare ad un ritmo non tuo, questo va tenuto sempre presente.
          Tanto lo si avverte subito il disagio e visto che non si vince nulla 😉 bisogna mollare il gas…se la compagnia è quella giusta, all’incrocio successivo ti aspettano.

        • #24047
          cyrano
          Partecipante

          … quoto tutto Renzo

          Cy

    • #24048
      sec
      Partecipante

      Renzo…. non ci piove che quello sul Serriola sta andando a spasso (ben fa, ovvio che non e’ una critica a lui), l’ ho detto prima di te…. ma quando parlavo del Serriola intendevo che e’ una strada molto bella ma e’ la classica “swinging road”, che vuole essere percorsa in velocita’ raccordando curve e – perlomeno il tratto del video – non mi pare avere dei punti tecnicamente difficili da eseguire. Che tu mi dici che ci si appoggia la quinta (quindi intorno ai 230+ kmh) mi dici solo che si va “velocino” e non ho nessun problema a crederti…. ma quando io penso alla “tecnica” non penso solo alla velocita’ bensi a roba tipo piff paff in velocita’, frenate complicate, curve a doppio apice, cieche…. ‘sta roba qua.
      Per esempio…. sulla strada di Santorini al 5:05 fai un piff paff in velocita’ con cambio della posizione in sella in percorrenza e con la SS ci uscivo a 130kmh (50CV…. ) e caricavo quasi tutta la sesta nel breve rettilineo successivo. Ovvio che SS non andava un cazzo e gia’ con la 748 avrei solo appoggiato la quinta o forse sarei stato sul limitatore della quarta… non ricordo perche’ ero gia’ meno “ingrifato” (leggi maturo)… ma quello resta un punto “tecnico”. Come il gia’ menzionato 6:39… li si e’piegati a destra e si comincia a pigiare sul freno inclinati, cambio di inclinazione al volo per la successiva, trail braking ed allargamento della traiettoria per inserisi a sinistra, sempre freno fino dentro alla curva e poi raddrizzi e spari.
      La velocita’ in se non e’ un fattore tecnico…. altrimenti lo vedi che il coglione di Perissa a 200kmh e’ un discorso che c’ entra eccome?!
      Discordiamo su tante cose…. ad esempio io non riusciro’ MAI a capirti quando mi dici che la tua nuova Multi va meglio della 916. La nuova Multi sara’ potente ma e’ un tir alto, largo e pesante ed ha il manubrio largo. Per come la vedo io non c’e’ verso che si guidi meglio della 916 che ha la posizione di guida giusta per andar forte e per permetterti di usare il corpo al meglio.
      Del resto lo dice pure Domenicali…. l’ evoluzione delle Ducati non e’ stata nel verso di fare delle moto piu’ efficaci (al netto della potenza e del rimanente equipaggiamento tecnico freni/sospensioni) bensi’ delle moto piu’ facili e meno estreme. Ho letto di tante persone che scendono dalla Panigale, salgono sulle 916 e dicono subito che e’ piu’ precisa e rigorosa. Va di meno, ovvio… ma e’ un telaio piu’ tecnico/estremo e non sono io a dirlo. Del resto tu decantavi anche la vecchia Multi – che io adoro – ma quella la conosco e non e’ assolutamente paragonabile alla 916, e’ troppo piu’ ballerina. Divertente… ma ballerina. Sopratutto al posteriore ma pure l’ anteriore e’ molto meno avvitato al suolo rispetto ad una sportiva vera.
      Discordiamo… pazienza.

      Appoggiare la quinta sul Serriola per me rimane tecnicamente una cosa mooooolto meno difficile dell’ inversione in derapata col burnout in pieno traffico cittadino. La quinta sul Serriola sono sicuro che l’ appoggerei al primo run… l’ inversione non avrei mai le palle neanche per provarla, neanche da solo alle 3 di notte. Ma neanche a parlarne…. e’ proprio assurdo fare il paragone.

      Il pot pourri…. non e’ un pot pourri. Va capito che ci sono cose difficili da imparare… e cose meno difficili. Tutti riescono a guidare auto e moto…. TUTTI … con vari livelli di efficacia, certo. Pochi .. POCHISSIMI … riescono a progettare l’ acceleratore di particelle del Cern o a scrivere la Divina Commedia. Andare in moto e’ poco piu’ che imparare a camminare, e’ un fatto istintivo. Tutti ci riescono… poi qualcuno diventa Bolt e corre i 100 metri in 9 basso…..

      Tantissimi imparano da soli ad andare su due ruote, ci fanno 50 anni sopra andando al lavoro ed in gite fuori porta con la fidanzata/amici. Senza problemi, divertendosi ed in sicurezza. Quello che puoi imparare in poco tempo ti basta per una vita in sella… estiquazzi se diventi o no il prossimo Fogarty. Non e’ una gara a chi ce l’ ha piu’ grosso e troppo spesso il discorso torna – completamente a sproposito – su questo parametro qua.
      Lista esemplificativa di gentuccia autodidatta: Leonardo da Vinci… J.S. Bach… Frank Lloyd Wright… Hemingway…. si puo’ continuare per ore, Ric….

      Ma veramente crediamo che fare un cazzo di pezzo di strada appoggiando la quarta o la quinta sia una discriminante?? Contenti voi…

      Quando giocavo a basket andavo spesso a tirare in palestra per tenermi in forma. Una cosa puramente “accademica”, avevo la mia routine: 10 tiri da li, 10 dall’ angolo, turnaround fadeway dai gomiti dell’ area piccola, routine dalla distanza, i liberi…
      Una volta ero in palestra e venne ad allenarsi Nikos Petrakis (Perakis… Petrakis… tutti uguali ‘sti greci?), ala forte titolare della squadra di Santorini, serie C. Una bestia di ragazzone, due spalle larghe cosi’. Si mette li e fa stretching, flessioni etc etc. Io tiravo. Lui e’ uno di quei burberi che dice una parola a settimana e non ride mai. Ad un certo punto si avvicina e mi fa: “te lo vuoi fare un uno contro uno? Se no non fa niente, io sono venuto solo ad allenarmi un po'”. “Come vuoi Niko, non ho problema”. Ma mentivo perche’ quando faccio la mia routine mi da fastidio interromperla. Cominciamo la tenzone…. lui 33 anni, troppo piu’ dominante fisicamente, potente, salta come una cavalletta e se ti prende ti butta per aria. Mi frega o dal (notevole) tiro da fuori o portandomi sotto canestro. Io (ai tempi 48 anni) lo frego perche’ so che a lui non piace dribblare sulla destra (mancino puro) e sopratutto non piace tirare quando gli metti il fiato il braccio sinistro. Me lo porto a spasso per il campo a botte di palleggi incrociati, finte e controfinte e tiri dalla media in movimento. Ma neanche ci provo a batterlo… per me gli stavo solo facendo un piacere, mi aveva interrotto la routine ed in fondo non me la sentivo di giocarmela perche’ lui e’ piu’ forte. Pero’… arriviamo a 19 per me e 14 per lui.. partita a 21. Check della palla a me, sul perimetro. “Se butti dentro il tiro da tre hai vinto”. Lo tiro… dentro. Lui fa un ghigno e si allontana, torna ad allenarsi. Io continuo a tirare. Senza una parola, entrambi.
      Dopo una decina di minuti torna:” si pero’ non e’ che sei venuto qui, ci hai battuti e te ne vai… la rivincita?”. Ne abbiamo fatte altre due quel giorno … ed altre 5 o 6 in seguito. Ha sempre vinto lui ma sempre vicini, sempre giocate all’ ultimo tiro. Senza che ne’ io ne’ lui provassimo davvero a vincerle. Ci si divertiva a giocare assieme perche’ eravamo due ragazzoni che non piagnucolavano al primo contatto duro, ci mettevamo corpo ed anima … e ci piaceva fare quello che facevamo.
      Lui rispetta me ed io rispetto lui. Non ho mai cercato di valutare se lui e’ piu’ forte di me o il contrario… e sono sicuro che anche lui pensa lo stesso e rispetta che gli davo del filo da torcere pur con 15 anni e svariati chili in piu’.

      Che c’entra? C’ entra, c’ entra…. provate a ricordare il tipo di dialettica che si usava in questo o l’ altro forum… che palle, davvero….

      • #24050
        Fuzz
        Partecipante

        Allora, è ovvio che quando parlo di tecnica, non mi rifersco alla sola velocità, ma a tutto quello che serve per fronteggiare le caratteristiche di un percorso stradale…ti ho accennato al Mugello, ricordi?…bene, se lo fai andando a spasso😉come quello col Kawa sulla Serriola, mi diiresti: ma che percorso simpatico…ma nulla di che! Il discorso si fa complicato, nel momento che provi ad usare il potenziale, di quello che hai sotto il culo, perché il salire della velocità, si mangia il tempo per le reazioni e se non hai ben chiaro, quello che stai facendo…son dolori😌non se ne esce…perdonami, che c’azzecca il coglione che fa 200 in paese…continuo a non capire, cosa c’azzecca la tecnica 🙈 li nemmeno Nostro Signore può darti una mano!
        Stiamo parlando solo, della passionaccia maledetta di andare in moto, niente di serio questo è chiaro.
        Questione 916, che ii adoro🙂e tengo in garage, è una moto del suo tempo, efficace sul veloce ma che ti affatica moltissimo, sugli stessi percorsi con il Monster S4rs (che ho adorato) andavo molto più vekoce, con metà dello sforzo fisico…in pista, non l’ho mai portato, ma a naso non penso fosse peggio, la dotazione ciclistica e le prestazioni, mi davano questa idea.
        Della Pikes pike, ti sbagli alla grandissima, rispetto alla normale “S” è più leggera, con ohlins da 48mm davanti e ttx dietro, cerchi forgiati, freni della Panigale, motorone, cannotto più chiuso etc etc…ne fanno un arriccia asfalti clamoroso🥰 con una capacità di handling fra le curve,che ti commuovere… e torno a dire, che l’elettronica ancora non ha mai lavorato😉un secondo…e queste, sono cose di prima mano, non me le ha dette Domenicali, Dire il contrario è da vecchi nostalgici😜che si ostinano a dire, che si stava meglio quando si stava peggio…zuccone😜ma ti voglio bene lo stesso!

        Ps:la Vecchia Multi, è un capitolo a se, un mezzo così polivalente non lo produrranno mai più 😉 ti permetteva tutto ed era pure economica da mantenere, accessibilità meccanica, consumi. Ballerina davanti? 🤔Non mi risulta, ma quello forse dipende dalla guida, a me piace far scorrere la moto su strada, senza attaccarmi troppo al freno.

        • #24052
          sec
          Partecipante

          Puzz… il coglione di Perissa non c’entra se si parla di tecnica…. ma c’ entra quando si parla di coglionaggine, che era l’ argomentazione che sostenevo all’inizio di questa conversazione che ha preso mille direzioni.
          Perche’ l’ andare veloce non e’ sempre sinonimo di essere tecnicamente preparati… e’ esattamente quello che cercavo di dire anche se ci stiamo ormai muovendo in equilibrio sul classico filo teso tra due grattacieli opposti.
          E’ ovvio che e’ preferibile andare veloce quando si sa cosa si sta facendo… come e’ ovvio che e’ meglio farlo dopo anni di esperienza e – perche’ no, per far contento Ric – dopo che qualcuno ti ha fatto vedere come si fa per “accelerare” il processo di apprendimento.
          Ma non e’ purtroppo qualcosa che corrisponde alla realta’ e non stiamo parlando solo di casi etremi come il coglione di Perissa.

          Il problema della Multi vecchia non e’ l’ avantreno, in fondo e’ praticamente uguale alla 916 …. ma il telaio che c’e’ dietro.
          Le moto col manubrio largo e le moto che guidi col busto eretto non possono essere paragonate a delle moto puramente sportive.
          a) non riesci a caricare l’ avantreno col il tuo peso, per quanto ti ci metti. Con un po’ di malizia lo carichi (piu’ o meno)…. allora il retrotreno comincia a sbandierare.
          b) il cazzo del manubrio e’ troppo largo e fai troppa leva quando eserciti della pressione, e’ questione di fisica delle leve.

          Fin quando guidi col culo sul sellino non ci sono piu’ problemi di tanto…. ma se sei abituato a muoverti sempre ci sono molti momenti – e parlo sopratutto quando lo fai a moto inclinata – in cui sei col culo alzato e praticamente i punti di contatto con la moto sono le pedane ed il manubrio. Passi per le pedane… ma esercitando una forza sul manubrio quella forza arriva al telaio moltiplicata per due, ci vuole niente a mettere in crisi il telaio.
          Mi sono trovato a fare dei salvataggi da capogiro con moto dal manubrio largo .. roba che una sportiva digerisce senza batter ciglio e non ti parlo solo del 748… anche una miserrima CBR400RR (leggera come aria di montagna) era 10 volte meglio in quel frangente.

          Il manubrio basso e stretto favorisce la stabilita’ e la precisione di guida in un modo che una postura rilassata semplicemente non puo’ fare per semplice fisica. Se ti piace guidare “atleticamente” e con una certa violenza secondo me non c’e’ paragone tra le due configurazioni.
          E’ pero’ vero che io muovo molto peso in moto per … mie caratteristiche fisiche (nun ce prova’!…) e per gusto personale…. per me la moto deve essere super stabile, tutto il resto e’ sacrificabile.
          Infatti per me la 748 e’ un burro, non l’ ho mai percepita “difficile” e stancante.
          E pure le vecchie SS, abbiamo avuto anche il 900.. erano solo delle madonne di moto, per me non avevano nessun difetto (ed erano piu’ toste della 748/916). La 900 era un po’ fastidiosamente anemica sugli alti. La mia 600 era invece molto preparata ed era una bomba (di carattere ovviamente, non di numeri puri) col contagiri alle stelle… e resta la miglior moto che ho mai guidato per un uso stradale “divertente”. La ricomprerei domani mattina ed ancora mi pento di averla mollata. Era “giusta” in tutto.

          Controprova di quanto sopra? Le moto da corsa hanno i manubri bassi e stretti, nonostante elettronica ed evoluzione. Vuol dire che quella configurazione e’ migliore quando si parla di prendere il toro per le corna ed andare davvero veloce. Altrimenti l’ avrebbero cambiata.

          La fisica e’ la fisica: quando il gioco si basa sulla velocita’, la moto deve essere bassa, leggera, corta, ti deve mettere in condizione di usare il peso per caricare l’ avantreno e deve essere stabile, non si deve muovere. E agile per i cambi di direzione e per le variazioni di assetto repentine.
          Gli on-off sono dei pachidermi. Tutte. Ci puoi andare a bomba… ma con dolcezza altrimenti non reagiscono bene.
          Non ho guidato la tua Peppa quindi un minimo di dubbio me lo riservo…. ma a naso non credo proprio di sbagliare. La tecnologia cambia… la fisica e’ sempre quella da miliardi di anni.

        • #24055
          Fuzz
          Partecipante

          Stai arrivando al nocciolo…c’è voluto le fatiche di Ercole, ma quasi ci siamo😉
          Il trucco, per non avere i problemi con lo sterzo della Multi, è….non gravarlo di peso! Mentre con la 916, si è “costretti” a guidare alla vecchia maniera, ossia agire sul manubrio, col il pushsteerig🙈come direbbero gli istruiti, col Muflune questa tecnica è deleteria!
          Va usata la tecnica del cosidetto selfsteering😉e magicamente (uncazzo) la moto diventa efficacissima. Attenzione, stiamo parlando di percorsi steadali aperti al traffico, im presenza di asfalti perfetti e/o pista, le cose cambiano…che mestiere difficile!! 😁

        • #24056
          Fuzz
          Partecipante

          Giarda, ti faccio un esempio tangibile…il nostro beneamato @Corrado71 ha fatto un notevole balzo evolutivo 🤭motociclisticamente patlando, ovvio… Umanamente 👀 miracoli non se ne fanno! 😁
          Nel momento in cui, si è convinto a spendere due soldi, per rigenerare le sospensioni, e mettere in pratica quelle 4 cose in croce che gli dicevamo da un secolo, senza dimenticate, il corso che ha fatto con il Capo @Mastic…guida in maniera molto più fluida e veloce di prima…ed era uno che i chilometri li faceva…quindi i fatti mi cosano 😌

        • #24057
          Mastic
          Amministratore del forum

          Aggiungo una cosa: Corrado il corso con noi (non ricordo se sono stato io il suo istruttore) lo ha fatto in un’altra epoca. Oggi insegno in modo diverso. Perché mi sono evoluto. Perché anche gli istruttori crescono lavorando. E la chiave del perché i corsi sono utili è proprio qui: si sfrutta l’esperienza dell’istruttore, costretto a confrontarsi ogni volta con problemi diversi e a mettere a punto una didattica che funzioni. Perché se insegni cose che non funzionano l’allievo pensa di essere negato, ma tu ti accorgi che è colpa tua (se non sei un pallone gonfiato)

    • #24053
      Mastic
      Amministratore del forum

      Vi dirò una cosa. Nel 1990, giusto qualche anno fa, mi trovato sul prato della curva trincea a Vallelunga. Ero insieme all’amico Zambo (buon pilota), in quell’occasione però commissario di percorso.
      Era la vecchia Trincea, prima che la rovinassero con la variante. Si faceva molto forte e richiedeva un cambio di direzione rapidissimo, con un tuffo (c’era un leggero scollinamento.
      C’era un pilota americano di nome Fred Merkel che dettò legge.
      Il mio amico Zambo vedendolo passare in quel punto, velocissimo, disse: “sto cazzo de Merkel, ora ho capito perché corre con il manubrio largo. Guarda che velocità ha nel cambio di direzione!”.

      Così, per rompere un po’ il cazzo 😜

      • #24054
        Fuzz
        Partecipante

        Il manubrione, insieme ad una ciclistica capace di filtrare le (eufemismo 🤭) le imperfezioni stradali che abbiamo, fa si che mentre quello con la sportiva, smadonna e punta il gas, ti fa dare gas e andare tranquillo in mod. Hovercraft😉per questo, il Sig. 916 rimane sui cavalletti…ma che te lo devo dire io?? 😁

    • #24059
      sec
      Partecipante

      fateme capi’….. ma Merkel si era fatto montare er manubrio d’ a Transalp?

      …. Bagnaia coi risers da 30mm….. Quartararo con quello d’ a Virago…..e Jack Miller, che e’ ganzo… col chopper?

      Il gusto e’ proprio quello di poter guidare prendendo il toro per le corna…. delicati si e’ solo con la donna di cui si e’ innammorati!

      ….mannaggia a voi….. me state a tira’ de matto 😀 😀 😀

      • #24060
        Mastic
        Amministratore del forum

        Tu ci scherzi, ma lui chiedeva un manubrio più alto e largo.
        E non è l’unico.
        C’erano una volta i manubri strettissimi e molto angolati. E c’erano una volta le piste di una volta, velocissime e con lunghi curvoni. Si stava giù e con manubri molto angolati per migliorare l’aerodinamica.
        Nel tempo le piste sono cambiate, e oggi si guida meglio con il manubrio più largo. Basta fare il confronto fra le moto di una volta e quelle di oggi. È visibile.
        Buona parte di questa innovazione l’hanno portata gli americani.

        La Multi è la moto migliore per andare forte? No, certo, la GP21 mi sembra un po’ diversa dalla moto di Renzo. Però… ci sarebbe da parlare per 8 giorni

        • #24062
          sec
          Partecipante

          .. e’ vero, io ci scherzo… per pure tu l’ hai raccontata un po’ “furbetta”.
          Perche’ tu Merkel lo conoscevi benissimo ed e’ facile verificare che preferisse un manubrio abbastanza piu’ largo della media. Pero’ e’ pure vero che si parla sempre di un “manubrio largo se rapportato ai manubri stretti”…. perche’ io non mi sentirei mai di parlare di “manubrione” riferendomi a questo:

          E poi e’ basso….
          Le preferenze personali non si toccano, ognuno ha il suo corpo ed il suo stile e non esistono due piloti che si trovano con esattamente lo stesso manubrio o lo stesso angolo. A me per esempio piace basso, stretto ed aperto… ma e’ pure vero che io sono 100kg… peso tra i 25 ed i 40 kg piu’ di un fantino da motogp: se loro sono 70kg di peso e guidano una moto da 160kg….ed io 100 e ne guido una da 200… nelle mie mani la mia moto mi sembra piu’ leggera di quello che a loro possa sembrare la loro superpiuma da motogp.
          Vabbe’…. la loro va “un po'” di piu’ e loro vanno “un po'” piu’ di me…. ma questo e’ un altro discorso 😀 😀

          Pensa se cominciamo a misurare te! 😀

        • #24065
          Mastic
          Amministratore del forum

          Fred aveva braccio di leva. Proprio ciò di cui parliamo. Che non avevano invece altri piloti con manubri più stretti.
          L’ho imparata sulla mia pelle. Fabio De Simoni, un signor meccanico che mi seguiva, nelle prove di una gara mi disse che dovevo aprire il manubrio. Mi sembrò strano, perché lo regolò in modo che se Sterzavo al massimo toccavo la carena. Migliorai tantissimo il tempo sul giro.
          Sono cambiate le piste, ma anche la guida. Oggi si spigola. E serve un manubrio con braccio di leva prrrrrrrrr

        • #24063
          sec
          Partecipante

          e non dimenticare che gli americani non correvano solo su pista pura: avevano quei campionati che erano un po’ pista, un po’ off, un po’ ovali, un po’ dirty track…. erano dei decatleti. Appena vai minimo minimo fuori asfalto il discorso cambia e non si puo’ guidare col manubrio stretto sul – che so – dirty track…..
          Per loro era abitudine usare delle configurazione spurie.

    • #24083
      Mastic
      Amministratore del forum

      Oggi ho rischiato un frontale con un’auto (a bassa velocità).
      Colpa mia: andavo troppo forte su un viottolo di campagna, in una curva cieca. Larghezza della strada 2,5 metri.
      E’ una curva con sopraelevazione che mi diverte tanto. C’è una vigna dentro, quindi da anni guardo sotto le piante e vedo le ruote delle auto che eventualmente arrivano. Oggi le ruote non le ho viste. Ho curvato ai consueti 30-40 km/h, bella piega convinta e… mi trovo davanti il muso di un’auto che arriva, a sua volta a circa 30-40 km/h.
      Forse va più forte della media su questo stradello, sarà per questo che non l’ho vista?
      Di certo non c’è tempo per pensare. Mi sono attaccato ai freni, come si è attaccata ai freni la guidatrice dell’auto.
      Mi sono visto sul suo cofano, invece entrambi siamo riusciti a fermarci prima dell’impatto.
      Mi è andata bene, vista la coglionata che avevo fatto (e che faccio sempre da anni).

      Ora ho una domandina.
      Ero in scooter, voi come avreste frenato? Cosa avreste fatto?
      Chi dà la risposta sbagliata può darsi che comunque abbia ragione. Chi dà la risposta giusta non vince nulla. Ma se vi va descrivete la catena delle cose che fareste in questa situazione.

      • #24085
        sec
        Partecipante

        … ‘mazza ste.. bella botta….. meno male che sei rimasto di un pezzo….

        Comunque quelli sono casi in cui conta piu’ il CULO che la formazione….
        Nel senso che ha ragione Stefano: ti fidi dell’ istinto e provi a rimettere in piedi la situazione a botta di riflessi involontari e l’ esperienza che hai maturato in “azioni/reazioni automatiche”. Fai come Skywalker: spegni il puntatore computerizzato e ti fidi della Forza.
        Tecnicamente raddrizzi, ti scegli la traiettoria migliore, pure se stai puntando fuori strada… e ti attacchi ai freni con tutta la forza che hai. NON chiudi gli occhi – se ce la fai – e speri che il cuore tenga….:D
        Io ne ho sempre “una” che mi e’ rimasta nel cuore.
        Napoli Bari, tunnel in curva, curva dopo cieca… 2XX… in piega… esco e mi trovo un tir messo in diagonale sulle carreggiate: stava cambiando corsia per un sorpasso ed avevamo un differenziale di velocita’ pazzesco. Raddrizzai e puntai dritto sul guard rail, l’ unica traiettoria che mi permetteva uno spazio di frenata un po’ piu’ lungo. Riuscii a passare tra il guard rail e la motrice del tir, in un buchetto davvero stretto… ma con entrambe le ruote sull’ asfalto ed il culo sulla sella.
        E li’ ho capito che razza di moto e’ il 748.. qualora avessi avuto qualche dubbio…
        Non sono sicurissimo che mi sarei salvato con un’ altra…. porca se e’ stabile….
        Ed ho pure capito che e’ meglio non fare troppo lo stronzo quando non vedi SEMPRE cosa hai davanti.. ma parecchio davanti…..

    • #24084
      Stefano.gr
      Partecipante

      Provo io a risponderti, giacché come ben sai nel 2014 non mi andò esattamente di lusso su una frenata d’emergenza con lo scooter, tre mesi al policlinico con un bel po di ossa rotte.

      A mio giudizio in quei frangenti si agisce d’istinto non si ha il tempo di ragionare. Agire d’istinto, se si ha un’ottima esperienza può salvarti la vita perché senza appunto ragionarci su operi come un fulmine e facendo le cose correttamente, ma oltre al bagaglio d’esperienza , sempre a mio giudizio contano anche molto le condizioni di attenzione/stanchezza del momento che possono determinare diversi tempi di reazione.

      Fatta questa doverosa premessa,per frenare il più forte possibile lo scooter dev’essere dritto, tanto anteriore e un pelo di posteriore per stabilizzare ed evitare che lo scooter alzi il culo. Solo che in quelle condizioni la forcella è a pacco e le correzioni sono molto pesanti da eseguire. Penso che più di questo non si possa fare, se non c’è spazio per scartare.

      Del mio incidente purtroppo non ho mai più ricordato nulla, eppure avrei pagato oro per avere memoria.

      Continuo a non credere appieno alla ricostruzione effettuata dal nucleo della polizia municipale, la quale verbalizzò e documentò fotograficamente una striscia di parecchi metri, adesso non vorrei dire fesserie ma mi sembra di ricordare che scrissero una ventina di metri, dovrei controllare ma adesso sono in Sardegna.

      Ora , l’SH andò completamente distrutto, con il cannotto di sterzo che arrivò a contatto della sella ed io mi sono fracassato la cassa toracica oltre alla frattura del bacino in tre parti , la scapola , due vertebre e l’emorragia interna.

      In maniera del tutto empirica sia chiaro, mi sono chiesto se dopo una frenata di quella lunghezza, ho ancora energia cineteca sufficiente per combinare quel disastro che ho fatto, considerando appunto che ero con un SH 150 e non una Panigale V4 , a quanto mai potevo andare , 110 ? Mah rimarrà per sempre un mio cruccio, purtroppo per quanto mi sono sforzato, non sono mai riuscito a rammentare neanche un fotogramma dell,accaduto.

    • #24088
      Mastic
      Amministratore del forum

      Il culo c’è in tutte le cose che facciamo.
      Mi piacerebbe avere la risposta anche di #fuzz, che ha partecipato alla discussione. Intanto ci metto un indizio. Eacconto un episodio, forse già raccontato (chiedo scusa in caso).
      Nel pugilato e nella kickboxing, ci sono delle combinazioni tipiche. Una di queste è la schivata del diretto dell’avversario accompagnata da un nostro diretto verso il suo viso. Si chiama incrocio, ed è un colpo insidioso.
      Un giorno un mio amico di palestra mi racconta di essere stato aggredito in strada da un tizio che gli ha sferrato un diretto al viso.
      Domanda mia: com’è andata?
      “mi è sembrato di stare in palestra, ho schivato, mi è partito un incrocio da solo, l’ho centrato ed è finito a terra svenuto con un pugno solo.

      • #24093
        Fuzz
        Partecipante

        Pur concedendo qualcosa alla fortuna, in questi casi(ni), dove non c’è tempo materiale, per impostare un ragionamento…si agisce per puro istinto ( accumulato nel tempo, in simili frangenti) quindi si raddrizza per quanto possibile il mezzo, ci si attacca ai freni, puntando il tratto più lungo possibile sfruttabile per fermarsi …e si spera che San Brembo in ABS basti🫢

    • #24089
      ICE2000
      Partecipante

      la pratica costante di un gesto, dalla kickboxing di riccardo alla moto gp di Márquez, crea memoria muscolare.
      al primo stimolo ricevuto il corpo si muove da solo, il cervello libera memoria per pensare ad altri aspetti di cio’ che stiamo affrontando, e lo fa piu’ velocemente e meglio.
      il meccanismo credo funzioni anche nell’uscita in moto.

    • #24094
      Mastic
      Amministratore del forum

      Dunque, come detto, il culo serve sempre. Però, se c’è quello bravo che riesce sempre (o quasi) a tirarsi fuori dalle situazioni d’impaccio, un motivo deve esserci.
      La realtà è che anche in situazioni come questa c’è molto da fare.
      Mi riesce sempre? Col cavolo!
      Non riproverei il numero di ieri, manco sapendo che arriva la macchina e preparandomi per tempo.
      Però non posso negare di essermi compiaciuto con me stesso per aver reagito nella maniera migliore.

      Ho fatto quello che ha scritto @fuzz. Ho raddrizzato il più possibile e il più velocemente possibile. Ho cercato la traiettoria diagonale rettilinea più lunga possibile. E mi sono attaccato ai freni. Ricordandomi anche che il posteriore del Beverly fa schifo, e blocca subito la ruota. Mi è scivolata la gomma un po’, ma sono riuscito a modulare.

      Ice ha tradotto quello che ho scritto nel messaggio più su.
      Schemi motori. Noi utilizziamo schemi motori nei nostri movimenti. Sono movimenti più o meno semplici dei nostri arti e del nostro corpo che noi abbiamo acquisito e facciamo con un costo neurologico bassissimo.
      Pensate di portare la tazzina di caffè bollente alla bocca senza averlo mai fatto. Sarebbe difficilissimo azzeccare la misura per arrivare alla bocca senza scottarsi, senza tirarselo addosso, senza mettere la tazzina un po’ più in alto o un po’ più in basso. Invece tutti noi abbiamo questo schema motorio ben caricato e oliato nel nostro cervello e lo ripetiamo senza problemi quando serve. Lo mettiamo in atto.
      Anche il violinista, che con le dita azzecca la nota al decimo di millimetro, senza avere una tastiera. e lo fa in maniera velocissima.

      Limitarsi a spiegare a qualcuno cosa fare in una determinata situazione, senza farlo provare per creare poi lo schema motorio, è inutile. Avere uno schema motorio e smettere di fare pratica, fa arrugginire lo schema motorio. A meno di aver fatto quella determinata cosa tutta la vita.

      Quindi bisogna imparare cosa fare, creare lo schema motorio e continuare ad allenarsi.

      Solo facendo così quando si presenterà una determinata situazione la riconosceremo istintivamente e agiremo mettendo in pratica il corretto movimento di reazione. Il nostro cervello andrà a pescare il file dello schema motorio giusto e lo eseguirà spontaneamente.

      Ice tocca anche un altro argomento che mi è caro. Siete fighi ragazzi!
      Dice che quando esegui un gesto che è nella memoria muscolare, si libera memoria per pensare ad altri aspetti di ciò che stiamo affrontando.
      Verissimo.
      Se mi passate la semplificazione, il nostro sistema nervoso centrale, che porta le informazioni dalla periferia al cervello, ha una determinata larghezza di banda. Porta un tot di informazioni e non oltre. Anche il cervello, riesce a processare un certo numero di informazioni. Quando si è padroni di un gesto, si “scaricano” le informazioni inutili.
      Esempio: prendete una moto nuova. State lì a sentire il rumore, le vibrazioni, guardate il contagiri, cercate di capire a che regime è meglio usarla, valutate quanto tiene la traiettoria e quanto sia sensibile alle sconnessioni stradali. Quando quella moto è vostra tutte queste informazioni non vi servono più e vi dedicate alla guida, alla strada, agli altri guidatori o al paesaggio.
      Succede anche nelle situazioni d’emergenza. Infatti si cerca di simularle per allenare la reazione.

      E tutta sta pippa perché?
      Perché sono un rompipalle, no?!?
      E perché sono convinto che la formazione fatta bene sia utile eccome. Proprio per affrontare le emergenze. Magari anche per prevenirle il più possibile. E qui si aprirebbe un altro discorso, ma sicuramente avrete già cambiato pagina e sarete andati sul sito dating per anziani (Google continua a propormi questa stupida pubblicità da tempo e non capisco perché ;-))

      • #24096
        Fuzz
        Partecipante

        Il cervello, già…che attrezzo strano😅forse non c’entra più di tanto, ma durante l’ultimo Romagna che il compianto Abramo organizzò, mi trovai a fare un pezzo misto mediamente veloce, nulla di che intendiamoci, ma sufficiente per vedere alcuni molto impegnati nella guida…all’arrivo, su al passo di Viamaggio, mi venne in mente di fare una domanda sciocca 🫢 ossia; di che tipo e di che colore fosse il costume delle due ragazze che erano a prendere il sole lungo un torrente, che avevamo costeggiato…l’unico che lo seppe dire fu lo zio Franco😊altrimenti; quali ragazze??👀cosa voglio dire…che quella situazione, ti fa capire cosa sia il famoso margine di cui si parla tanto, o no?

      • #24098
        sec
        Partecipante

        … comunque l’ esempio dell’ “incrocio” era bellissimo….. 😀 😀 .. e calzante, pure.

        … ma anche il costume delle figliuole non era male 😉

        Una piccola precisazione: le note del violino. Le sbagliano tutti, anche i pro…. quello che succede e’ che tu hai la nota “in testa”, quando la suoni ed e’ stonata… correggi al momento. Stai sempre li’ a correggere, continuamente, nota per nota per tutta l’ esecuzione. C’e’ anche una nota citazione dell’ “imperatore” Heifetz: “io prendo tante note sbagliate come tutti: sono solo molto veloce a correggerle e non renderle evidenti”.
        Pero’ il principio e’ sempre quello descritto da Ric: ore ed ore di pratica, finche’ tutto diventa automatico. Nella musica e’ ancora piu’ evidente: se le dita non “vanno da sole”, non c’e’ musica che si puo’ suonare.

      • #24101
        cyrano
        Partecipante

        Nel Teatro c’è un modo di dire: “Avere la parte nelle gambe”, si realizza quando l’attore ha talmente mandato a memoria il copione che le battute sgorgano da sole e ci si può dedicare ad altri aspetti dell’interpretazione, sfruttando talento e ovviamente tecnica.

        Sempre Vostro

        Cyrano

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